di Andrea Mancini –
La Conchiglia di Santiago
Pier
Giorgio Baldi, grande e discretissimo pittore e uomo di cultura, è
scomparso la settimana scorsa. Lascia una San Miniato da lui molto
amata
Pier
Giorgio Baldi si era trasferito a San Miniato dal 2006, insieme a
Paola Mazzanti, abitavano all'inizio di via Maioli, nella casa che fu
dello zio di Napoleone, il canonico Jacopo Buonaparte. Quale amante
delle Arti e del bello, Pier Giorgio sosteneva che ciò che si poteva
godere dagli affacci della sua casa, era lo stesso panorama che aveva
potuto vedere Leonardo.
Baldi
era un importante ma discretissimo personaggio della cultura, del
design e dell’industria italiane, ha abitato a San Miniato negli
ultimi anni della sua vita ed è scomparso da qualche giorno.
Nella
città della Rocca aveva ripreso una importante attività di pittore,
dopo che negli anni Cinquanta aveva intrapreso con successo la
carriera artistica, quella che gli aveva fatto realizzare opere
prestigiose, come una splendida Via Crucis in ceramica restaurata di
recente ed esposta in una mostra prestigiosa che partì nel 2011 da
San Gimignano, per poi toccare varie città d’Italia, tra le quali
anche San Miniato, dove Baldi espose proprio in via Maioli, durante
il Festival del pensiero popolare / Palio di San Rocco Pellegrino.
Adesso le ceramiche sono tornate a decorare l’antica chiesa di
Sant'Agostino a Colle val d'Elsa, per le quali Baldi le aveva
realizzate. La mostra del 2011 giocava sul tema dell’uovo, alla
ricerca di un’armonia segreta che si respira dentro questo
straordinario involucro realizzato dalla natura. Nei testi critici di
quella mostra, curata da Andrea Mancini, si faceva riferimento al
tondo Doni di Michelangelo, ma anche alla cosiddetta pala di Brera
Piero Della Francesca, dove l’uovo è l'elemento centrale, che dà
il là all'intera opera.
Certo
per Baldi la forma ovale era diventato una specie di ossessione, da
riempire con eccezionale maestria con le altre forme che gli si
potevano presentare, dai paesaggi alle immagini di città, dagli
animali ai bellissimi nudi, che si intrecciano in una splendide
sinuosità. Tutto nasce da questa specie di placenta primordiale
dalla quale ogni cosa ha origine. Una esigenza intima che si fa
vivida e che insegue il nuovo e l’inedito, privilegiando la varietà
del ritmo, l’armonia del tono, il sottofondo poetico e musicale di
un segno fluido e libero, coglie il dato oggettivo e si dilata in
dimensione futura.
Pier
Giorgio Baldi era nato a San Gimignano e cresciuto tra Genova e la
Toscana, scoprì una passione per la pittura e la scultura durante
l’adolescenza grazie al prof. Neonato. Le prime prove sono per il
disegno, la libera tecnica del nudo, gli oli e gli acquerelli.
Architetto di professione, Pier Giorgio gira l’Italia, l’Africa
ed il Medio Oriente, lavorando alla progettazione di edifici pubblici
di vario tipo per importanti società multinazionali. A Milano
collabora tra gli altri con il grande Marcello Nizzoli e intanto
continua a dipingere, scolpire, studiare nuove tecniche, come la
grafica che scopre negli anni ’80. Negli anni, Pier Giorgio ha
partecipato a numerose mostre di pittura a Milano, Genova, Ancona,
Pontedera, Colle Val d’Elsa ricevendo premi e riconoscimenti
ufficiali. Una sua pittura, “Cristo Lavoratore”, fu donata a Papa
Paolo VI ed altre pitture si trovano nel Palazzo Comunale di Colle
Val d’Elsa.
Pier
Giorgio Baldi
San
Miniato (Sogno presente), 2009
Chiare,
fresche e dolci acque, 2008
Sole
nascente, 2007
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