04 [1343] A San
Miniato viene firmata la pace fra Pisani e Fiorentini
[…]
Ora si riforma la terra di nuovi Priori, tutti quasi del
popolo minuto. Quelli del popolo grasso, che soleano reggere, ed
erano quasi signori, ora sono del tutto fuori della signorìa; e
questo è loro avvenuto per Io male trattare gli loro vicini; ed a
tanto venuono che, per paura che aveano di non essere rubati da
quella minuta gente che era levata, ciò che aveano in casa
sgomberarono, e mandaronlo alle ville nelle loro fortezze, ed alle
regole de' Frati; e quasi tutti i grandi e popolari grassi si
partirono dalla città, e andarono a stare alle ville. E così stette
la città di Firenze in tribolazione più di tre mesi. Ora cominciano
questi Priori a fare trattare la pace col Comune di Pisa; e gli
arabasciadori dell'una parte e dell'altra si raunarono insieme nella
terra di San Miniato, e
quivi trattarono insieme la pace, e' patti e' capitoli dell'una
parte e dell'altra; e lo trattato durò, anziché si facesse la pace
tra loro, più d'un mese e mezzo. A dì quindici del mese di
novembre, anno 1343, la pace si palesò e fermò nella maggior chiesa
di San Miniato, e bandissi, che ciascuna persona possa andare salva,
e sicuro lo avere e la persona. Gran festa ed allegrezza sene fece
per gli Pisani, e grande armeggiata. Gli Fiorentini non ne feciono
festa, né allegrezza nessuna. [...]
Anonimo,
Istorie
Pistolesi ovvero delle cose avvenuto in Toscana dall'anno MCCC
all'anno MCCCXLVIII,
in Antonio Maria Biscioni (a cura di), Istorie
Pistolesi ovvero delle cose avvenuto in Toscana dall'anno MCCC
all'anno MCCCXLVIII e Diario del Monaldi,
Firenze 1733, rist. Milano, Tipografia di Giovanni Silvestri, 1845,
pp. 358-359.
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