domenica 13 febbraio 2011

CARDUCCI RACCOMANDATO A SAN MINIATO (prima parte)

di Francesco Fiumalbi
Il presente deve ritenersi il primo intervento di una più ampia serie relativa al soggiorno sanminiatese di Giosuè Carducci. Si tratta di una sequenza di vicende, avvenute nel biennio 1856-57, che segneranno lo stesso Carducci, sia umanamente che nella sua produzione letteraria; per noi rappresenteranno il pretesto per avvicinarci allo spaccato storico-sociale della San Miniato preunitaria.

Dopo il 1854, a San Miniato c’era una scuola ginnasiale con le cattedre di Rettorica Superiore; Aritmetica Teorico-Pratica, Geometria e Algebra; Grammatica Superiore Italiana e Latina; Umanità e Rettorica Inferiore (1). La costituzione di una scuola ginnasiale prevedeva anche l’assunzione dei “maestri”, compito che spettava all’allora Gonfaloniere della Comunità Civica (il Sindaco di oggi).
Nel giugno 1856, alla pagina 3 del numero 141 del giornale “Monitore Toscano” (quotidiano fiorentino oggi scomparso) fu pubblicato il seguente avviso (2):

Il Gonfaloniere della Comunità Civica di San Miniato rende noto a tutti coloro che desiderino concorrere ai seguenti impieghi che vacano nelle Scuole Ginnasiali di questa città e trasmettere a questo Ufficio Comunale franche di porto le loro istanze in carta bollata a tutto il dì 3 luglio prossimo, corredate del diploma di idoneità ad insegnare di cui fa parola la Legge del 16 aprile 1854, prevenendoli che non uniformandosi a queste prescrizioni non verranno prese dal Magistrato in considerazione le avanzate domande all’epoca del conferimento dei vacanti posti.
Questi impieghi consistono nelle Scuole ginnasiali:
1 – Di Maestro coll’obbligo di insegnare la Grammatica Superiore italiana e latina, e Umanità con due classi di Scolari, coll’appuntamento annuo di L. 840.
2 – Di Mastro di Rettorica con l’annuo appuntamento di L. 924.
E nelle Scuole secondarie:
3 – Di Maestro coll’obbligo di insegnare Calligrafia, Aritmetica, teorico pratica, Geometria Elementare, e Disegno geometrico, coll’appuntamento annuo di L. 800.
4 – Di Maestro coll’obbligo dell’insegnare Grammatica italiana, esercizi del parlare correttamente la lingua materna, elementi di Geografia e Cosmografia, e di Storia Sacra e profana specialmente patria, coll’annuo appuntamento di L. 800.

Gli oneri di ciascun Maestro sono tracciati dal Regolamento superiormente approvato e che sarà reso ostensibile ai concorrenti nell’Uffizio del Segretario del Gonfaloniere.
San Miniato dal Palazzo Civico, lì 17 Giugno 1856
IL GONFALONIERE
Carlo Taddei


Ex-monastero di SS. Trinita, poi Ginnasio, oggi Scuole Elementari e Medie
Foto di Francesco Fiumalbi

Questo documento ci fornisce molte informazioni.
Almeno fino all’epoca unitaria, i “maestri” non venivano selezionati e inviati da un apposito Ministero dell’Istruzione, ma spettava al Gonfaloniere della Comunità Civica.
A San Miniato mancavano figure per l’insegnamento delle suddette discipline, anche perché l’istituzione dei licei era limitata alle sole città più importanti: Firenze, Pisa, Lucca, Pistoia, Arezzo, Siena e Livorno (3) e quindi non vi erano persone in possesso del necessario “diploma di idoneità”. Infatti tali bandi di concorso e assunzione venivano resi noti affiggendoli al pubblico (oggi si direbbe all’Albo Pretorio) e solamente se non venivano presentate domande si procedeva agli “avvisi” sui giornali (4), proprio come in questo caso.
La Rettorica (o Retorica) era una disciplina assai complessa, un po’ Letteratura e un po’ Filosofia che aveva come obiettivo quello di imparare ad organizzare il linguaggio dell’individuo soprattutto attraverso lo studio delle opere classiche (5), e per questo l’insegnante preposto alla suddetta “materia” percepiva lo stipendio più elevato.
Curioso che l’avviso sia stato pubblicato il 17 giugno ed abbia per scadenza il 3 luglio. I concorrenti, pensando anche ai sistemi di comunicazione e di trasporto dell’epoca, avevano davvero pochissimi giorni per decidere, appena 17 giorni! Inoltre i candidati dovevano presentarsi personalmente anche perché, prima di prendere la decisione definitiva avrebbero dovuto vedere il Regolamento che sarebbe stato mostrato loro soltanto nell’Ufficio del Segretario del Gonfaloniere. Insomma chi era intenzionato a concorrere doveva essere ben deciso.
Su queste date torneremo in seguito, perché saranno decisive, insieme ai documenti che riproporremo, per dimostrare in maniera incontrovertibile che il concorso fu “accomodato”.

Giosuè Carducci
Mezzobusto opera dello scultore Ezio Ceccarelli
San Miniato, Giardini Pubblici

Al concorso bandito dal Gonfaloniere di San Miniato risposero tre candidati (6):
1 – Luigi Tarducci, già Maestro di Rettorica nel Ginnasio di Montevarchi e che esibiva l’attesatato di idoneità come previsto dalla legge;
2 – Giuseppe Anton Francesco Grazzini, Canonico della Cattedrale di Colle Val d’Elsa, che insegnava da 36 (trentasei!) anni nel Ginnasio di Figline Val d’Arno e poteva vantare numerosi titoli didattici e di studio e desiderava molto ottenere un trasferimento a San Miniato, dimostrato da una sua lettera con la quale chiedeva attenzione alla sua candidatura;
3 – Giosué Carducci, nato a Valdicastello, Comune di Pietrasanta, nel 1835, figlio del medico condotto Michele Carducci e che si era da poco trasferito con la famiglia a Santa Maria a Monte; aveva frequentato il Liceo degli Scolopi di Firenze e nel 1853 risultò vincitore di un concorso presso la Scuola Normale Superiore di Pisa; si era iscritto alla Facoltà di Lettere laureandosi in Filosofia e Filologia nel 1856 (7).

Come è noto, risultò vincitore il ventunenne Giosuè Carducci, sbaragliando la concorrenza costituita da persone molto più titolate di lui e che il buon senso di ciascuno imporrebbe come favorite. Come fece il giovanissimo Carducci ad ottenere l’ambito incarico? Quali pressioni furono portate al Gonfaloniere di San Miniato affinché la scelta ricadesse sul futuro Premio Nobel per la Letteratura?

Lo scopriremo nella seconda parte.


Interventi correlati: CARDUCCI RACCOMANDATO (seconda parte)


NOTE BIBLIOGRAFICHE:
(1) Archivio di Stato di Firenze, Prefettura, filza 80, Deliberazione del Ministero della Pubblica Istruzione del 19 giugno 1854 in Boldrini Gabriella, Scuola e società a San Miniato dal dominio napoleonico all’Unità d’Italia, Tesi di Laurea presso la Facoltà Magistero Istituto di Pedagogia dell’Università degli Studi di Firenze, A.A. 1983/84.
(2) Gamucci Antonio, Il Ginnasio Sanminiatese delle “risorse”, in Bollettino Accademia degli Euteleti, n. 34, 1962, pp. 61-62
(3) Archivio Storico del Comune di San Miniato, Carteggio del Gonfaloniere, F. 2310, circolare del Ministero della Pubblica Istruzione del 30/1860, c. 499 in Boldrini, Op. Cit., p. 125.
(4) Boldrini, Op. cit., p. 135.
(5) http://it.wikipedia.org/wiki/Retorica
(6) Gamucci, Op. Cit., p. 62.
(7) Segre Cesare, Martignoni Clelia, Guida alla letteratura italiana - Testi nella storia - 3 Dall'unità d'Italia a oggi, a cura di Lavezzi, Martignoni, Saccani, Sarzana, Milano, Mondadori editore, 1996.

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