di Francesco Fiumalbi e Marco Mancini
Tonda è un piccolo borgo situato alla sommità di una piccola collina immersa fra oliveti e vigneti, nel Comune di Montaione (Fi), fra la Valdegola e la Valdera.
Fu un importante castello, di cui oggi rimangono la torre e parte del circuito difensivo, fondato attorno all’anno 1000. Nel 1212 l’Imperatore Ottone IV lo assegnò in feudo a Ventilio e Guido, del ramo pisano degli Aldobrandeschi. Pochi anni dopo, il castello entrò nell’orbita dei Della Gherardesca di Volterra, i quali dal 1231 al 1267, lo cedettero progressivamente al Comune di San Miniato. Divenne quindi un presidio sanminiatese, e sotto il controllo economico della famiglia dei Mangiadori.
Il castello era situato in una posizione strategica, lungo la via volterrana e, nei pressi dell’odierna Villa Scotti, fu edificato un piccolo ospedale a servizio dei viandanti, con la cappella dedicata alla Santa Croce. Tonda si trovava anche vicino alla Selva di Camporena, una grande riserva di legname contesa anche da Volterra, San Gimignano e Castelfiorentino.
La situazione rimase inalterata fino al 1370 quando, dopo la caduta di San Miniato nelle mani di Firenze, Tonda fu dichiarato Comune autonomo, con propri Statuti, e il cui governo fu affidato al temibile Ceo di Neruccio, detto “Il Malvagio di Tonda”. Il Comune, dotato di un palazzo civico e di una grande cisterna a servizio della popolazione, fu unito a quello di Montaione nel 1774.
La chiesa d’età romanica, è dedicata a San Nicola da Bari, e al suo interno vi erano le statue in terracotta della Madonna e dell’Arcangelo Gabriele, oggi al Museo Diocesano d’Arte Sacra di Volterra. Il bellissimo ciborio in alabastro, datato 1576 è stato invece ricollocato all’interno della nuova chiesa, costruita negli anni ’50 del ‘900. Nel 1861 Tonda contava 75 abitanti all’interno del borgo e oltre 200 nelle zone limitrofe.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale il borgo, che viveva dei prodotti della terra, si spopolò a vantaggio dei centri industriali di pianura. L’antico castello si trovò completamente disabitato e in abbandono. Da alcuni anni, è tornato a nuova vita grazie al considerevole investimento di Hapimag, azienda specializzata nel settore turistico, che lo ha trasformato in un resort dotato di tutti i comforts.
Ringraziamo l’azienda Hapimag, in particolare la Sig.ra Brigitte Egli, Resort Manager Tonda, per la disponibilità e la gentilezza che abbiamo avuto modo di apprezzare durante la nostra visita.
“TONDA”
Foto di Francesco Fiumalbi
Panorama collinare da Tonda
Foto di Francesco Fiumalbi
Ingresso al borgo di Tonda
Foto di Francesco Fiumalbi
Ingresso al borgo di Tonda
Foto di Francesco Fiumalbi
La torre medievale di Tonda
Foto di Francesco Fiumalbi
La chiesa di San Niccolò da Bari
Foto di Francesco Fiumalbi
Tonda, scorcio caratteristico
Foto di Francesco Fiumalbi
Tonda, torre campanaria
Foto di Francesco Fiumalbi
Tonda, scorcio caratteristico
Foto di Marco Mancini
Tonda, cuspide della facciata di San Niccolò
Foto di Marco Mancini
Vista panoramica da Tonda
Foto di Francesco Fiumalbi
Tonda, edicola, particolare
Foto di Francesco Fiumalbi
Tonda, scorcio caratteristico
Foto di Francesco Fiumalbi
Tonda, crocifisso, facciata di San Niccolò da Bari
Foto di Francesco Fiumalbi
Tonda, edicola votiva
Foto di Marco Mancini
BRAVO BEL SERVIZIO!
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