a
cura di Francesco Fiumalbi
Negli anni immediatamente successivi
alla Prima Guerra Mondiale, in tutto il territorio sanminiatese
furono collocate innumerevoli iscrizioni dedicate alla memoria dei
Caduti. D'altra parte, nel solo Comune di San Miniato, coloro che
persero la vita durante il conflitto bellico furono oltre 450. In
ogni frazione furono tributate “manifestazioni patriottiche” o
celebrazioni religiose in suffragio, istituiti “parchi” o “viali”
della Rimembranza o apposite lapidi alla memoria. Molto dipendeva
anche dalla disponibilità finanziaria e dunque anche dal numero
degli abitanti del posto.
L'epigrafe
dedicata di Caduti di Isola
durante
la Prima Guerra Mondiale
Foto
di Francesco Fiumalbi
L'EPIGRAFE
A Isola, almeno inizialmente, fu
installata un'apposita iscrizione, visibile ancora oggi sulla parete
occidentale dell'edificio del Circolo Ricreativo, che si affaccia su
via Isola. Di seguito la trascrizione:
AI CADUTI PER LA PATRIA
CAMPAGNA 1915-1918
I
FASCISTI (?)
DELL'ISOLA
BENINSEGNI
OSMAN GIANNELLI ARMANDO
CENTI
PIETRO GIANNELLI LUIGI
CECCANTI
ALFREDO SCALI ADELINDO
CECCANTI
GALLIANO SCALI ALADINO
FONTANA
GIOVANNI SCALI ATTILIO
GABBRIELLI
ITALO VALORI MICHELE
La
lapide è realizzata in marmo, con i nomi e i simboli ricavati in
leggerissimo rilievo, tanto che risultano di non facile lettura.
Inquadrata da due colonne laterali, nella parte alta è raffigurata
una corona intrecciata con due palme (simbolo del martirio), mentre
in basso è inserita l'immagine del
classico elmetto Adrian “Mod. 16” circondato da una corona
d'alloro.
Fra
i nomi, ben 5 sono di ragazzi nemmeno ventenni (Beninsegni Osman,
Ceccanti Giuseppe, Scali Adelindo, Scali Aladino e Scali Attilio) Per
ulteriori dettagli si vedano gli elenchi proposti ne I
CADUTI SANMINIATESI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. Nessuna
informazione circa Giannelli Armando, che non risulta inserito
nell'elenco ufficiale dei caduti sanminiatesi (1928) e neppure
nell'Albo
d'Oro dei Caduti Militari della Guerra 1915-18
(1926).
LA
CERIMONIA DI INAUGURAZIONE
La
cerimonia di inaugurazione avvenne nel giorno di domenica 12 novembre
1922, alla presenza di Manno Mannini (Vice
Presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti) e di Giulio Giani
(Segretario Politico del Fascio di San Miniato) il quale, pronunciò
un discorso sulla storia e sull'“opera” del fascismo. Non va
dimenticato, infatti, che dal 31 ottobre 1922 Benito Mussolini era
diventato il Presidente del Consiglio dei Ministri, a seguito della
cosiddetta “Marcia
su Roma” a cui avevano preso parte anche numerosi sanminiatesi.
Dunque si può immaginare l'entusiasmo e la retorica nelle parole del
Segretario Giani in questi primi giorni col fascismo al governo
italiano. C'è da dire, inoltre, che il fascismo trasse un notevole
impulso (materiale, ma anche ideologico) da coloro che erano tornati
dalla guerra ed in particolare dalle associazioni dei reduci e degli
ex-combattenti.
Di questa cerimonia è rimasto anche un breve resoconto pubblicato in «La Voce Fascista», Anno I, n. 22 del 19 novembre 1922, proposto di seguito:
Di questa cerimonia è rimasto anche un breve resoconto pubblicato in «La Voce Fascista», Anno I, n. 22 del 19 novembre 1922, proposto di seguito:
Isola
Domenica
ebbe luogo nella vicina frazione dell'Isola una imponente
manifestazione patriottica per l'inaugurazione di un marmo in onore
di gloriosi figli di quella terra caduti sui campi di battaglia.
Vi
parteciparono tutte le Associazioni dell'Isola e dei paesi limitrofi;
prestò servizio la premiata filarmonica della Scala. Fu formato un
imponente corteo che percorse la via principale e le adiacenti del
paese, fra l'entusiasmo della folla. Terminato il corteo, le
associazioni si disposero in “quadrato” attorno al palco degli
oratori e dietro a queste tutto il popolo si raccolse in religioso
silenzio. Parlò per primo il Vice Presidente dell'Associazione
Nazionale Combattenti Sig. Mannini Manno, il quale commemorò
degnamente i Caduti, ricordando il martirio ed il sacrificio di
coloro che furono “i più grandi artefici di nostra grandezza”.
Dopo
prese la parola il nostro Segretario Politico Sig. Giani Giulio che
nel suo poderoso discorso tratteggiò luminosamente tutta l'opera e
tutta la storia del Fascismo.
I
due oratori furono spesso interrotti da applausi e la fine del
discorso fu salutato da grandiose ovazioni.
A
tutte le Associazioni intervenute vada il nostro ringraziamento.
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