GF1843-4/20_LA
SPARTIZIONE DELL'EREDITA' DI GIOCONDO CONTI DI S. MINIATO
Questa pagina fa parte del regesto
inerente le notizie sanminiatesi contenute nella Gazzetta di Firenze
dell'anno 1843.
Estratto
dal Giornale
degli avvisi ed atti giudiciali,
n. 16 del 25 febbraio 1843, p. 1:
I
sigg. Can. Giuseppe, Raffaello, Luigi ed Enrico figli del fu sig.
Giocondo Conti già possidente, e dom. in San Miniato fanno noto a
tutti gli effetti di ragione: che cessato di vivere nel 5 di Aprile
1842 il loro dolcissimo padre, e di lor sempre cara memoria devennero
fin dal 12 Maggio di detto anno ad un concordato di divise, e si
assegnarono respettivamente i beni mobili, e immobili, e i tre
Negozi, su cui fecero apporre le lor proprie ditte, intendendo e
volendo tra loro dividere tutti gl'interessi, e in specie le
commerciali speculazioni, senza che l'uno debba considerarsi l'altro.
Le quali divise hanno confermate compiute estese, e convalidate per
tutti e singoli beni e interessi con pubblico Contratto rogato dal R.
Notaro Giuseppe del fù Vincenzo Pazzini il dì 17. Febbrajo 1843
debit. registrato in S. Miniato lo stesso giorno; dal quale tra le
altre cose dichiarasi appartenere al sig. Raffaello Conti il Fondaco
di Pannine, al sig. Luigi Conti il Negozio di Chincaglierie ed altro,
e al sig. Enrico Conti il Negozio di Terraglie, Cristalli, e ferri
lavorati ec. e a ciascuno in proprio nome, amministrazione e
interesse.
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