Presso
la borgata di Dogana, al confine fra i comuni di San Miniato e
Castelfiorentino, abitava una persona molto particolare. Il suo nome
era Armanda Zingoni (7 febbraio 1875 – 20 luglio 1958) ed aveva una
classica “bottega” di alimentari lungo la strada principale del
paese. La donna aveva uno spiccato senso religioso e sembra fosse
solita pregare, anche durante la sua normale attività di bottegaia.
A circa metà degli anni '20 del secolo scorso, Armanda Zingoni
asserì di aver avuto la visione della “Madonna di Lourdes”,
apparsale in un campo situato proprio davanti la sua bottega. La
Vergine avrebbe anche esortato la donna a pregare assiduamente.
L'episodio
generò un gran clamore. Piano piano, dapprima in pochi dal vicinato,
poi a decine e decine da ogni dove, la bottega si riempiva di persone
ogni giorno. Nel retro della bottega teneva un'immagine della
“Madonna di Lourdes”, davanti alla quale aveva posizionato una
lampada alimentata ad olio d'oliva. Le persone che si recavano dalla
Zingoni, portavano con sé una certa quantità d'olio, alimentavano
la lanterna, e ne ritraevano una certa quantità che veniva cosparsa
sulle parti del corpo affette dai malanni. In molti gridarono al
“miracolo”. La donna, che non chiedeva soldi o elemosine, si
ritrovò comunque letteralmente sommersa di “ricordi” e “ex-voto”
da parte degli avventori.
La
cosa giunse ovviamente alle orecchie dei sacerdoti, dapprima della
Diocesi di Volterra (da cui dipende ancora oggi la Parrocchia di
Santa Maria a Lungotuono presso Dogana) e poi anche di quelle
confinanti, ovvero Firenze e San Miniato. Data la vicinanza,
probabilmente anche molti sanminiatesi si recarono dalla “veggente”.
La
Chiesa in questi casi mantiene sempre un atteggiamento molto prudente
e difficilmente vede di buon occhio tali episodi. Fu così che
Armanda Zingoni venne scomunicata, e con lei quanti si recavano
“consapevolmente” in visita alla sua bottega (anche se pare che
alcuni anni dopo le venisse revocata).
Le
informazioni fin qui riportate sono tratte da R.
Salvestrini, Castelnuovo
in Valdelsa,
pp. 42-43.
Di
queste disposizioni rimane notizia anche nel Bollettino
Ufficiale che, in quegli anni,
la Diocesi di San Miniato stampava e distribuiva con cadenza mensile.
Dal lessico e dal duro tono che vengono utilizzati dal Vicario
Capitolare Mons. Rosati, si può forse intuire anche la dimensione
che avesse raggiunto il fenomeno e la necessità di lanciare un
monito categorico, incisivo e convincente. Di seguito è proposto il
testo pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Diocesi di
San Miniato, Tipografia
Vescovile Taviani, San Miniato, 1928, pp. 23-24:
IV.
- Circa la falsa veggente di Castelnuovo in Val d'Elsa e di chi si
reca a consultarla
Constandoci
della scarsa efficacia prodotta sull'animo di non pochi nostri
diocesani dall'avvertimento loro dato circa la condotta da tenersi da
veri cattolici a riguardo della falsa veggente della Parrocchia di
Castelnuovo in Val d'Elsa in Diocesi di Volterra (Vedasi il nostro
Bollettino Ufficiale del Decembre 1927 a pag. 93)
Ad
evitare che si eludano, con grave iattura della religione e delle
anime, le saggie disposizioni prese dalla Curia Vescovile di Volterra
il 27 Dicembre 1927 e dalla Curia Arcivescovile di Firenze il 1
Febbraio c.m.,
Ad
impedire che maggior iattanza si prenda dalle sconsigliate vittime
della superstizione e del fanatismo, trovando esse nella Diocesi
nostra un assoluzione loro a buon diritto negata nelle suddette due
Diocesi limitrofe
Crediamo
nostro preciso e imprescindibile dovere di ordinare, siccome
ordiniamo quanto appresso:
- E' tolto ai nostri Sacerdoti secolari e regolari la facoltà di ricevere la sacramentale confessione della falsa veggente e si vieta ai medesimi di ammetterla alla SS.ma Comunione, sub poena suspensionis ipro facto incurrendae.
- E' ugualmente tolta ai nostri Sacerdoti la facoltà di assolvere Sacramentalmente i fedeli che, consapevoli delle presenti disposizioni, ricorrono alla veggente per grazie e responsi.
- I. M. RR. Parroci sono tenuti sub gravi a leggere al popolo, inter Missarum solemnia, la presente Notificazione.
S.
Miniato – dalla Curia Capitolare
il
10 Febbraio 1928
IL
VICARIO CAPITOLARE
Mons.
Gioacchino Rosati
Bollettino
Ufficiale della Diocesi di San Miniato,
Tipografia
Vescovile Taviani, San Miniato, 1928
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