a
cura di Francesco Fiumalbi
Io
ti mostrerò l'edificio essere proprio un uomo vivo,
e
vedrai che così bisogna a lui mangiare per vivere,
come
fa proprio l'uomo: e così s'ammala e muore,
e
così anche nello amalare guarisce molte volte
per
lo buono medico […].
Antonio
Averlio, detto il “Filarete”, XV secolo
Il video della presentazione
Le
parole del Filarete, pronunciate oltre cinque secoli fa, ben
riassumono lo spirito dell'importantissimo intervento di restauro che
ha avuto come oggetto la Torre Campanaria della Cattedrale, uno degli
edifici più belli e suggestivi di San Miniato, e i cui risultati
sono stati presentati nel giorno di martedì 21 ottobre 2014.
Un
intervento che si lega in qualche modo al ministero pastorale di S.
E. Mons. Fausto Tardelli: come ha ricordato lo stesso Vescovo, quando
fece il suo ingresso a San Miniato, nel 2004, era stata da poco
restaurata la Cattedrale. Adesso che sta per lasciare alla volta di
Pistoia, si concludono i lavori alla Torre. E' un cerchio che,
idealmente, si conclude.
Le
operazioni di restauro, strutturale e conservativo, hanno beneficiato
di un consistente apporto economico del Ministero dei Beni Culturali
e del generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di San
Miniato, rappresentata dal Presidente Antonio Guicciardini Salini.
D'altra
parte, una torre campanaria non è solamente un edificio funzionale
alla liturgia, ma si configura anche come un vero e proprio simbolo
urbano, utile alla vita civica dell'intera comunità, come ha ben
sottolineato nel suo intervento il Prof. Roberto Paolo Ciardi.
Il
Prof. Gianni Royer Carfagni (Univ. Parma), assieme al progettista
Ing. Sergio Gronchi, hanno evidenziato quali sono stati i risultati
ottenuti da un punto di vista strutturale, partendo da una situazione
estremamente delicata e complessa. La torre, nei secoli, ha subito
innumerevoli trasformazioni che hanno modificato sensibilmente anche
il suo comportamento strutturale. Ed è del tutto normale che,
periodicamente, una struttura del genere necessiti di interventi, che
da una parte vadano nella direzione di garantirne la stabilità e,
dall'altra, che non ne compromettano la funzionalità.
La
progettista Arch. Silvia Lensi ha ripercorso quelli che sono state le
operazioni di restauro conservativo, specialmente riguardo al
ripristino degli orizzontamenti e dei collegamenti interni, oltre che
alla pulizia e al consolidamento dei vari brani murari, che avevano
raggiunto un livello di degrado molto elevato.
Come
ha tenuto a informare lo stesso Vescovo Tardelli, a breve la torre
sarà aperta al pubblico. Un fatto eccezionale, che andrà ad
ampliare significativamente l'offerta culturale e turistica
dell'intera Città di San Miniato.
Da
sx: Prof. Gianni Rover Carfagni, Pres. Antonio Guicciardini Salini,
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