di
Francesco Fiumalbi
[il post è stato modificato in data 24 aprile 2017 - 1° Aggiornamento]
Ebbene sì, anche San Miniato ha avuto la sua Piazza Mussolini. Ovviamente non fu intitolata a Benito, bensì a suo fratello Arnaldo, minore di un paio d'anni.
Ebbene sì, anche San Miniato ha avuto la sua Piazza Mussolini. Ovviamente non fu intitolata a Benito, bensì a suo fratello Arnaldo, minore di un paio d'anni.
Le
strategie di cui si avvalse la propaganda fascista sono ben note. Era
una vera e propria organizzazione che si muoveva su canali e livelli
diversi. Un aspetto, non certo secondario, era costituito proprio dal
mettere mano alla toponomastica, ai nomi delle strade e delle piazze.
Una pratica, questa, che fu introdotta molti anni prima del fascismo,
e che a San Miniato ebbe inizio con l'intitolazione di “Piazza
Leopolda”, l'odierna Piazza Buonaparte, consacrata al Granduca
Leopoldo II nel 1843 (come abbiamo visto nel post BASETTONE
(Seconda Parte) – CANAPONE PER SAN MINIATO).
Operazioni di questo tipo troveranno una vasta applicazione in tutta
Italia soprattutto dopo l'Unità Nazionale e nel periodo del primo
dopoguerra, per poi proseguire durante il ventennio. Ed anche la politica di oggi si avvale in qualche modo
della toponomastica come strumento per veicolare ideali e commemorare
personaggi carichi di valori simbolici. A San Miniato non mancarono anche altre reintitolazioni volute dalla propaganda filo-fascista, ma di questi episodi ne parleremo in altri post.
Utilizzo ai sensi della Legge del 21 aprile 1941 n. 633, art. 70
Tornando
ad Arnaldo
Mussolini,
egli si occupò di moltissime cose. Uomo di fiducia del fratello,
collaborò alacremente alla sua attività politica. Fu giornalista e
direttore del Popolo
d'Italia;
molto attivo nella propaganda, contribuì ai Patti Lateranensi fra
Italia e Vaticano, e si occupò anche di agraria. Fu il primo
presidente del Comitato Nazionale Forestale, carica che gli valse nel
1928 la laurea honoris causa in scienze agrarie. Morì per un
improvviso attacco cardiaco, il 21 dicembre del 1931 all'età di 46
anni.
Per Benito Mussolini la
morte del fratello Arnaldo fu senza dubbio un duro colpo. Oltre al
fratello, perse un uomo in cui aveva sempre riposto una grande
fiducia e non mancò di celebrarlo e di commemorarlo anche attraverso
alcune opere letterarie. Un po' in tutta Italia, le amministrazioni
comunali si prodigarono per commemorare il compianto fratello, che
era un po' come manifestare la vicinanza e il sostegno al “Duce”
stesso. E così, su proposta del Podestà Guarnieri Ricciotti, il 19
dicembre del 1933 (a quasi due anni esatti dall'avvenuta morte), il
Consiglio Comunale di San Miniato deliberò di intitolare proprio ad
Arnaldo Mussolini la piazzetta di fianco al Municipio, che era stata
da poco realizzata.
San Miniato, Piazza
Giuseppe Mazzini
già Piazza Arnaldo
Mussolini
Foto di Francesco
Fiumalbi
Di
questa nuova sistemazione abbiamo a disposizione anche un'immagine,
conservata nell'Archivio Gallerini, che ritrae la piazza nel 1934 e
corredata dalla seguente didascalia “Città
di S. Miniato. Palazzo Comunale e Piazza Arnaldo Mussolini”.
L'immagine è pubblicata nel libro E. Vigneri e M. Giglioli (a cura
di), Il
Palazzo comunale di San Miniato. 700 anni di storia, restauri e
progetti,
Comune di San Miniato, Pacini Editore, San Miniato, 1998, p. 53.
La
storia poi sappiamo tutti come è andata a finire. Caduto il fascismo
e passate le atrocità della guerra, la targa che indicava la denominazione della piazza fu abbattuta, lasciando quello spazio privo di intitolazione. Con delibera del Consiglio Comunale del 22 giugno del 1946 la piazza fu reintitolata a
Giuseppe Mazzini. Quindi da una figura emblematica del fascismo, si
passò ad un padre nobile del Risorgimento, che tanto si era battuto
per l'affermazione dello Stato di tipo repubblicano, e i cui ideali
avevano finalmente trovato concretezza nella nascente Repubblica
Italiana. E quindi anche questo episodio può essere ascritto al più
complessivo e generale processo di damnatio
memoriae,
volto a condannare l'esperienza negativa del ventennio fascista e a
proclamare l'avvento di nuovi o rinnovati valori.
In realtà, almeno inizialmente, la piazzetta sembrava che dovesse essere intitolata a Cesare Beccaria, almeno così si evince dalla comunicazione del Sindaco Concilio Salvadori il 2 agosto 1945 all'Ufficio di Stato Civile. Il Documento è conservato presso l'Archivio Storico Comunale e pubblicato nel volume San Miniato durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945). Documenti e cronache, Amministrazione Comunale San Miniato, Biblioteca Comunale San Miniato, Giardini Editori, Pisa, 1986, p. 259.
In realtà, almeno inizialmente, la piazzetta sembrava che dovesse essere intitolata a Cesare Beccaria, almeno così si evince dalla comunicazione del Sindaco Concilio Salvadori il 2 agosto 1945 all'Ufficio di Stato Civile. Il Documento è conservato presso l'Archivio Storico Comunale e pubblicato nel volume San Miniato durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945). Documenti e cronache, Amministrazione Comunale San Miniato, Biblioteca Comunale San Miniato, Giardini Editori, Pisa, 1986, p. 259.
L'epigrafe che segnala
il nome di Piazza Mazzini
Foto di Francesco
Fiumalbi
Di seguito è proposto
i testi delle delibere.
Archivio Storico del
Comune di San Miniato
F200S010UF18,
Deliberazioni
del Consiglio Comunale.
Delibera
del Consiglio n. 242, del 19 dicembre 1933 [XII]*
Denominazione
della Piazza annessa al Palazzo Comunale
19
– La consulta acclama la decisione del Podestà colla quale in
segno di riverente orgoglio e di perenne ricordo di “Arnaldo
Mussolini”, fedele assertore dei migliori destini della nostra
agricoltura, stabilisce di dedicare all'Illustre scomparso la piazza
di recente costruzione a lato del Palazzo Comunale.
* Il numero romano
stava ad indicare gli anni trascorsi dall'avvento della “rivoluzione”
fascista.
Archivio Storico del Comune di San Miniato
F200S010UF19, Deliberazioni del Consiglio Comunale.
Delibera del Consiglio Comunale n. 21 del 22 giugno 1946Toponomastica
Il Sindaco informa che per la mutata situazione politica, si rende necessario procedere alla variazione di denominazione a varie vie del Capoluogo... [omissis]. Siccome la Giunta ha incaricato l'Assessore Conforti a riferire, dà la parola allo stesso Assessore.
L'Assessore Conforti spiega che la Piazza Vittorio Emanuele, la piazzetta adiacente al Municipio, e la via che va dall'Arco del Seminario alla via Mangiadori sono attualmente prive di targa e di nome, per avvenuto abbattimento delle targhe indicative.
Propone al Consiglio
1 - (omissis)
2 - Che la piazza adiacente al Municipio venga denominata Piazza Giuseppe Mazzini
3 - (omissis)
...omissis...
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