sabato 27 ottobre 2012

PISA - CAPPELLA DI SANT'AGATA ALLA BADIA

di Francesco Fiumalbi

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La piccola cappella di Sant'Agata, detta "alla Badia", è una piccola costruzione romanica, d'impianto ottagonale, eretta sul retro della più conosciuta chiesa abbaziale di San Paolo a Ripa d'Arno. Si tratta di un edificio, costruito per volontà dei monaci a cavallo fra XI e XII secolo, che richiama nelle forme (specialmente riguardo la copertura a piramide ottagonale) l'originaria edicola della tomba di Cristo, presso la celebre basilica gerosolimitana. Per questo motivo, l'edificio potrebbe configurarsi come elemento saliente di un'area cimiteriale, da identificarsi nel retro della chiesa di San Paolo. La cappella era collegata al resto dell'abbazia attraverso altri edifici, poi demoliti a seguito delle distruzioni durante la Seconda Guerra Mondiale, e attualmente si configura come una costruzione isolata.
Ancora nelle forme, quella di Sant'Agata è stata messa in relazione con la chiesa pisana del Santo Sepolcro, costruita fra il 1130 e il 1140 e attribuita all'architetto Diotisalvi, anche se per struttura e decorazione, rappresentano esperienze architettoniche diverse. Secondo la tradizione, la chiesa sarebbe stata eretta dopo il "sacco di Palermo" del 1063, richiamando nella sua intitolazione la patrona di Catania, venerata in tutto il territorio siciliano. Tuttavia il culto di Sant'Agata a Pisa è attestato, per la prima volta, nella bolla papale di Onorio II del 21 luglio 1126.
La parte inferiore è costituita da otto specchiature definite da paraste, disposte a formare l'ottagono basamentale, su cui si aprono archi a tutto sesto. Quello frontale accoglie l'apertura d'ingresso, quello tergale risulta tamponato, mentre i sei laterali, tre per parte, sono scanditi da trifore. Le colonnine e i capitelli marmorei delle aperture, sormontate da un oculo per lato, sembrano costituire elementi di recupero, datati anteriormente all'edificio, che invece è contraddistinto da una fitta tessitura in laterizi. Il coronamento dell'ottagono basamentale è costituito da una sequenza di archetti ciechi, sormontati da una sottilissima gronda sovrastata dalla piramide di copertura. Alla sommità si trova un piccola croce metallica, secondo il modello denominato "croce patriarcale", variante della cosiddetta "croce ortodossa", assai diffusa nella cultura bizantina.

Bibliografia di riferimento
Cristiani Testi M. L., Arte medievale a Pisa tra Oriente e Occidente, CNR, Pisa, 2005, pp. 233-235.
Cristiani Testi M. L., Corpus della scultura altomedievale. La Diocesi di Pisa, Fondazione Centro Studi sull’Alto Medioevo, Spoleto, 2011, pp. 82-89.
Paliaga F. e Renzoni S., Chiese di Pisa. Guida alla conoscenza del patrimonio artistico, vol. 1, ETS, Pisa, 1991, p. 6.
M. Scalzo, Sant'Agata a Pisa, in V. Volta (a cura di), Rotonde d'Italia. Analisi tipologica della pianta centrale, Jaca Book, Milano, 2008, pp. 110-114.



Pisa, Cappella di Sant'Agata alla Badia
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Cappella di Sant'Agata alla Badia, frontale
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Cappella di Sant'Agata alla Badia, specchiatura laterale
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Cappella di Sant'Agata alla Badia
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Cappella di Sant'Agata alla Badia
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Cappella di Sant'Agata alla Badia, capitello marmoreo
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Cappella di Sant'Agata alla Badia, capitello marmoreo
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Cappella di Sant'Agata alla Badia, "croce patriarcale"
Foto di Francesco Fiumalbi

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