"O
ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma”.
Queste
furono le parole pronunciate da Benito Mussolini all'adunata fascista, svoltasi a Napoli il 24 ottobre 1922, che fece da preludio alla ben nota marcia
su Roma.
La marcia
su Roma è
uno di quegli episodi che, più o meno approfonditamente, tutti noi
abbiamo affrontato a scuola nelle ore di Storia.
Senza entrare troppo nei dettagli, rappresentò il momento decisivo
dell'ascesa al potere del fascismo. Si svolse fra il 27 e il 28
ottobre 1922 e culminò con l'ingresso nella Capitale e l'incarico di formare il governo,
dato dal Re Vittorio Emanuele III a Benito Mussolini, il successivo 30 ottobre.
Anche
dal territorio sanminiatese si mossero due piccoli gruppi, che
andarono ad affiancare le altre camicie nere in marcia verso la
Capitale. Di questo ci dà notizia Giorgio
Alberto Chiurco,
nella sua Storia
della Rivoluzione Fascista (1919-1922), suddivisa in 5 volumi e stampata nel 1929 (rist. 1972). Il testo ripercorre gli anni che vanno dalla fine della Prima Guerra Mondiale
fino all'incarico di Benito Mussolini a Presidente del Consiglio.
Da
un punto di vista storico si tratta di un'opera “celebrativa” e
non può essere considerata un testo scientifico: non ha
quell'“oggettività” che si richiede ad un libro di storia, come potrebbe sembrare dal titolo. Tuttavia presenta ugualmente
notevoli spunti d'interesse ed ha il pregio di contenere, al suo
interno, i nomi degli “squadristi” che presero parte alla marcia. Si può immaginare che, in quegli anni, avere il proprio nome nell'elenco di coloro che avevano marciato su Roma, fosse uno straordinario motivo di orgoglio. Almeno finché le cose andarono bene.
Ed
è qui che abbiamo rintracciato i nomi dei sanminiatesi, suddivisi in
base alla “sezione” di appartenenza. Infatti, almeno nel periodo
iniziale, i gruppi fascisti formalmente costituiti erano due: la Sezione
di San Miniato,
che raccoglieva le adesioni nella parte centro-orientale del
territorio comunale, e la Sezione
di Ponte a Egola,
punto di riferimento della Valdegola e della porzione occidentale.
Non sembrano esistere, allo stato attuale degli studi, documenti o fonti che possano in qualche modo confermare o precisare i due elenchi di nomi riportati da Chiurco. Per il momento non si può far altro che prenderli per buoni, seppur con la dovuta cautela.
Non sembrano esistere, allo stato attuale degli studi, documenti o fonti che possano in qualche modo confermare o precisare i due elenchi di nomi riportati da Chiurco. Per il momento non si può far altro che prenderli per buoni, seppur con la dovuta cautela.
Di
seguito i nomi, che troviamo elencati nel paragrafo dedicato alla “II
Legione Fiorentina”:
Sezione
di Ponte a Egola:
Giusti
Mario (capo squadra), Riccioni Enrico (vice-capo squadra),
squadristi: Marianelli Luigi, Bertoncini Tommaso, Morelli Ottavio,
Mannini Giuseppe, Arzilli Gino, Terreni Vincenzo, Viligiardi Dante,
Rossi Renato, Rossi Giuseppe, Simeoni Alessandro, Bechini Giuseppe,
Marianelli Cesare, Morelli Umberto, Giusti Carlo, Giusti Gilberto,
Giuseppe Giusti (centurione).
[Estratto
da G. A. Chiurco, Storia
della Rivoluzione Fascista (1919-1922),
Vol. 1, Vallecchi Editore, Firenze, 1929, p. 359]
Sezione
di San Miniato:
Cinci
Giovanni, Nencini Emilio, Zucchelli Danilo, Gazzarrini Lionello,
Mariani Amedeo, Elmi Alessandro, Quercegrossi Giovanni, Biagioni
Athos, Capponi Ugo, Maltinti Antonio, Bernini Armando, Tavanti Aldo.
[Estratto
da G. A. Chiurco, Storia
della Rivoluzione Fascista (1919-1922),
Vol. 1, Vallecchi Editore, Firenze, 1929, p. 361]
Nessun commento:
Posta un commento