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APSM-ISVP-006
LA MADONNA CON BAMBINO DI GIANFRANCO GIANNONI IN VIA DALMAZIA A SAN MINIATO
SCHEDA SINTETICA
Oggetto: Immagine Madonna con Bambino
Luogo: San Miniato, via Dalmazia
Tipologia: Pittura Murale
Tipologia immagine: Pittura Murale
Soggetto: Madonna con Bambino
Altri soggetti: No
Autore: Gianfranco Giannoni
Epigrafe: NO, solo firma autore
Indulgenza: NO
Periodo: 1987 su immagine preesistente rovinata
Riferimenti: Carlo Crivelli
Id: APSM-ISVP-006
DESCRIZIONE
Percorrendo
l’attuale via Dalmazia, all'interno della borgata denominata “Le
Colline”, sul lato sinistro della strada si incontra una abitazione
molto particolare. Sulla facciata, appena sopra il portone di
ingresso, è visibile una immagine sacra raffigurante una Madonna con
Bambino.
L'opera
fu realizzata dal pittore sanminiatese Gianfranco "Franco" Giannoni nell'anno
1987, andando a sostituire una più vecchia immagine, ormai completamente
rovinata e irrecuperabile. Tracce della precedente decorazione sono
ancora visibili sul lato sinistro della pittura.
Foto
di Francesco Fiumalbi
L'aspetto
più curioso di questa pittura è il fatto che si tratta di una
rielaborazione in chiave “moderna” di un'opera conosciutissima,
ovvero la cosiddetta “Madonna di Macerata”, realizzata intorno al 1470 da Carlo Crivelli, una delle massime espressioni del Rinascimento. Situata
già nella chiesa dei Minori Osservanti di Macerata, è oggi
conservata al Palazzo Buonaccorsi del medesimo luogo. Crivelli
è un artista notissimo al mondo degli storici dell'arte; un po' meno
al grande pubblico, almeno rispetto ai "giganti" del calibro di Botticelli o di Piero della Francesca. Recentemente è stato valorizzato anche in un
paio di libri firmati da Vittorio Sgarbi, che lo considera al pari dei grandissimi del Rinascimento.
L'opera in questione, da un punto di vista iconografico, rappresenta una cosiddetta "Madonna del Buon Consiglio", ovvero quella composizione che vede Maria con in braccio Gesù Bambino, il quale, avvicinandosi al volto della madre, e quasi accarezzandola con la mano, sembra suggerire qualcosa all'orecchio di Lei. Per questo motivo, si dice "del Buon Consiglio". Non deve sfuggire che questo tipo di iconografia nacque in conseguenza del cosiddetto Miracolo di Genazzano (Prov. di Roma), avvenuto, secondo la tradizione nel 1467. L'opera del Crivelli è del 1470.
Per rimanere nel territorio sanminiatese, anche l'oratorio di Collebrunacchi è dedicato proprio alla Madonna del Buon Consiglio. Ne abbiamo parlato nel post L'ORATORIO DI COLLEBRUNACCHI.
Per rimanere nel territorio sanminiatese, anche l'oratorio di Collebrunacchi è dedicato proprio alla Madonna del Buon Consiglio. Ne abbiamo parlato nel post L'ORATORIO DI COLLEBRUNACCHI.
Foto
di Francesco Fiumalbi
Da
un punto di vista del disegno, l'opera di Gianfranco Giannoni ricalca quasi in
tutto e per tutto il dipinto del Crivelli. Quello che cambia è
l'utilizzo del colore, decisamente moderno nella riproposizione
sanminiatese: dal blu elettrico del manto della Madonna, a varie
sfumature di color ciano dello sfondo. Il Bambino, invece, è molto
simile al modello rinascimentale.
In
tutto questo, non si può fare a meno di cogliere un certa sfumatura
di ironia. Giannoni, infatti, dichiara apertamente di aver
fatto ricorso al modello rinascimentale del Crivelli. In basso a sinistra alcuni
piccoli caratteri ci informano della circostanza: C. CRIVELLI F. GIANNONI 1987.
L'immagine
sacra realizzata da G. Giannoni, particolare
Foto
di Francesco Fiumalbi
La
cosa buffa sta nel fatto che nel 1987, e per molti anni successivi,
una persona che non avesse avuto modo di studiare la storia della
pittura italiana, di fronte a quella scritta, avrebbe pensato
certamente alla firma di due pittori. Due artisti che avrebbero
operato congiuntamente, fianco a fianco: il Giannoni, conosciutissimo
in San Miniato, e l'altro, il Crivelli, che però in zona non lo
conosceva nessuno. O quasi. Chissà in quanti si saranno chiesti: “Ma
chi è quel Crivelli lì, amico del Giannoni, che c'ha fatto la
Madonna insieme?”
Oggi,
invece, basta prendere in mano uno smartphone, connettersi ad
internet, cercare su un qualsiasi motore di ricerca le parole
“Crivelli” e “pittura” e tutta l'ironia proposta dal Giannoni
sfuma via. O, addirittura, scattare una foto e fare una ricerca per immagine. Nel 1987 sarebbero stati in pochi ad accorgersi di questo
piccolo scherzetto, se così possiamo definirlo.
Si
ringrazia Angela Bulleri per il prezioso contributo alla stesura di
questo post.
Foto
di Francesco Fiumalbi
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