giovedì 1 dicembre 2016

IN PILLOLE [043] SAN MINIATO NEL PRIMO DIZIONARIO ETIMOLOGICO DELLA LINGUA ITALIANA – 1685

a cura di Francesco Fiumalbi


Il primo “dizionario etimologico” della lingua italiana fu redatto da un francese, Gilles Ménage (italianizzato di Egidio Menagio, nato ad Angers nel 1613 e morto a Parigi nel 1692), il quale fu anche accademico della Crusca. Il testo, dal titolo Le origini della lingua italiana, fu stampato a Genova nel 1685 e San Miniato vi compare in due passaggi.

La prima menzione è relativa ad un tipo di vino di bassa qualità, denominato “pisciancio”, diffuso anche in Toscana e a Firenze. Un nome che la dice lunga. Dalla descrizione fornita sembra che fosse un vino piuttosto scadente, a bassa gradazione e dal colorito scialbo. Un po' come quei vini che oggi possiamo acquistare, a basso costo, sugli scaffali dei supermercati... (...non posso fare nomi sennò mi querelano, ma avete capito!). Un vino che se non era proprio buono, almeno aveva il pregio di favorire la diuresi.

Questo era il vino che da San Miniato al Tedesco veniva venduto a Firenze. O almeno così c'è scritto. Oggigiorno il vino prodotto nel territorio sanminiatese è considerato mediamente molto buono, ma evidentemente non doveva essere proprio così nel ‘600.
Inoltre sappiamo che questa voce fu scritta dal medico e naturalista, nonché letterato toscano Francesco Redi [Arezzo, 1826 – Pisa, 1697], anch’egli appartenente alla medesima Accademia della Crusca. [In proposito Etimologie italiane di Francesco Redi Tratte dalle Origini della Lingua Italiana compilate da Egidio Menagio, gentiluomo francese e stampate in Geneva, appresso Gio. Antonio Chouet, 1685, in Opere di Francesco Redi gentiluomo aretino ed accademico della Crusca, edizione veneta seconda ricorretta, Tomo Primo, Venezia, 1742, p. 293]. Estratto da G. Ménage, Le origini della lingua italiana, Gio. Antonio Chouet, Genova, 1685, p. 372:

PISCIANCIO. E’ una sorta di vino, che a Roma si chiama pisciarello: e colà è in molto credito quel di Bracciano, siccome a Firenze quel di San Miniato al Tedesco. Credo, che sia così detto per esser vino piccolo; gentile; di poco colore; e che facilissimamente si piscia.

Il secondo riguarda il nome San Miniato “del Tedesco”, per il quale è citato un passaggio della Historia Fiorentina di Ricordano Malispini in cui viene rammentata la presenza di un vicario “tedesco”. Di seguito il testo estratto da G. Ménage, Le origini della lingua italiana, Gio. Antonio Chouet, Genova, 1685, p. 413:

SAN-MINIATO DEL TEDESCO. Città della Toscana. Ricordano Malespini al capo 74. della sua Istoria Fiorentina: Negli anni di Cristo 113 (sic!) i Fiorentini feciono guerra a Monte Cassoli, che l'avea rubellato Messer Ruberto, Tedesco, Vicario dello Imperatore Arrigo; e stava con sue masnade in Santo Miniato del Tedesco. E questo fue così soprannominato, perché i Vicari dell'Imperadore vi stavano dentro colloro masnade, e faceano guerra alle città, e alle castella di Toscana, che non ne ubbidivano allo'mperadore: il quale Messer Rudolfo fu da' Fiorentini isconfitto, e morto; il castello disfatto.

G. Ménage, Le origini della lingua italiana,
Gio. Antonio Chouet, Genova, 1685, frontespizio


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