DE MATTEIS ULISSE
Ulisse De Matteis (Firenze, 1828 – 4 febbraio 1910) è considerato uno dei maggiori artisti fiorentini della seconda metà del XIX secolo, allievo e amico di Stefano Ussi, legato a personalità del calibro di Nicolò Barabino, Telemaco Signorini e Giovanni Fattori. Da questi si distinse per la sua particolare “specializzazione”: la pittura a smalto su vetro.
Ulisse De Matteis (Firenze, 1828 – 4 febbraio 1910) è considerato uno dei maggiori artisti fiorentini della seconda metà del XIX secolo, allievo e amico di Stefano Ussi, legato a personalità del calibro di Nicolò Barabino, Telemaco Signorini e Giovanni Fattori. Da questi si distinse per la sua particolare “specializzazione”: la pittura a smalto su vetro.
Nel 1859 fondò un'impresa per l'impianto dello smalto sul vetro con Natale Bruschi, direttamente collegata a quella dei maestri vetrai Carlo e Giuseppe Francini. Vista la qualità del suo lavoro, Ulisse De Matteis ricevette commissioni di prestigio ed ebbe una carriera fatta di tanti piccoli grandi capolavori. Uno di questi è la finestra circolare della Cattedrale dei SS. Maria Assunta e Genesio Martire di San Miniato, realizzata collaborando col Bruschi e con i Francini, incentrata sull'immagine dell'Assunzione di Maria in onore del titolo della chiesa. L'opera fu realizzata nel 1861 ed è, dunque, una delle sue prime realizzazioni.
FONTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
– A. De Gubernatis, Dizionario degli artisti italiani viventi: pittori, scultori e architetti, Le Monnier, Firenze, 1889, pp. 174-175.
– “La Nazione”, Anno 52, n. 36, sabato 5 febbraio 1910, p. 4.
– R. Roani, Restauri a San Miniato al Tedesco: documenti per una storia, in «Bollettino dell'Accademia degli Euteleti della Città di San Miniato», n. 63, San Miniato, 1996, pp. 179-180, 192; poi anche in R. Roani,Restauri in Toscana tra Settecento e Ottocento, Edifir, Firenze, 2005, pp. 95-96.
– S. Renzoni, La ristrutturazione della Cattedrale tra Ottocento e Novecento, in La Cattedrale di San Miniato, a cura di C. G. Romby, CRSM, Pacini Editore, Pisa, 2004, pp. 222-223.
RIF. SMARTARC
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