Anticamente nominata
“Torre di San Quirico”, la cosiddetta “Torre de' Frescobaldi”
è un'antica struttura difensiva che si trova lungo il corso
dell'Arno, in Loc. La Torre nei pressi di Fibbiana, nel Comune di
Montelupo Fiorentino.
La prima menzione della
struttura risale al 1425, tuttavia la posizione e le caratteristiche
architettoniche lasciano pensare la costruzione del manufatto almeno
al '300. A tal proposito, è stato ipotizzato che la torre sia stata
realizzata nell'ambito di una più generale politica di rafforzamento
delle strutture difensive, operata dai Fiorentini nella prima metà
del XIV secolo, per far fronte alle scorrerie operate da Castruccio
Castracani (1).
Nei pressi della torre
si trovava una pescaia (detta anche “steccaia” o “callone”)
con annesso un mulino (2), e quindi era un luogo strategico, sia per
il controllo della navigazione fluviale, sia quale sito produttivo.
La Torre de'
Frescobaldi, Loc. La Torre, Montelupo (Fi)
Foto di Francesco
Fiumalbi
Nel '400 Firenze
allarga il suo dominio su gran parte della Toscana e quello che era
un luogo prossimo al confine, si ritrova al centro dello Stato, facendo
venir meno le esigenze strettamente difensive. Cosicché nel 1427 la
torre risulta essere nelle proprietà della famiglia Bartoli, che la
detiene almeno fino alla seconda metà del '500, quando nel 1588
entra a far parte dei beni del Granduca Ferdinando Medici che la
acquista da Marietta Gondi per 800 fiorini (3). Esattamente in quegli
anni, la vicina Villa Medicea dell'Ambrogiana viene profondamente
ristrutturata e la torre diventa una sorta di porta di ingresso nella
parte occidentale della tenuta (4).
Durante il granducato
di Cosimo III molte delle strutture secondarie del patrimonio mediceo
vengono alienate. E' il caso anche dell'allora Torre di San Quirico,
che viene acquistata da Giuseppe e Giuliano di Giovanni Castellani
nel luglio del 1715 (5). La famiglia Castellani, proprio ai piedi
della torre, a partire almeno dal 1711, aveva impiantato una fornace
per la produzione del vetro, specializzata nella produzione di
fiaschi, i tipici “Toscanelli”. Si sviluppa quindi il centro
abitato, che riceve un'ulteriore impulso dall'apertura della vetreria
Nardi nel 1747 (6).
La Torre de'
Frescobaldi, Loc. La Torre, Montelupo (Fi)
Foto di Francesco
Fiumalbi
La torre, ridotta ad
abitazioni, viene acquistata nella seconda metà del '700 dai
Frescobaldi che appongono il proprio emblema accanto a quello mediceo
esistente. Nel 1830 l'edificio risulta appartenere a Cosimo Ridolfi,
nipote di Giuseppe Frescobaldi (7). Successivamente, nel 1902, i
Ridolfi cedono la struttura al Barone Raimondo Fianchetti, il quale
dopo pochi mesi, la vende nuovamente a Pietro Carboncini (8).
Negli anni '70 del secolo scorso la torre accoglieva l'atelier del pittore e ceramista Bruno Bagnoli (...sembrava un etrusco, Bruno, e scolpiva la terra scura come fosse un etrusco... P. Pianigiani).
Negli anni '70 del secolo scorso la torre accoglieva l'atelier del pittore e ceramista Bruno Bagnoli (...sembrava un etrusco, Bruno, e scolpiva la terra scura come fosse un etrusco... P. Pianigiani).
Recentemente per
volontà del nuovo proprietario Giovanni Bartolozzi, a partire dal
1999 la torre è stata completamente restaurata su progetto
dell'arch. Daniele Bedini, ed ancora oggi ospita varie abitazioni.
Nel 2003, in occasione del centenario del primo sciopero delle
fiascaie, ai piedi della torre fu posizionata una scultura bronzea,
opera di Piero Bertelli, che ritrae una donna nell'atto di realizzare
l'impagliatura per un fiasco (9). Da quel momento una parte
dell'antico complesso militare ospita il Museo del Fiasco Toscano
(10).
La Torre de'
Frescobaldi, Loc. La Torre, Montelupo (Fi)
Foto di Francesco
Fiumalbi
Da un punto di vista
architettonico la torre è costituita da un parallelepipedo compatto,
in cui si dispongono sei piani, per un'altezza di una quindicina di
metri circa. Il carattere possente della muratura denuncia
immediatamente l'origine militare, acuita dalla terminazione a
beccatelli e merli.
Il paramento, su tutti
i lati, è costituito da pietre di fiume (le famose “pillore”,
ricavate dal vicino alveo dell'Arno), intervallate da filaretti in
laterizio che funzionano da irrigidimento e per una ottimale
distribuzione dei carichi; presenti anche innumerevoli buche pontaie.
Agli spigoli, i punti più delicati per una struttura militare, la
muratura è costituita esclusivamente da mattoni.
Le aperture in origine
dovevano essere molto più piccole delle attuali, ma la riduzione ad
abitazione, almeno dal '700, ha comportato l'adattamento della
trecentesca struttura militare, che tuttavia si è ben conservata.
I beccatelli che
contraddistinguono il coronamento, sono costituiti da mensole
lapidee, progressivamente più aggettanti. Fra mensola e mensola si
aprono piccole aperture da cui era possibile rovesciare qualsiasi
cosa al malaugurato assalitore (e che poteva essere facilmente adattata a piccionaia). Anche i merli sembrano quelli
originari, anche se parzialmente ricostruiti sul lato meridionale
della torre.
Sui fronti Sud ed Est è
stato ridisegnato, in forma di graffito, lo stemma dei Frescobaldi,
il cui originale era andato perduto.
Stemma dei Frescobaldi
La Torre de'
Frescobaldi, Loc. La Torre, Montelupo (Fi)
Foto di Francesco
Fiumalbi
Il Museo del Fiasco
Toscano, ricavato negli antichi ambienti della struttura, è
visitabile ogni primo mercoledì del mese, dalle ore 8.00 alle ore
14.00 e durante la Settimana della Cultura. Inoltre la torre è facilmente raggiungibile grazie al bellissimo percorso ciclabile che costeggia il corso dell'Arno, lungo tutto il territorio montelupino.
La Torre de'
Frescobaldi, Loc. La Torre, Montelupo (Fi)
Foto di Francesco
Fiumalbi
La Torre de' Frescobaldi, Loc. La Torre, Montelupo (Fi)
Foto di Francesco Fiumalbi
Piero Bertelli, « Monumento alla Fiascaia »
La Torre de'
Frescobaldi, Loc. La Torre, Montelupo (Fi)
Foto di Francesco
Fiumalbi
NOTE
BIBLIOGRAFICHE
(2) Repetti Emanuele,
Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana,
Firenze, 1833, Vol. 1, p. 121.
(5) Ibidem.
(8) Ibidem.
Nessun commento:
Posta un commento