Estratto
da G. Piombanti, Guida della Città di San Miniato al Tedesco. Con
notizie storiche antiche e moderne,
Tipografia M. Ristori, San Miniato, 1894, pp. 75-77.
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SEMINARIO
Sull'antica
piazza della cittadella, oggi Vittorio Emanuele, mons. Angelo Pichi
acquistava, nel 1650, una casa, e ne faceva un piccolo seminario per
dodici cherici, cui dette toga paonazza, i quali solamente vi
andavano, come sembra, per ricevere le necessarie lezioni. Il vescovo
Cortigiani volle ingrandirlo e ridurlo a permanente convitto. Comprò
a tal fine due case, alle mura castellane addossate; colla prima le
mise in comunicazione, e poi col giardino del suo palazzo per potervi
a suo piacimento andare. Nel 1685, solennemente con dodici convittori
lo apriva, sotto la protezione di S. Caterina verg. e martire, e con
regole sopra quelle di [076]
S. Carlo Borromeo formate. Ma per lo zelo del gran vescovo Poggi
tutto questo era ben piccola cosa. Onde, acquistate altre abitazioni
al di là della chiusa porta delle
corna,
e tutto riunito in un sol corpo di fabbrica, lo ridusse come al
presente si vede, facendone da Francesco Chimenti da Fucecchio
bellamente adornar la facciata con figure di virtù, sentenze
bibliche e di santi padri, che or sono naturalmente dal tempo
sciupate. Di abili insegnanti quindi provvedutolo, ai 22 novembre
1713 a vantaggio dei cherici della diocesi con religiosa festa fu
aperto. Mons. Torello Pierazzi, nel 1842, di non poche utili cose lo
provvedeva, compresa la bella sala per uso di libreria, di molti
buoni libri da lui arricchita, accresciuti da proposto Giuseppe Conti
e da altri. Le sue camerette, a vero dire, sono assai anguste, e
troppo esposte alle dissipazioni della sottostante piazza, massime di
giorni di mercato. Può contenere una quarantina d'alunni. – Nel
mezzo di questa piazza sorgeva la statua della granduchessa Maria
Maddalena d'Austria; aveva difaccia, sotto il palazzo del vescovo,
una fontana, ora abbandonata, alla quale veniva l'acqua dal
soprastante colle, e accanto alla fonte era la colonna della berlina,
dove stata seduto ed esposto il condannato, mentre sul palazzo della
pretura suonava una campana. La immagine della Madonna, che sotto
l'arco del Seminario di vede, ce la pose nel 1669, come sta [077]
scritto, il capitano della piazza Carlo Giannozzi, che in quella casa
dimorava.
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