PALMIERI
di Siena. — Agnolo Palmieri nel XV secolo occupò le prime cariche
del governo, e fatto capo dell' Ordine dei Riformatori, fu tra i 12
cittadini che si opposero arditamente alle nuove sanzioni e fu
ambasciatore a Carlo VIII re di Francia e quindi al papa Giulio III,
e divise, con altri riguardevoli cittadini, la podestà
amministrativa del governo con Pandolfo Petrucci. — Uno de' suoi
discendenti, Giovanni, fu ambasciatore al Pontefice Paolo III, poscia
all'Imperatore Carlo V, che gli conferì il titolo di conte palatino,
indi a Lucca, poi a Giulio III che Io creò cavaliere, e fu uno tra
quelli che più cooperarono al riordinamento del governo. —
Marcello, figlio del precedente, fu capitano di fanteria della
Repubblica, indi ebbe il grado di capitano di tutte le armi della
Montammiata, poi quello di capitano del popolo e di balìa, e
finalmente, sotto il Granduca Cosimo, ebbe il comando delle bande di
Pescia. — Fra
Tommaso, cavaliere dell'Ordine Gerosolimitano,
dopo aver combattuto gloriosamente in Francia e nelle Fiandre, nel
1590 ebbe il grado di governatore e capo della banda di Castrocaro,
poi di quella di Fivizzano; nominato quindi castellano
di Lesolo e più tardi della
fortezza di S. Miniato.
— Fra Giovanni, cavaliere commendatore Gerosolimitano, figlio del
summenzionato capitano Marcello, militò a Chiavarino e a Scio, ma
cadde prigioniero degl'infedeli che lo confinarono in una torre del
Mar Nero. Riscattatosi, si offerse al servizio del Granduca che gli
affidò il comando della banda di Barga, poi delle milizie di Rocca
San Casciano, di cui fu pure castellano nel 1612. Nel 1620 ottenne il
comando delle milizie di Pontassieve, e nel 1621 venne inviato, col
titolo e le attribuzioni di generale, a combattere un'orda di banditi
che infestavano la Romagna toscana. — Arma: D'argento, a due fascie
abbassate di rosso, sormontate da una testa di cinghiale al naturale,
col capo d' oro, all'aquila di nero, coronata del campo.
G. B. Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, Pisa, 1888, Vol. II, pp. 264-265.
G.
B. Crollalanza, Dizionario storico-blasonico
delle
famiglie nobili e notabili italiane
estinte
e fiorenti, Pisa, 1886,
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