mercoledì 3 agosto 2016

GIOSUE' CARDUCCI COMMEMORATO A SAN MINIATO NEL 1907

a cura di Francesco Fiumalbi

INTRODUZIONE
In questo post è proposta la trascrizione di un opuscolo realizzato nell'anno 1907, in occasione della commemorazione di Giosuè Carducci, morto il 16 febbraio 1907 a Bologna, che si tenne a San Miniato il 2 giugno di quell'anno.
Il fascicolo, costituito da poche pagine, contiene informazioni e documenti interessanti. Innanzitutto, le due lettere che furono inviate da Giosué Carducci e da Augusto Conti all'allora Gonfaloniere di San Miniato Carlo Taddei e che abbiamo già visto nel post CARDUCCI RACCOMANDATO A SAN MINIATO (seconda parte). Poi, i testi delle epigrafi collocate, rispettivamente nell'atrio del Ginnasio e nella casa in cui abitò Carducci nel 1857, dettate da Guido Mazzoni. Infine il manifesto, datato 27 maggio 1907 e fatto realizzare dalla Giunta Comunale di San Miniato per informare la cittadinanze delle iniziative in programma per la giornata del 2 giugno 1907: lo scoprimento delle epigrafi dettate da Guido Mazzoni, l'inaugurazione del busto in bronzo ai giardini pubblici realizzato da Ezio Ceccarelli e la commemorazione presso il Teatro Verdi con il discorso di Giuseppe Picciola.

Giosué Carducci, busto in bronzo di Ezio Ceccarelli, 1907
San Miniato, Giardini Bucalossi
Foto di Francesco Fiumalbi

Di seguito la trascrizione di Giosue Carducci commemorato in Samminiato il II giugno MCMVII, Comune di San Miniato, Stabilimento Aldino, Firenze, 1907:

[01] GIOSUE CARDUCCI
COMMEMORATO IN SAMMINIATO
IL II GIUGNO MCMVII

[02] GIUSEPPE PICCIOLA TENNE IL DISCORSO COMMEMORATIVO NEL TEATRO COMUNALE GIUSEPPE VERDI, PRESENTI LE AUTORITA' CITTADINE

[03] GIOSUE CARDUCCI
E
AUGUSTO CONTI
NEL MDCCCLVI

[04] Illustrissimo Signore,
Sperando anzi credendo che affabilità di magistrato e cortesia di cittadino renderanno facile la Signoria vostra illustrissima a perdonare ad un giovane l’audacia, oso, mio Signore, rivolgermi a Lei, quantunque io sappia che il mio nome Le deve riuscire ignoto e nuovo. Desideroso, e, dopo incoraggiamento del chiarissimo Professore Augusto Conti, pronto di concorrere alla maestranza di Retorica di codesta città, domando alla Signoria vostra, se io Alunno della Scuola Normale Toscana, già dottore in filosofia e filologia prossimo ad avere fra tre mesi il Diploma di Magistero che da essa scuola si rilascia, possa avanzare le mie istanze munite di diploma e certificati al Municipio di cui Ella è degnamente il Preside, o si vero debba aspettare per questo che codesto Municipio metta fuori un invito o nuovo concorso.
Troppo mi terrei contento ed onorato se Ella volesse degnarmi di una sua risposta in proposito, la quale, se Ella si compiace di inviarmi prima della fine di questo mese potrà dirigere a Firenze Via Mazzetta, n. 2090 3° Piano; se dopo terminato il mese corrente avrà la bontà di spedirla a Pisa alla Regia Scuola Normale.
Pregandola di nuovo a volermi avere per iscusato, anticipatamente ringraziandoLa, ho l’onore di segnarmi
Della Signoria vostra illustrissima
Devotissimo e obbligatissimo
D.re Giosuè Carducci
Firenze, 20 Marzo 1856
Ill.mo Signore
Il Sig, Carlo Taddei
Gonfaloniere del Comune di
San Miniato

[05] Carissimo Amico,
Tu avrai ricevuto una lettera del Dr. Giosuè Carducci, che vuol concorrere alla Scuola di Rettorica. Lo conosco quel giovane, ed ho sentito varie sue poesie. A me pare, che se egli ottenesse l’impiego, sarebbe molto maggiore l’utile vostro, che il suo. Ho sentito poche cose di giovani, che si possano paragonare alle sue, e non ,olti adulti sanno scrivere com’esso. Sopratutto ne’ suoi versi c’è il gran sapore di classici, e di buona lingua: e questa loro qualità basterebbe allo scopo vostro: imperrocchè a voi non abbisogna un genio, ma un uomo perito nei classici antichi e nostrali. E poi egli mi piacque, perché di poche parole e modestissimo; Dio ci guardi dai venditori di fumo e da’ parolai.
Secondo gli istituti della Scuola Normale il Carducci avrà un diploma di magistero il 2 Luglio, cioè 7 giorni dopo il 25 giugno, in cui si dovrebbe presentare da lui il diploma di idoneità. Io ti prego, mio caro Carlo, che tu faccia in modo, che ciò non ponga ostacolo al concorso di lui, perché sarebbe una vera perdita pel nostro paese. Perdonami se io ti parlo così franco: non è che io voglia sdottorare, né farti il consigliere: ma l’amore della nostra povera città mi fa forza nell’anima ora più assai che prima. Tuttavia la tua prudenza soprà vedere il da farsi molto meglio di me.
Che fanno gli amici, e sopratutti il carissimo Proposto? Quanto desiderio di rivedervi, e di respirare un poco l’aria viva delle nostre colline; ma ora bisogna ch’io faccia di necessità virtù, e, mi contenti di salire sui monti per vedere lontano la nostra bicocca. Salutami di cuore il Dr. Berni. E pregalo, s’egli scrive al Capoquadri, di fargli i mei ossequi. Riverisci per me la tua famiglia, e credimi di cuore.

Tuo aff.mo Amico
A. Conti
Lì 26 Aprile 1856
All’Illustrissimo
Signor Gonfaloniere Carlo Taddei
Samminiato

[06] Epigrafi del prof. GUIDO MAZZONI:

Nel Ginnasio:
QUI
GIOSUE CARDUCCI
MENTRE FERVEVA DELL'ARTE RINNOVATRICE
INSEGNO' NELL'ANNO 1856-1857
LE LETTERE ITALIANE E LE CLASSICHE
AI GIOVINETTI DEL GINNASIO
E DIEDE UN ESEMPIO MIRABILE
CHE GLI UMILI DOVERI
ESERCITATI DEGNAMENTE
NON CONTRADICONO AGLI ALTI
NE' SPENGONO FIAMMA DI VIVA POESIA

----------------------------

Nella Casa Rossi in Via Giosue Carducci:
GIOSUE CARDUCCI
ANIMOSO DI GIOVENTU' E DI POESIA
NELL'ANNO SCOLASTICO 1856-1857
ABITANDO QUESTA CASA
SENTI' MEDITO' SCRISSE
PER QUELLE CHE ARGUTO INTITOLO'
LE RISORSE DI SAMMINIATO

[07] Il Comune di Samminiato affisse il seguente manifesto invitando i cittadini alle solenni onoranze.

Abitanti del Comune,
Per onore e gratitudine, non per intendimento vano di
aggiungere una strofe all'inno di gloria che d'ogni parte si
eleva, la Vostra Rappresentanza comunale deliberò di comme-
morare in Samminiato

GIOSUE CARDUCCI

Onore e gratitudine, dobbiamo a Lui, che nel lungo vol-
gere della vita operosa e gloriosa non dimenticò mai questi
luoghi, questa Città, ove parlò per la prima volta ai discepoli,
onde mosse a tanto volo il canto alato.
Scienza ed Arte gareggiano per il successo della nostra
iniziativa – GUIDO MAZZONI, l'eminente letterato, il discepolo
prediletto del Poeta dettò le epigrafi che inaugureremo –
GIUSEPPE PICCIOLA, Preside del R. Liceo Galileo in Firenze,
anch'egli preclaro discepolo del Carducci, terrà il discorso com-
memorativo – EZIO CECCARELLI, l'artista noto, forte, geniale
ci dona l'opera sua nel bronzo, prezioso ricordo, in cui è effi-
giata la sembianza espressiva leale inspirata del grande Maestro.

Abitanti del Comune,
La Commemorazione sarà modesta nella forma esteriore,
ma solenne nel nostro cuore. Avrà luogo Domenica, 2 del
prossimo Giugno, giorno nel quale quest'anno coincidono due
date eterne del libro dei Fati d'Italia – il Patto fondamen-
tale della libertà della Patria – la morte di Garibali, il Li-
beratore. - Il giorno è degno del Poeta della libertà e della
giustizia.
La Vostra Rappresentanza Comunale Vi invita.

Dal Palazzo Municipale il 27 maggio 1907.

AGOSTINO BACHI,        Sindaco
ANNIBALE PELLESCHI, Assessore
Carlo Alberto Conti             “
Ceccherelli Antonio             “
Barnini Augusto                   “
Giovanni Boeri                     “ sup.
Luigi Martini                        “

[08] Stampato in Firenze dallo Stabilimento Aldino
a cura del Comune di Samminiato
in 120 esemplari numerati

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