domenica 14 febbraio 2016

PRESENTAZIONE DEI LAVORI DI RESTAURO E RIAPERTURA AL CULTO DELLA PIEVE DI SAN GIOVANNI A CORAZZANO – 13 FEBBRAIO 2016

a cura di Francesco Fiumalbi

Un lungo ed elegante tappeto rosso ha accolto le tantissime persone che, nella giornata di sabato 13 febbraio 2016, sono accorse alla Pieve di Corazzano. E' il tappeto che viene utilizzato per le occasioni importanti, per le feste più solenni. E questa lo è stata sicuramente.
Dopo un biennio di lavori (2013-2015), coordinati dalla restauratrice Lidia Cinelli, e grazie al contributo della Fondazione CRSM, l'interno della chiesa di San Giovanni è finalmente tornato a risplendere. Importantissimi, per la riuscita dell'impresa, anche l'amore e l'attaccamento della comunità di Corazzano e della Valdegola, stretta al proprio parroco Don Francesco Ricciarelli. Anche Mons. Andrea Migliavacca, da poco Vescovo di San Miniato, si è reso conto della straordinarietà dell'evento. Nonostante fosse presente in calendario un'altra occasione eccezionale, come l'apertura della Porta Santa alla chiesa di San Giovanni Evangelista di Ponsacco, ha voluto partecipare personalmente, impartire la benedizione alla Pieve e riaprirla ufficialmente al culto.


L'intervento di Mons. Andrea Migliavacca Vescovo di San Miniato
Foto di Francesco Fiumalbi

A memoria d'uomo, nessuno ricordava la Pieve di Corazzano così. Sono molti anni, infatti, che il tempo e l'incuria (per lo più dovuta alla necessità di grandi interventi a fronte di scarse disponibilità economiche) minacciavano questo splendido esempio di architettura romanica. Un passo alla volta, dapprima con il consolidamento della collina retrostante e delle fondazioni, poi la sistemazione del tetto e infine con il ripristino dell'apparato decorativo, la chiesa è stata completamente restaurata. Adesso, la comunità parrocchiale (ma anche la comunità sanminiatese in senso più ampio) può davvero essere nuovamente orgogliosa del proprio monumento. Sì, perché la Pieve di Corazzano fu dichiarata “Monumento Nazionale” nel 1899 ed ancora oggi la sua immagine è evocativa per tutta la Valdegola: la semplicità e la schiettezza delle sue forme, la posizione visibile in tutta la vallata, il rosso del laterizio che risalta rispetto allo sfondo verde circostante, il suono antico delle campane nella tranquillità della campagna toscana. Adesso anche con un interno completamente restaurato e pronto ad accogliere nuovamente i fedeli.

La preghiera prima della benedizione impartita da
Mons. Andrea Migliavacca Vescovo di San Miniato, affiancato da
Don Fracesco Ricciarelli, parroco di Corazzano
Foto di Francesco Fiumalbi

Il restauro degli interni è consistito nel ripristino completo dell'apparato decorativo pittorico delle superfici verticali. La restauratrice Lidia Cinelli ha mostrato le immagini della situazione precedente ai lavori, evidenziando lo stato di forte degrado e alterazione, dovuto certamente alla mancanza di manutenzione per molti anni, ma anche ad interventi sulle murature che avevano compromesso in maniera significativa lo stato di conservazione delle finiture. Il restauro è stato un lungo e certosino lavoro di pulitura, stuccatura e ripristino pittorico. Intervento, così eseguito, reso possibile dal fatto che si tratta di una mera decorazione superficiale, per di più realizzata in epoca relativamente moderna (seconda metà dell'800), il restauro non è stato solamente “conservativo” in senso stretto, ma è andato a riempire e ricostruire, in maniera il più possibile filologica, i vuoti e le mancanze venutesi a creare nel tempo.

Un momento della presentazione dei
lavori di restauro condotti da Lidia Cinelli
Foto di Francesco Fiumalbi

Senza eccedere in sontuosità e nella ricercatezza estetica, adesso la Pieve di Corazzano si mostra al suo interno con essenziale dignità ed un pizzico di eleganza, grazie alle superfici trattate con “marmorino” di colore bianco, scandito da fasce rosate ogni tre ricorsi orizzontali. Per certi versi un trattamento simile a quello che si può osservare all'interno della Cattedrale e nella vicina chiesa di Balconevisi (dove però le fasce sono in finto bardiglio azzurro cinereo con venature bianche). Nell'abside è stata ripristinata l'originaria decorazione basamentaria, modellata come le ideali specchiature di un coro ligneo. Più impegnativo l'intervento sulla calotta che, prima dei lavori, si presentava estremamente danneggiata. L'altare laterale, le immagini di Sant'Eurosia e della Madonna del Latte, sono adesso inserite in una semplice e decorosa riquadratura. La nuova illuminazione, infine, contribuisce a restituire l'unità spaziale della navata e ad apprezzare il grande lavoro che è stato svolto.

Ancora un'immagine della presentazione dei
lavori di restauro condotti da Lidia Cinelli
Foto di Francesco Fiumalbi

Di seguito è proposto il video dell'inaugurazione dei lavori di restauro. Dopo i saluti iniziali di Don Francesco Ricciarelli, il saluto e la benedizione del Vescovo Mons. Andrea Migliavacca e l'esposizione della restauratrice Lidia Cinelli. Al termine, dopo l'intermezzo musicale offerto dal coro “Voci della Valdegola, l'intervento di Giovan Battista Mattii per la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.

La benedizione del Vescovo e la presentazione dei restauri
Video di Francesco Fiumalbi

La Pieve di San Giovanni a Corazzano
Foto di Francesco Fiumalbi





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