a
cura di Francesco Fiumalbi
INTRODUZIONE
In
questo post è proposta la trascrizione di un opuscolo realizzato
nell'anno 1907, in occasione della commemorazione di Giosuè
Carducci, morto il 16 febbraio 1907 a Bologna, che si tenne a San
Miniato il 2 giugno di quell'anno.
Il
fascicolo, costituito da poche pagine, contiene informazioni e
documenti interessanti. Innanzitutto, le due lettere che furono
inviate da Giosué Carducci e da Augusto Conti all'allora
Gonfaloniere di San Miniato Carlo Taddei e che abbiamo già visto nel
post CARDUCCI
RACCOMANDATO A SAN MINIATO (seconda parte). Poi, i testi delle
epigrafi collocate, rispettivamente nell'atrio del Ginnasio e nella
casa in cui abitò Carducci nel 1857, dettate da Guido Mazzoni.
Infine il manifesto, datato 27 maggio 1907 e fatto realizzare dalla
Giunta Comunale di San Miniato per informare la cittadinanze delle
iniziative in programma per la giornata del 2 giugno 1907: lo
scoprimento delle epigrafi dettate da Guido Mazzoni, l'inaugurazione
del busto in bronzo ai giardini pubblici realizzato da Ezio
Ceccarelli e la commemorazione presso il Teatro Verdi con il discorso
di Giuseppe Picciola.
San Miniato, Giardini Bucalossi
Foto di Francesco Fiumalbi
Di
seguito la trascrizione di Giosue
Carducci commemorato in Samminiato il II giugno MCMVII,
Comune di San Miniato, Stabilimento Aldino, Firenze, 1907:
[01]
GIOSUE CARDUCCI
COMMEMORATO
IN SAMMINIATO
IL
II GIUGNO MCMVII
[02]
GIUSEPPE PICCIOLA TENNE IL DISCORSO COMMEMORATIVO NEL TEATRO COMUNALE
GIUSEPPE VERDI, PRESENTI LE AUTORITA' CITTADINE
[03]
GIOSUE CARDUCCI
E
AUGUSTO
CONTI
NEL
MDCCCLVI
[04]
Illustrissimo Signore,
Sperando
anzi credendo che affabilità di magistrato e cortesia di cittadino
renderanno facile la Signoria vostra illustrissima a perdonare ad un
giovane l’audacia, oso, mio Signore, rivolgermi a Lei, quantunque
io sappia che il mio nome Le deve riuscire ignoto e nuovo.
Desideroso, e, dopo incoraggiamento del chiarissimo Professore
Augusto Conti, pronto di concorrere alla maestranza di Retorica di
codesta città, domando alla Signoria vostra, se io Alunno della
Scuola Normale Toscana, già dottore in filosofia e filologia
prossimo ad avere fra tre mesi il Diploma di Magistero che da essa
scuola si rilascia, possa avanzare le mie istanze munite di diploma e
certificati al Municipio di cui Ella è degnamente il Preside, o si
vero debba aspettare per questo che codesto Municipio metta fuori un
invito o nuovo concorso.
Troppo
mi terrei contento ed onorato se Ella volesse degnarmi di una sua
risposta in proposito, la quale, se Ella si compiace di inviarmi
prima della fine di questo mese potrà dirigere a Firenze Via
Mazzetta, n. 2090 3° Piano; se dopo terminato il mese corrente avrà
la bontà di spedirla a Pisa alla Regia Scuola Normale.
Pregandola
di nuovo a volermi avere per iscusato, anticipatamente
ringraziandoLa, ho l’onore di segnarmi
Della
Signoria vostra illustrissima
Devotissimo
e obbligatissimo
D.re
Giosuè Carducci
Firenze,
20 Marzo 1856
Ill.mo
Signore
Il
Sig, Carlo Taddei
Gonfaloniere
del Comune di
San
Miniato
[05]
Carissimo
Amico,
Tu
avrai ricevuto una lettera del Dr. Giosuè Carducci, che vuol
concorrere alla Scuola di Rettorica. Lo conosco quel giovane, ed ho
sentito varie sue poesie. A me pare, che se egli ottenesse l’impiego,
sarebbe molto maggiore l’utile vostro, che il suo. Ho sentito poche
cose di giovani, che si possano paragonare alle sue, e non ,olti
adulti sanno scrivere com’esso. Sopratutto ne’ suoi versi c’è
il gran sapore di classici, e di buona lingua: e questa loro qualità
basterebbe allo scopo vostro: imperrocchè a voi non abbisogna un
genio, ma un uomo perito nei classici antichi e nostrali. E poi egli
mi piacque, perché di poche parole e modestissimo; Dio ci guardi dai
venditori di fumo e da’ parolai.
Secondo
gli istituti della Scuola Normale il Carducci avrà un diploma di
magistero il 2 Luglio, cioè 7 giorni dopo il 25 giugno, in cui si
dovrebbe presentare da lui il diploma di idoneità. Io ti prego, mio
caro Carlo, che tu faccia in modo, che ciò non ponga ostacolo al
concorso di lui, perché sarebbe una vera perdita pel nostro paese.
Perdonami se io ti parlo così franco: non è che io voglia
sdottorare, né farti il consigliere: ma l’amore della nostra
povera città mi fa forza nell’anima ora più assai che prima.
Tuttavia la tua prudenza soprà vedere il da farsi molto meglio di
me.
Che
fanno gli amici, e sopratutti il carissimo Proposto? Quanto desiderio
di rivedervi, e di respirare un poco l’aria viva delle nostre
colline; ma ora bisogna ch’io faccia di necessità virtù, e, mi
contenti di salire sui monti per vedere lontano la nostra bicocca.
Salutami di cuore il Dr. Berni. E pregalo, s’egli scrive al
Capoquadri, di fargli i mei ossequi. Riverisci per me la tua
famiglia, e credimi di cuore.
Tuo
aff.mo Amico
A.
Conti
Lì
26 Aprile 1856
All’Illustrissimo
Signor
Gonfaloniere Carlo Taddei
Samminiato
[06]
Epigrafi del prof. GUIDO MAZZONI:
Nel
Ginnasio:
QUI
GIOSUE
CARDUCCI
MENTRE
FERVEVA DELL'ARTE RINNOVATRICE
INSEGNO'
NELL'ANNO 1856-1857
LE
LETTERE ITALIANE E LE CLASSICHE
AI
GIOVINETTI DEL GINNASIO
E
DIEDE UN ESEMPIO MIRABILE
CHE
GLI UMILI DOVERI
ESERCITATI
DEGNAMENTE
NON
CONTRADICONO AGLI ALTI
NE'
SPENGONO FIAMMA DI VIVA POESIA
----------------------------
Nella
Casa Rossi in Via Giosue Carducci:
GIOSUE
CARDUCCI
ANIMOSO
DI GIOVENTU' E DI POESIA
NELL'ANNO
SCOLASTICO 1856-1857
ABITANDO
QUESTA CASA
SENTI'
MEDITO' SCRISSE
PER
QUELLE CHE ARGUTO INTITOLO'
LE
RISORSE DI SAMMINIATO
[07]
Il Comune di Samminiato affisse il seguente manifesto invitando i
cittadini alle solenni onoranze.
Abitanti
del Comune,
Per onore e
gratitudine, non per intendimento vano di
aggiungere
una strofe all'inno di gloria che d'ogni parte si
eleva,
la Vostra Rappresentanza comunale deliberò di comme-
morare
in Samminiato
GIOSUE
CARDUCCI
Onore e
gratitudine, dobbiamo a Lui, che nel lungo vol-
gere della vita
operosa e gloriosa non dimenticò mai questi
luoghi, questa
Città, ove parlò per la prima volta ai discepoli,
onde mosse a tanto
volo il canto alato.
Scienza ed Arte
gareggiano per il successo della nostra
iniziativa – GUIDO
MAZZONI, l'eminente letterato, il discepolo
prediletto del Poeta
dettò le epigrafi che inaugureremo –
GIUSEPPE PICCIOLA,
Preside del R. Liceo Galileo in Firenze,
anch'egli preclaro
discepolo del Carducci, terrà il discorso com-
memorativo – EZIO
CECCARELLI, l'artista noto, forte, geniale
ci dona l'opera sua
nel bronzo, prezioso ricordo, in cui è effi-
giata la sembianza
espressiva leale inspirata del grande Maestro.
Abitanti
del Comune,
La
Commemorazione sarà modesta nella forma esteriore,
ma solenne nel
nostro cuore. Avrà luogo Domenica, 2 del
prossimo Giugno,
giorno nel quale quest'anno coincidono due
date eterne del
libro dei Fati d'Italia – il Patto fondamen-
tale della libertà
della Patria – la morte di Garibali, il Li-
beratore. - Il
giorno è degno del Poeta della libertà e della
giustizia.
La Vostra
Rappresentanza Comunale Vi invita.
Dal Palazzo
Municipale il 27 maggio 1907.
AGOSTINO BACHI, Sindaco
ANNIBALE PELLESCHI,
Assessore
Carlo Alberto Conti “
Ceccherelli Antonio “
Barnini Augusto “
Giovanni Boeri “ sup.
Luigi Martini “
[08]
Stampato in Firenze dallo Stabilimento Aldino
a cura del Comune di
Samminiato
in 120 esemplari
numerati
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