Giovedì 16 agosto 2012
è stato l'ultimo giorno del Palio di San Rocco - Festival del Pensiero
Popolare. Dopo i
giochi popolari del pomeriggio, la sera è stata dedicata alla celebrazione
religiosa legata a San Rocco, che viene festeggiato proprio in questa data.
Dopo 17 anni, è stata
celebrata la Santa Messa all'interno dell'Oratorio dei SS. Sebastiano e Rocco,
dove è stata esposta la statua di San Rocco. Al termine, la folla si è
riversata nell'antistante Piazza Buonaparte, dove è stato fatto oscillare il Buttafumo di San Rocco. Si tratta di un
enorme turibolo, ispirato al celebre Botafumeiro
della Cattedrale di Santiago de Compostela, che veniva utilizzato durante le
celebrazioni più solenni, a godimento dei pellegrini. Il Buttafumo è stato pensato e sviluppato da cinque artisti: Fulvio
Leoncini, Romano Masoni, Andrea Meini, Valerio Comparini, coordinati da Giorgio
Giolli. E' stato poi realizzato dal fabbro Claudio Barone, all'interno della
ditta Barnini e Mostardini Officine Meccaniche di Santa Croce sull'Arno.
Il tema del Viaggio, da sempre legato anche al Pellegrinaggio, è stato sviluppato attraverso i Sette Sensi, costituendo il leitmotiv del Palio di San Rocco - Festival del Pensiero Popolare. D'altronde Rocco è da considerarsi a tutti gli effetti il Santo della Via Francigena/Romea, un santo pellegrino che ha attraversato la grande arteria viaria che, dalla Francia recava a Roma e da qui verso Gerusalemme. La manifestazione non poteva che concludersi col grande Buttafumo, così come per i pellegrini di Santiago partecipare alle celebrazioni con il Botafumeiro significa, oltre a consacrare con il segno dell'incenso il proprio viaggio, anche esserne arrivati alla conclusione.
Il tema del Viaggio, da sempre legato anche al Pellegrinaggio, è stato sviluppato attraverso i Sette Sensi, costituendo il leitmotiv del Palio di San Rocco - Festival del Pensiero Popolare. D'altronde Rocco è da considerarsi a tutti gli effetti il Santo della Via Francigena/Romea, un santo pellegrino che ha attraversato la grande arteria viaria che, dalla Francia recava a Roma e da qui verso Gerusalemme. La manifestazione non poteva che concludersi col grande Buttafumo, così come per i pellegrini di Santiago partecipare alle celebrazioni con il Botafumeiro significa, oltre a consacrare con il segno dell'incenso il proprio viaggio, anche esserne arrivati alla conclusione.
Un momento
straordinario, suggestivo: un bellissimo gioco di incenso e luci. E' quindi
giunto il momento di far festa, spensieratamente. La musica della famosa band
salentina Mascarimì ha risuonato in una Piazza Buonaparte stracolma di gente.
Non ti sembra che sarebbe il caso, Francesco, di fare un bel servizio fotografico sui ciclo di affreschi dell'Oratorio. Non esiste alcuna documentazione fotografica su quel significativo lavoro degli (allora giovani)artisti sanminiatesi.
RispondiEliminaChi, come me, li ha visti nascere sulle pareti e poi se li è visti negare per decine di anni, ne sente la mancanza... L'avrei fatto io, il servizio, se negli ultimi vent'anni e più avessi potuto accedere alla chiesa nelle mie non frequenti escursioni sul colle. Non so quale sia lo stato di conservazione. Mi hanno detto che ci sono problemi di tenuta dell'intonaco in diversi punti. Documentare, prima che il tempo - se non si blocca il processo di degrado - se li porti via, sarebbe un bel tributo di amicizia ai pittori che agli affreschi hanno lavorato e un servizio alla memoria collettiva della nostra città.
Ora ci verranno fatti i lavori antiumidità. Dopo vedrò di prendere tutti i permessi del caso.
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