[anno 1340]
MCCCXL. Nel detto anno di Marzo fue in
Firenze, e nel distretto grandissimo caro di pane, e mortalità di
gente, che cadeano morti per fame, che non se ne trovava per danari,
e per Firenze e fuori delle porte per li cittadini si feciono in più
luogora canove di pane a vendere per lo comune, e popolo , e faceasi
pane inferigno a ragione di soldi L lo staio, e non se ne potea avere
più, che due pani per persona avendo danari in mano. E nota che la
Compagnia delia Misericordia ne sotterrò in questo mese di Marzo CCC
poveri, le fave valse lo staio soldi VIIII, Io staio dell'orzo
fiorini XXVIII, la spelda XVI, la faggina soldi VIII. […] E adì
XII di Giugno morìe Acciatuolo di Messer Niccola delli Acciaiuoli
Vicaro di Prato per lo Re Ruberto, e i Pratesi lo ribellarono dal Re
, e tolsongli le chiave delle porti e del Castello, ma lui non
toccarono, ma rubarono il Palagio. E adì XVIII di Giugno morìe
Giovanni di Meffer Bindo della Tosa. E adì XXVI detto mese morìe
Messer Iacopo Ciccioni da San Miniato. E adì VI di Luglio morìe
Messer Simone guercio della Tosa. E adì XX di Luglio s'apprese il
fuoco in Parione , ed arsero LII case e fece grandissimo danno
parecchie die. […].
Domenico Maria Manni (a cura di), Cronichette Antiche di varj scrittori del buon secolo della lingua toscana, Firenze, 1733, p. 167-168.
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