di Francesco Fiumalbi
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Si al faro, ma non sulla Rocca. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione espressa dal Sindaco Vittorio Gabbabini. Ma andiamo con ordine.
In data 28 aprile 2011, a partire dalle ore 17.00, si è tenuta una seduta del Consiglio Comunale, che vedeva all’Ordine del giorno, fra le varie cose, la risposta all’interrogazione presentata in data 21 marzo 2011 dal Gruppo Consiliare “Popolo della Libertà”, in particolare da Carlo Corsi, con oggetto “Ricollocazione del faro votivo sulla Rocca di San Miniato”.
Il faro “tricolore”
Pro Loco di San Miniato
Foto di Francesco Fiumalbi
All’interrogazione ha risposto il Sindaco, affermando che non è possibile ricollocare il faro votivo sulla cima della Torre di Federico II, per diverse ragioni. Escludendo qualsiasi strumentalizzazione ideologica, il Sindaco ha ricordato come il faro sia stato in funzione per soli 16 anni, e che questi, rispetto alla plurisecolare storia del monumento sanminiatese, siano poca cosa, e che una ricollocazione sulla torre, a distanza di oltre 60 anni, costituirebbe una forzatura di carattere architettonico e paesaggistico. Gabbanini ha espresso anche dubbi sulla possibile utilità in chiave turistica del faro, affermando che la Rocca, così com’è, è ben illuminata. Riflettendo, poi, sul valore del Faro quale strumento per la celebrazione delle vittime della Prima Guerra Mondiale, ha proposto una diversa collocazione presso l’Oratorio di Santa Maria al Fortino.
L’Oratorio di Santa Maria al Fortino
San Miniato
Foto di Francesco Fiumalbi
L’Oratorio di Santa Maria al Fortino è situato nell’angolo occidentale dell’incrocio formato dalle strade via Roma, via Catena e via Dalmazia, immediatamente sotto al complesso scolastico dell’Istituto Tecnico Commerciale “Cattaneo”.
La chiesa, di proprietà dell'Arciconfraternita Misericordia di San Miniato, si trova all'interno di un terreno pertinenziale che però è di proprietà comunale. Al suo interno è collocato un sacrario contenente resti delle vittime della Prima Guerra Mondiale ed è anche il luogo dove annualmente, il 4 novembre, si svolgono le celebrazioni in loro memoria.
La targa che segnala la presenza del sacrario presso l’Oratorio di Santa Maria al Fortino
Foto di Francesco Fiumalbi
Il Sindaco Vittorio Gabbanini ha affermato di ritenere più corretto collocare il faro, voluto per celebrare i caduti della Prima Guerra Mondiale, laddove sono fisicamente questi caduti, quindi presso il sacrario di Santa Maria al Fortino, precisando che comunque bisognerebbe valutare con cura la posizione e l’utilizzo del proiettore luminoso.
Alla risposta del Sindaco è intervenuto Carlo Corsi, del Gruppo Consiliare “Popolo delle Libertà” (l’unico che poteva intervenire trattandosi di una interrogazione da lui presentata), dichiarando il suo completo disaccordo rispetto alla proposta della collocazione presso Santa Maria al Fortino. Ha ricordato da parte sua, che il faro fu collocato sulla Rocca perché quello era il monumento più rappresentativo della città, proprio dove poteva essere visto da chiunque. Invece presso l’Oratorio situato fra via Catena e via Dalmazia non avrebbe quella visibilità per cui era stato acquistato il faro originario, ricordando anche che Santa Maria al Fortino è un edificio religioso e non civico-militare come la Torre di Federico II.
Ha chiuso il dibattimento Marzia Bellini, Presidente del Consiglio Comunale, assicurando che l’Amministrazione, proponendo una collocazione presso l’Oratorio di Santa Maria al Fortino, ha pensato soltanto al luogo dove annualmente si svolge la commemorazione delle Vittime della Prima Guerra Mondiale, alla presenza dei ragazzi delle scuole.
Presente nella Sala del Consiglio Comunale anche Mario Rossi “Maglietta”, il promotore della raccolta firme per il ricollocamento del faro votivo sulla Torre di Federico II (le firme raccolte sono circa 600), visibilmente contrariato riguardo alla proposta del Sindaco.
L’Oratorio di Santa Maria al Fortino
San Miniato
Foto di Francesco Fiumalbi
E voi, come la pensate? Concordate con la posizione del Sindaco? Ritenete la proposta della collocazione presso Santa Maria al Fortino il giusto compromesso per salvaguardare l’immagine storica della Rocca, e al contempo commemorare le Vittime della Prima Guerra Mondiale? Oppure pensate che il faro, vada collocato sulla cima della Rocca? O ancora, qualsiasi sia la sistemazione, non vada ricollocato comunque?
Potete dire la vostra commentando, oppure potete votare il nuovo sondaggio, che troverete, come sempre, in alto a destra.
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Non concordo con nessuno dei due, la notte e bella come è, già troppe luci unutili sono a deturbare la notte, piuttosto San miniato a bisogno di essere rivitalizzato con iniziative varie come raduni di trekking, cicloamatori concertini in rocca, che ne pensate in estate di un palco stabile in rocca dove a richiesta possano esibirsi giovani del circondario, teatro, musica jazz ecc. pomeriggi espositivi di foto, pittura ecc.Secondo me è la continuità e la diversificazione delle iniziative che rende animato una cittadina.Si fanno grandi cose come il dramma,la mostra del tartufo, manca la continuità delle iniziative.
RispondiEliminaFrancesco ha riassunto chiaramente e correttamente la risposta del Sindaco, siccome è proibito democraticamente al pubblico di replicare in consiglio lo facciamo qui.
RispondiElimina1) La parte iniziale della risposta è stata redatta in un politichese così autentico per cui non mi vergogno a dire che non ho capito niente. Forse si vuol dire che per rimettere il faro bisogna scavare nel passato " per capire le motivazioni ideologiche " , ma se si scava si trova il fascismo e allora è un po' difficile scovare "la verità scevra di passioni e risentimenti" Forse è per questo che la vicenda dell'eccidio del duomo è sfociata in due lapidi!
2) Che il faro non sia storicizzato perchè per soli 13 anni ha fatto luce,be' vien da dire che anche la rocca non è storicizzata è stata fatta nel 54 e se il faro fosse stato messo allora, sarebbero invecchati insieme!
3)Il faro sarebbe richiamo turistico e affermare l'opposto è solo pretestuosità, come pure dire che deturpa il paesaggio. Che poi non siano congrue le due funzioni: quella votiva e quella fokloristica allora sarebbe il caso di scacciare i turisti dal Sacrario di Re di Puglia o dall'Altare della Patria e dai tanti luogi di memoria votiva.
Non si dice niente circa la "ben illuminata Rocca"; alzate gli occhi vi accorgerete che il lato sud è oscurato dalle fronde o non illuminato.
4)Collocarlo a Santa Maria al Fortino: dove? Fuori o dentro la Chiesetta? Il fuori è del Comune e faccia quel che vuole, ma la chiesetta è proprietà della Misericordia e la vedo dura che il Magistrato lo faccia mettere dentro.Se poi si scoprisse che ci riposa qualcuno di fede"particolare" il faro non si mette neppure fuori, anche se la morte è una livella che mette tutti in bolla!
Giuseppe Chelli
Non mi stupisce per niente la posizione ( credo ottusamente irrevocabile) sulla faccenda del faro. Io,a Maglietta, glielo avevo detto chiaro e tondo: Non ti illudere, questa gente, io la conosco, non ce l'ho fatta io che ci ho lottato per diversi decenni, anche quando c'è stato u8n Sindaco nato sulle lastre, non ce la farai nemmeno tu.
RispondiEliminaForse non capisco niente di politica e di tutti i commenti che vengono fatti. Io il faro sulla rocca lo vedo bene, acceso tutte le notti con il suo raggio a sorvegliare il territorio samminiatese, ed a ricordare tutti coloro che hanno dato la vita per questo territorio e per la nazione Italia. Glielo dobbiamo.......o no !!!!!????
RispondiEliminaQuel faro è orribile, rovinerebbe il cielo. smettiamola con le polemiche inutili e sterili. mettiamolo in casa del Corsi Carlo,se gli piace davvero cosi tanto.
RispondiEliminaQuesta rubrica è fatta per persone che argomentano seriamente la notizia, ma se non hai da dire cose senzate è meglio che tu taccia: hai fatto la figura dell'asino travestito, ma il raglio è di quelli che anche anonimi hanno cognome , nome e qualifica.
RispondiEliminaCirano
Ammetto di essere un po' dispiaciuto nel leggere alcuni commenti. Smartarc nasce anche per creare discussione, per contribuire alla formazione di opinioni, qualunque esse siano, e non come spazio dove fare sterile polemica o provocazione nei confronti degli altri. Auspico quindi un dibattito sereno, nel rispetto delle opinioni e soprattutto delle persone, sia per quelle menzionate nel post che per quelle che sono intervenute.
RispondiEliminaNell'impegno che il Comitato mette a ricercare documenti e testimonianze per capire perchè nel 1928 fu collocato il faro sulla Torre, si va facendo strada una verità veramente radicale rispetto al contenuto della risposta del Sindaco.Costui dice che l'orientamento odierno e quello di scavare nel passato per capire le ragioni che portatono alla collocazione del faro sulla Torre sveva.E tra le righe in politichese fa intendere che nel retroterra culturale ci si trova una ideologia risultata perdente ( miglior fine non ha fatto quella marsista-comunista! )Invece NO! Scavate, scavate seriamente e coscientemente avrete delle brutte sorprese per voi, belle per noi.IL FARO E' IL MONUMENTO AI CADUTI DELLA GUERRA 15-18 CHE I CITTADINI DEL COMUNE DI SAN MINIATO ERESSERO NEL DECENNALE DELLA VITTORIA.Punto e basta: il fascismo ce lo fate entrare voi per ideologizzare una iniziativa che volete boicottare pretestuosamente.
RispondiEliminaGentilmente gli amici del blog hanno messo questo spazio a disposizione per scambi di opinioni e valutazioni tra i favorevoli al ripristino del faro sulla Torre ed i contrari.
RispondiEliminaE allora diamoci sotto! Perchè i "contrari" tacciono? non hanno argomenti seri da contrapporre? Hanno paura di difendere pubblicamente quello che segretamente decidono?
Forza confrontiamoci: civilmente, lealmente,seriamente."La verità deve essere perseguita ad ogni costo" E' scritto sulla facciata del palazzo comunale.
che dire...prima di mettere un faro dentro o fuori che sia santa maria al fortino, prima provvediamo a rimetterla in sicurezza! muri,di contenimento che cedono, buchi nel suolo, degrado del parco circostante...credo che ci siano cose più importanti del faro, che può essere benissimo messo in mostra in un museo e comunque non perdere il suo valore...
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