La Pieve dei SS.
Giovanni ed Ermolao fu fondata, probabilmente, nell'ultimo decennio dell'XI
secolo, al tempo dell'Arcivescovo Daiberto (in carica dal 1092 al 1098), su di
un terreno di proprietà dell'episcopio pisano. L'edificio fu completato entro
il 1110, quando al suo interno furono collocate le reliquie di Sant'Ermolao,
provenienti da Costantinopoli, dall'Arcivescovo Pietro. La chiesa,
originariamente era dedicata a Santa Maria e Sant'Ermolao, con
quest'ultimo titolo che poi prevalse durante il '400. Nel XII secolo, la
fabbrica fu ampliata verso settentrione, per formare lo spazio necessario ad
ospitare il fonte battesimale poi rimasto incompiuto. Su progetto dell'architetto
Cosimo Pugliani, venne completato il transetto e allargato l'abside. Furono
costruiti gli altari laterali e probabilmente vennero modificate alcune delle
finestre originarie, i cui archivolti, finemente decorati a bassorilievi con
motivi geometrici, fitomorfi e zoomorfi, furono inglobati nelle murature
tergali dell'abside e del transetto.
La facciata, splendido
esempio del romanico pisano, è caratterizzata da un paramento lapideo in pietra
verrucana e scisti violacei, unitamente a porzioni in marmo bianco, disposti a
formare un doppio ordine di arcate cieche, impreziosite da losanghe
quadrangolari bicrome. Nel registro inferiore si trovano le tre porte d'accesso,
corrispondenti alle tre navate interne; il portale principale, è caratterizzato
da un possente architrave quale trabeazione, a sua volta sormontato da un
grande arco, costituito da conci di tonalità chiara e scura. Nel secondo
livello si apriva una bifora, oggi tamponata, la cui struttura è rimasta
esternamente integra. Infine il timpano, con quattro colonne a sostenere
idealmente la copertura, e disposte ad inquadrare un'apertura circolare
anch'essa tamponata.
L'interno è suddiviso in tre navate, scandite da dieci colonne monolitiche in granito, di origine tardoantica, sormontate da capitelli ionici e corinzi, anch'essi di recupero. Sul fianco della navata sinistra è collocato il bellissimo fonte battesimale, risalente all'XI-XII secolo, in marmo bianco, rimasto
incompiuto. Presenta il fronte decorato ad altorilievo, con le figure di
Cristo e il Fiume Giordano umanizzato che versa l'acqua ai suoi piedi, e i quattro evangelisti, riconoscibili dagli animali che li simboleggiato, che sono inquadrate in altrettante arcate sostenute da colonne di
vario genere. Fra gli archi, nello spazio di risulta superiore, sono collocate le figure di sei angeli.
Negli altari laterali sono collocati due dipinti di Aurelio Lomi, un dipinto di Cecco di Pietro, un'opera di Jacopo di Michele detto "Gera", e una tavola quattrocentesca attribuita a Benozzo Gozzoli. Completamente perduta la decorazione pittorica originaria.
Negli altari laterali sono collocati due dipinti di Aurelio Lomi, un dipinto di Cecco di Pietro, un'opera di Jacopo di Michele detto "Gera", e una tavola quattrocentesca attribuita a Benozzo Gozzoli. Completamente perduta la decorazione pittorica originaria.
Riguardo al campanile,
per la sua struttura possente, gli è stata erroneamente attribuita una funzione
militare che, però, appare del tutto inverosimile per la qualità del paramento nella
parte basamentaria. La porzione superiore è in laterizio, caratterizzata da
ampie aperture parzialmente tamponate, e realizzata in un momento successivo.
Sul fronte tergale del campanile, dove è collocato anche un orologio meccanico,
è inglobata nella muratura una testa in marmo, probabilmente di origine romana,
raffigurante Giove Ammone,
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
AA.VV., La pieve dei Santi Giovanni ed Ermolao di
Calci, Edizioni ETS, Pisa,
2011.
Cristiani Testi Maria
Laura, Corpus della scultura
altomedievale. La Diocesi di Pisa, Fondazione Centro Italiano di Studi
sull'Alto Medioevo, Spoleto, 2011, pp. 143-156.
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao
Particolare
della facciata
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao
Particolare
della facciata
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao, abside
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao, torre campanaria
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao, torre campanaria
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao, torre campanaria
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao
Archivolto
con intrecci viminei, fiori e toro dalla testa umana
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao
Archivolto
con intrecci viminei multipli e geometrici
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao
Archivolto
con drago, leone e motivi floreali
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao
Archivolto,
particolare del drago
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao
Archivolto con
motivi floreali e intrecci viminei
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao
Pietre con
triplici cinte o "filetti" e Alquerque
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao
Antica iscrizione
medievale
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao
Concio con
intreccio vimineo
Foto di
Francesco Fiumalbi
Calci, Pieve
dei SS. Giovanni ed Ermolao
Testa romana
raffigurante Giove Ammone (?)
Foto di
Francesco Fiumalbi
Le foto sono molto belle e documentano l'unicità dell'edificio. La storia dell'arte si fa con le immagini...sulle quali si può discutere, ma vallo a dire ai critici!
RispondiEliminaConcordo con te Sauro!
EliminaGRAZIE! ORA NE SO' DI PIU'
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