martedì 5 novembre 2013

L'ULTIMO TRAGHETTO AD ISOLA

di Francesco Fiumalbi

Fino al 1968, anno in cui fu costruito l'attuale ponte sull'Elsa, spostarsi da Isola sulla sponda di Marcignana era un'impresa non certo facile e banale come lo è oggi.
Negli Statuti del Comune di San Miniato, datati 1337, si fa riferimento ad un ponte fra Isola e Marcignana, che all'epoca risultava distrutto e di cui veniva deliberata la ricostruzione [F. Salvestrini (a cura di), Statuti del Comune di San Miniato al Tedesco (1337), Edizioni ETS, Pisa, 1994, Libro IV, rubr. 80 <83>, p. 372]. La realizzazione di un nuovo ponte, a quello che ci è dato di sapere, non avvenne mai. Di lì a breve giunse la peste (1348) e ancora pochi anni dopo San Miniato cadde definitivamente nelle mani di Firenze (1370). Per questo San Miniato non poté mai investire in una nuova infrastruttura, considerando anche che la maggior parte dei traffici transitava ormai lungo la strata pisana ovvero l'attuale via Tosco-Romagnola Est, per cui l'investimento ad Isola non era vantaggioso nemmeno economicamente.
Isola rimase davvero quasi un'isola per oltre seicento anni. Solo un traghetto, una barcarola, garantiva l'attraversamento del fiume Elsa, con tutti gli inconvenienti del caso: si pensi alle difficoltà dei natanti nei periodi di piena, ma anche al fatto che il traghettatore chiedeva, giustamente, un compenso per il servizio offerto. Di questa circostanza ci rimane anche una memoria topografica, infatti ad Isola esiste ancora oggi una strada chiamata “via della Nave”. E lo stesso si è verificato anche sulla sponda empolese, con la “via Nave di Marcignana”.
Dopo secoli e vari progetti, nel 1950 un comitato cittadino costruì una passerella pedonale, alla quale il Comune di San Miniato contribuì con 200.000 lire [ASCSM F200S010UF20, Prot. Delib. Consiglio Comunale, 27 febbraio 1951, n. 25] e che poi entrò a far parte del demanio comunale nel 1955 [ASCSM F200S026UF039, Prot. Delib. Consiglio Comunale, 7 giugno 1955, n. 204]. La costruzione di questa opera sarà approfondita in un apposito post.
La passerella era una modesta struttura metallica che garantiva il transito dei soli pedoni. Tuttavia il trasporto delle persone costituiva anche la maggiore risorsa economica del traghettatore, il Sig. Eugenio Scarselli, che si trovò a dover cessare il servizio perché il trasporto dei soli veicoli non era sufficientemente remunerativo. Quindi chi da Isola o da Marcignana doveva recarsi con un carro sulla sponda opposta, distante solo alcuni metri, doveva passare addirittura da Ponte a Elsa, allungando il percorso di diversi chilometri. Non mancarono le proteste per la cessazione di questo servizio e il Consiglio Comunale di San Miniato, in tutta fretta, si apprestò a deliberare l'elargizione di un sussidio a favore del traghettatore, affinché ripristinasse l'attraversamento in barca. Tuttavia il traghetto non durò ancora per molto, cessando probabilmente poco dopo, quando venne meno il sussidio che comunque era di modesta entità. Nel 1966, come molti ricordano, si verificò la tragica alluvione e la passerella fu spazzata via. Solo due anni più tardi, nel 1968, fu costruito il nuovo ponte automobilistico. Nel frattempo, chi voleva andare sulla sponda opposta doveva passare da Ponte a Elsa, dato che il servizio traghetto, ormai, non veniva più effettuato da alcuni anni.



Di seguito è proposta la trascrizione della Delibera del Consiglio Comunale di San Miniato.

Archivio Storico del Comune di San Miniato
Archivio Postunitario, F200S010UF020, Deliberazioni del Consiglio Comunale
Delibera n. 145 del 27 novembre 1950 ad oggetto: Traghetto Veicoli ad Isola.

Premesso che con il 15 corrente il traghettatore sul fiume Elsa in frazione Isola ha cessato il servizio dato che sotto tale data è stata messa in efficienza a cura di un comitato locale, la passerella pedonale;
Considerando che il Comune per la costruzione di tale opera ha stanziato nel Bilancio 1950 il contributo di £ 200.000,= ancora da erogarsi;
Visto che in seguito alla cessazione del traghetto veicolare la popolazione interessata ha inoltrato numerose lamentele;
Udite le raccomandazioni dell'Avv. Gazzini con le quali si conferma la giustezza delle richieste degli abitanti della zona i quali, improvvisamente, si sono visti privare di un così vitale servizio che era in atto da oltre cinquanta anni;
Considerando, peraltro, che il traghettatore non può evidentemente e giustamente, continuare a gestire tale servizio al quale è venuto a mancare il maggiore introito e cioè quello derivante dal passaggio pedonale;
Ritenuta la opportunità di mantenere in efficienza tale traghetto che è particolarmente indispensabile per un largo strato di quella popolazione (in specie coloni e carrettieri) e che collega due zone intimamente vicina dal punto di vista sociale-economico (zona di Isola e zona dell'Empolese);
Su proposta del Presidente ed a voti unanimi, resi nei modi di Legge:

DELIBERA

di approvare il ripristino del servizio traghetto veicoli a Isola dandone mandato alla Giunta municipale di stipulare, d'accordo col Comune di Empoli, apposita convenzione con il più volte citato traghettatore Scarselli Eugenio.

La spesa che verrà deliberata per la corrisposta del contributo al traghettatore sarà stanziata in apposito articolo del Bilancio 1951, dato che il servizio in parola non potrà essere riattivato che con i primi del prossimo anno.



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