domenica 24 gennaio 2016

IN PILLOLE [038] I SANMINIATESI CHE "MARCIARONO" SU ROMA


a cura di Francesco Fiumalbi

"O ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma”.

Queste furono le parole pronunciate da Benito Mussolini all'adunata fascista, svoltasi a Napoli il 24 ottobre 1922, che fece da preludio alla ben nota marcia su Roma.

La marcia su Roma è uno di quegli episodi che, più o meno approfonditamente, tutti noi abbiamo affrontato a scuola nelle ore di Storia. Senza entrare troppo nei dettagli, rappresentò il momento decisivo dell'ascesa al potere del fascismo. Si svolse fra il 27 e il 28 ottobre 1922 e culminò con l'ingresso nella Capitale e l'incarico di formare il governo, dato dal Re Vittorio Emanuele III a Benito Mussolini, il successivo 30 ottobre.

Anche dal territorio sanminiatese si mossero due piccoli gruppi, che andarono ad affiancare le altre camicie nere in marcia verso la Capitale. Di questo ci dà notizia Giorgio Alberto Chiurco, nella sua Storia della Rivoluzione Fascista (1919-1922), suddivisa in 5 volumi e stampata nel 1929 (rist. 1972). Il testo ripercorre gli anni che vanno dalla fine della Prima Guerra Mondiale fino all'incarico di Benito Mussolini a Presidente del Consiglio.
Da un punto di vista storico si tratta di un'opera “celebrativa” e non può essere considerata un testo scientifico: non ha quell'“oggettività” che si richiede ad un libro di storia, come potrebbe sembrare dal titolo. Tuttavia presenta ugualmente notevoli spunti d'interesse ed ha il pregio di contenere, al suo interno, i nomi degli “squadristi” che presero parte alla marciaSi può immaginare che, in quegli anni, avere il proprio nome nell'elenco di coloro che avevano marciato su Roma, fosse uno straordinario motivo di orgoglio. Almeno finché le cose andarono bene.

Ed è qui che abbiamo rintracciato i nomi dei sanminiatesi, suddivisi in base alla “sezione” di appartenenza. Infatti, almeno nel periodo iniziale, i gruppi fascisti formalmente costituiti erano due: la Sezione di San Miniato, che raccoglieva le adesioni nella parte centro-orientale del territorio comunale, e la Sezione di Ponte a Egola, punto di riferimento della Valdegola e della porzione occidentale.

Non sembrano esistere, allo stato attuale degli studi, documenti o fonti che possano in qualche modo confermare o precisare i due elenchi di nomi riportati da Chiurco. Per il momento non si può far altro che prenderli per buoni, seppur con la dovuta cautela.

Di seguito i nomi, che troviamo elencati nel paragrafo dedicato alla “II Legione Fiorentina”:

Sezione di Ponte a Egola: Giusti Mario (capo squadra), Riccioni Enrico (vice-capo squadra), squadristi: Marianelli Luigi, Bertoncini Tommaso, Morelli Ottavio, Mannini Giuseppe, Arzilli Gino, Terreni Vincenzo, Viligiardi Dante, Rossi Renato, Rossi Giuseppe, Simeoni Alessandro, Bechini Giuseppe, Marianelli Cesare, Morelli Umberto, Giusti Carlo, Giusti Gilberto, Giuseppe Giusti (centurione).
[Estratto da G. A. Chiurco, Storia della Rivoluzione Fascista (1919-1922), Vol. 1, Vallecchi Editore, Firenze, 1929, p. 359]

Sezione di San Miniato: Cinci Giovanni, Nencini Emilio, Zucchelli Danilo, Gazzarrini Lionello, Mariani Amedeo, Elmi Alessandro, Quercegrossi Giovanni, Biagioni Athos, Capponi Ugo, Maltinti Antonio, Bernini Armando, Tavanti Aldo.
[Estratto da G. A. Chiurco, Storia della Rivoluzione Fascista (1919-1922), Vol. 1, Vallecchi Editore, Firenze, 1929, p. 361]



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