Domenico
Conforte - Radici e germogli
a
cura di Andrea Mancini
Inaugurazione:
sabato
7 giugno 2014 alle 18.00, a San Miniato, presso Palazzo Grifoni
Esposizione:
8
giugno – 30 giugno 2014, ingresso libero.
Orario:
lun-ven 9–13 e 15–18, sab e dom 9–13 e 15–19. Chiuso il
lunedì.
Una
pittura segnica, carica di significato, un’arte che arriva da
lontano quella di Conforte. Composizioni che appartengono alla
tradizione ma che hanno una forte impronta innovativa, contemporanea,
dove la pittura è ancora dipinta. Un racconto attraverso immagini
che riassumono l’intera vita artistica di questo uomo che si è
fatto pittore.
L’intera
esistenza, l’appartenenza alla sua terra, la Lucania, le sue radici
hanno modellato (mai termine fu più giusto) il suo lavoro artistico.
Lavoro
che approda nelle sale della Fondazione Cassa di Risparmio di San
Miniato con una mostra antologica, ma in sé anche la sua prima vera
e propria mostra, che raccoglie una sessantina di lavori dall’inizio
degli anni ‘70 ad oggi.
La
scelta, da parte del curatore Andrea Mancini, è stata quella di
“riscoprire” e portare questo artista con anni di lavoro
pittorico (e non solo) al cospetto del grande pubblico.
“Domenico Conforte – scrive Mancini - è un importante pittore italiano, lo scopriamo solo adesso, visto che la prima esposizione della sua opera è di questo 2014, quasi fuori tempo massimo.”
Ancor più importante perché questo lavoro è portato in uno dei più belli e rinomati palazzi signorili di San Miniato, sua terra d’adozione.
“Domenico Conforte – scrive Mancini - è un importante pittore italiano, lo scopriamo solo adesso, visto che la prima esposizione della sua opera è di questo 2014, quasi fuori tempo massimo.”
Ancor più importante perché questo lavoro è portato in uno dei più belli e rinomati palazzi signorili di San Miniato, sua terra d’adozione.
Infatti
Conforte, classe 1947 nasce a Ruoti, un paese in provincia di Potenza
ma ventenne, nel 1968, poco dopo il diploma all’Istituto d’Arte
di Salerno, si trasferisce in Toscana, a San Miniato.
Figlio di pastori e agricoltori, trascorre l’infanzia e l’adolescenza nelle campagne circostanti. Studiare richiede da parte sua molta volontà e caparbietà, per i disagi, i ritardi e le interruzioni durante la scuola dell’obbligo, provocati dalla presenza degli edifici scolastici in centri troppo lontani e dalla mancanza di strade e mezzi.
Figlio di pastori e agricoltori, trascorre l’infanzia e l’adolescenza nelle campagne circostanti. Studiare richiede da parte sua molta volontà e caparbietà, per i disagi, i ritardi e le interruzioni durante la scuola dell’obbligo, provocati dalla presenza degli edifici scolastici in centri troppo lontani e dalla mancanza di strade e mezzi.
Le
origini contadine, la vita giovanile trascorsa fra i pastori e i
boschi della Lucania determinano una passione per il mondo della
natura che rimane viva e si arricchisce fra le colline e i boschi del
paesaggio toscano, divenendo una delle sue fonti ispiratrici.
Nel
1970 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, alla scuola
di Pittura di Afro Basaldella e di Vinicio Berti. Approfondisce gli
interessi e la ricerca in pittura e fa esperienze di Estetica
Sperimentale con il professor Carmelo Genovese. Si diploma col
massimo dei voti nel giugno 1974, con una tesi su Paul Klee.
Un
anno dopo inizia l’attività di insegnante, con la nomina a docente
di Disegno dal vero all’Istituto d’arte di Volterra. In seguito
passa alla scuola media ed insegna Educazione Artistica in diverse
località della provincia pisana (Ponte a Egola, Monteverdi
Marittimo, Riparbella, Castellina, Montopoli Val d’Arno, Santa
Maria a Monte, Pontedera); nel 1982 ottiene il trasferimento a San
Miniato, dove rimane fino al 2011.
Questa
lunga esperienza con gli alunni, attraverso il contatto con la loro
freschezza creativa, è un’importante occasione di arricchimento
per l’attività di artista.
Un
artista che ha ben chiaro il rapporto tra natura, arte e uomo. Amori,
legami che quotidianamente invadono la sua esistenza.
“Una
mostra – scrive Mancini - può raccontare molte cose, ma
difficilmente può restituire l’immagine di un uomo, un uomo della
natura come Domenico Conforte, rustico e discreto, ma anche poeta e
cantore dell’incrocio misterioso che unisce uomo animale pianta,
che la maggior parte di noi ha irrimediabilmente perduto.”
Una
mostra tutta da scoprire e da vivere come andrebbero vissuti e
scoperti gli artisti, ma ancor di più con l’arte di Domenico
Conforte.
La mostra, organizzata in collaborazione con il Comune di San Miniato, è accompagnata da un catalogo edito da “La conchiglia di Santiago” e curato da Andrea Mancini con testi di Luciana Dottore e dello stesso Mancini.
Esposizione
che sarà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 30 giugno
con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 9 - 13 e 15 – 18,
sabato e domenica 9 - 13 e 15 – 19. Chiuso il lunedì.
Per info: domenico.conforte@gmail.com, Domenico 339 6470712, Andrea 333 5925005.
Per info: domenico.conforte@gmail.com, Domenico 339 6470712, Andrea 333 5925005.
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