Alla Casa
del Popolo “Giuseppe Gori” di Cigoli, Giovedi 3 luglio ore 21,30,
il comitato “Giuseppe Gori” in collaborazione con la Conchiglia
di Santiago, presenta:
MORRO'
SENZA VIVERE UN MOMENTO
Recital per Giuseppe
Gori, martire antifascista
Con
Monica Mori e Andrea Mancini
Alla
chitarra romantica e canto Marzio Matteoli
Drammaturgia e regia
Andrea Mancini
INGRESSO LIBERO
Nei
primi anni 90, Andrea Mancini debuttava con uno spettacolo
importante, oltre che per la sua storia personale, anche per quella
di un teatro impegnato e civile. Si intitolava L’eccidio ed
ebbe oltre duecento repliche. Dopo più di vent’anni, il gruppo che
ruota intorno al regista ha deciso di ritentare quell’esperienza,
lavorando insieme al Comitato Giuseppe Gori di Cigoli e partendo
appunto dalla storia di quel calzolaio cigolese, che morì a poco più
di trent’anni, subito dopo la Liberazione. Liberazione che per lui
volle dire uscire da un carcere durissimo, al quale il fascismo lo
aveva condannato, con una pena di 25 anni, ma dal quale tornò
ammalato di tubercolosi.
“Occorre
– dice Mancini – ricominciare a parlare della nostra storia di
ieri, parlare anche di questi eroi, senza troppa retorica e dando
spazio anche a quelle che erano le cose belle di allora, la speranza,
il sorriso e anche la musica, che cominciava a riempire le case”.
In
comune con Morrò senza vivere un momento, lo spettacolo di
oggi, c’era nello spettacolo di vent’anni fa, oltre ad
alcuni attori (in testa a tutti la grande Monica Mori), un intenso
rapporto proprio con la musica. Allora era musica contemporanea, che
veniva trasmessa con strumenti elettronici, oggi sarà in scena un
artista appartato, ma straordinario come Marzio Matteoli, che suonerà
dal vivo la sua chitarra romantica, eseguendo canzoni politiche
(alcune scritte per l’occasione, a partire dalle poesie dello
stesso Gori) e canzoni leggere, che semplicemente restituiscono il
clima dell’epoca e alleggeriscono un po’ il contenuto dello
spettacolo, altrimenti legato a vicende molto tragiche.
“Ci
sarà – continua Mancini – Parlami d’amore Mariù o
Tutto va bene, Madama la marchesa, perché lo spettacolo dovrà
comunque interessare e anche ‘divertire’, pubblici spesso
disabituati al teatro civile, e anche i ragazzi delle scuole, al
quale noi vorremmo – se possibile – rivolgerci, provando a
replicare il grande successo dell’Eccidio”.
“Lo
spettacolo – dicono i membri del Comitato Giuseppe Gori - andrà in
scena sulla terrazza della casa del popolo di Cigoli (che si chiama
appunto “Giuseppe Gori”) il 3 luglio alle 21,30 e verrà ripreso
da alcune telecamere, perché vorremmo l’anno prossimo, il
settantesimo della morte, ricordare Gori anche con un film (prodotto
da La conchiglia di Santiago, ancora con la regia di Mancini) che
evochi la storia del “piccolo Gramsci di Cigoli”, come in molti
hanno voluto chiamarlo, tanto la sua vicenda assomiglia a quella
dell’altro grande martire antifascista”.
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