a
cura di Francesco Fiumalbi
Un
lungo ed elegante tappeto rosso ha accolto le tantissime persone che,
nella giornata di sabato 13 febbraio 2016, sono accorse alla Pieve di
Corazzano. E' il tappeto che viene utilizzato per le occasioni
importanti, per le feste più solenni. E questa lo è stata
sicuramente.
Dopo
un biennio di lavori (2013-2015), coordinati dalla restauratrice
Lidia Cinelli, e grazie al contributo della Fondazione CRSM,
l'interno della chiesa di San Giovanni è finalmente tornato a
risplendere. Importantissimi, per la riuscita dell'impresa, anche
l'amore e l'attaccamento della comunità di Corazzano e della
Valdegola, stretta al proprio parroco Don Francesco Ricciarelli.
Anche Mons. Andrea Migliavacca, da poco Vescovo di San Miniato, si è
reso conto della straordinarietà dell'evento. Nonostante fosse
presente in calendario un'altra occasione eccezionale, come
l'apertura della Porta Santa alla chiesa di San Giovanni Evangelista
di Ponsacco, ha voluto partecipare personalmente, impartire la
benedizione alla Pieve e riaprirla ufficialmente al culto.
L'intervento di Mons. Andrea Migliavacca Vescovo di San Miniato
Foto di Francesco Fiumalbi
A
memoria d'uomo, nessuno ricordava la Pieve di Corazzano così. Sono
molti anni, infatti, che il tempo e l'incuria (per lo più dovuta
alla necessità di grandi interventi a fronte di scarse disponibilità
economiche) minacciavano questo splendido esempio di architettura
romanica. Un passo alla volta, dapprima con il consolidamento della
collina retrostante e delle fondazioni, poi la sistemazione del tetto
e infine con il ripristino dell'apparato decorativo, la chiesa è
stata completamente restaurata. Adesso, la comunità parrocchiale (ma
anche la comunità sanminiatese in senso più ampio) può davvero
essere nuovamente orgogliosa del proprio monumento. Sì, perché la
Pieve di Corazzano fu dichiarata “Monumento Nazionale” nel 1899
ed ancora oggi la sua immagine è evocativa per tutta la Valdegola:
la semplicità e la schiettezza delle sue forme, la posizione
visibile in tutta la vallata, il rosso del laterizio che risalta
rispetto allo sfondo verde circostante, il suono antico delle campane
nella tranquillità della campagna toscana. Adesso anche con un
interno completamente restaurato e pronto ad accogliere nuovamente i
fedeli.
La preghiera prima della benedizione impartita da
Mons. Andrea Migliavacca Vescovo di San Miniato, affiancato da
Don Fracesco Ricciarelli, parroco di Corazzano
Foto di Francesco Fiumalbi
Il
restauro degli interni è consistito nel ripristino completo
dell'apparato decorativo pittorico delle superfici verticali. La
restauratrice Lidia Cinelli ha mostrato le immagini della situazione
precedente ai lavori, evidenziando lo stato di forte degrado e
alterazione, dovuto certamente alla mancanza di manutenzione per
molti anni, ma anche ad interventi sulle murature che avevano
compromesso in maniera significativa lo stato di conservazione delle
finiture. Il restauro è stato un lungo e certosino lavoro di
pulitura, stuccatura e ripristino pittorico. Intervento, così
eseguito, reso possibile dal fatto che si tratta di una mera
decorazione superficiale, per di più realizzata in epoca
relativamente moderna (seconda metà dell'800), il restauro non è
stato solamente “conservativo” in senso stretto, ma è andato a
riempire e ricostruire, in maniera il più possibile filologica, i
vuoti e le mancanze venutesi a creare nel tempo.
Un momento della presentazione dei
lavori di restauro condotti da Lidia Cinelli
Foto di Francesco Fiumalbi
Senza
eccedere in sontuosità e nella ricercatezza estetica, adesso la
Pieve di Corazzano si mostra al suo interno con essenziale dignità
ed un pizzico di eleganza, grazie alle superfici trattate con
“marmorino” di colore bianco, scandito da fasce rosate ogni tre
ricorsi orizzontali. Per certi versi un trattamento simile a quello
che si può osservare all'interno della Cattedrale e nella vicina
chiesa di Balconevisi (dove però le fasce sono in finto bardiglio
azzurro cinereo con venature bianche). Nell'abside è stata
ripristinata l'originaria decorazione basamentaria, modellata come le
ideali specchiature di un coro ligneo. Più impegnativo l'intervento
sulla calotta che, prima dei lavori, si presentava estremamente
danneggiata. L'altare laterale, le immagini di Sant'Eurosia e della
Madonna del Latte, sono adesso inserite in una semplice e decorosa
riquadratura. La nuova illuminazione, infine, contribuisce a
restituire l'unità spaziale della navata e ad apprezzare il grande
lavoro che è stato svolto.
Ancora un'immagine della presentazione dei
lavori di restauro condotti da Lidia Cinelli
Foto di Francesco Fiumalbi
Di
seguito è proposto il video dell'inaugurazione dei lavori di
restauro. Dopo i saluti iniziali di Don Francesco Ricciarelli, il
saluto e la benedizione del Vescovo Mons. Andrea Migliavacca e
l'esposizione della restauratrice Lidia Cinelli. Al termine, dopo
l'intermezzo musicale offerto dal coro “Voci della Valdegola,
l'intervento di Giovan Battista Mattii per la Fondazione Cassa di
Risparmio di San Miniato.
La benedizione del Vescovo e la presentazione dei restauri
Video di Francesco Fiumalbi
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