CASTIGLIONI
[Comune di San Miniato]
CASTELLUCCIO
di SANMINIATO nel
Val d’Arno inferiore.
Fu una delle 36 ville del distretto di Sanminiato, delle quali si fa
menzione nella cronaca di Giovanni Lelmi Sanminiatese (1).
È
incerto, se a questa villa riferire si debba la chiesa di S. Martino
di Castiglione
dell’antico
piviere di San Genesio, ossia dell’attuale cattedrale di
Sanminiato.
[Estratto
da E. Repetti Emanuele, Dizionario...Cit.,
Vol.
I, Firenze, 1833, p.
585]
MARTINO
(S.)
A
CASTIGLIONE presso
Sanminiato nel Val
d’Arno inferiore. – Casale che ebbe chiesa parrocchiale dedicata
in origine a S. Miniato, poi a S. Martino, nel piviere di S. Genesio,
già Diocesi di Lucca, ora nel suburbio della città di Sanminiato,
Comunità e Giurisdizione medesima, Compartimento di Firenze.
Risiede
in una piaggia circa mezzo miglio toscano a ponente di Sanminiato, la
cui chiesa da remota età distrutta, fu riunita da primo a quella di
S. Maria a Fibbiastri nel piviere di Cigoli, ma che dopo la
soppressione di quest’ultima fu traslocata nella chiesa della
Nunziatina, pur essa suburbana della città di Sanminiato.
Se
non prendo errore io tengo per fermo che in questo luogo di
Castiglione si dovessero cercare non solo i primi incunabuli, ma
anche il nome e l’origine della preaccennata città di Sanminiato.
Me
ne porge argomento l’antica chiesa in discorso, la quale dopo il
secolo XII si trova sotto l’invocazione di S. Martino, e come
parrocchiale essa è rammentata in un istrumento del 28 marzo 1233,
quando si stabilirono i confini del suo distretto, che furono
confermati con atto del 15 dicembre 1278, fatto nell’episcopio di
Lucca dal vescovo Paganello de’ Porcari ad istanza di Bonaparte
priore in quel tempo della chiesa di S. Martino a Castiglione. (ARCH.
DIPL. FIOR. Carte
del Convento di S. Agostino a Sanminiato).
Sebbene
cotesta chiesa di S. Martino a Castiglione, probabilmente dopo il
mille, venisse riedificata, e ad altro santo patrono dedicata, ciò
nonostante, come si è detto poco fà, essa in origine aveva per
titolare il martire S. Miniato. – Fra i molti documenti che ci si
presentano a conferma di tal verità, mi limiterò per ora a un
istrumento del 17 luglio 982, col quale Pietro vescovo di Lucca
concedè a livello una casa massarizia posta in loco
ubi dicitur Castellione prope Ecclesiam S. Miniati et prope plebem S.
Genesii.
– A questa medesima chiesa di S. Miniato a Castiglione
ne
richiama una carta assai più antica, relativa alla sua fondazione,
la quale rimota verso l’anno 700, quando cioè sedici longobardi, o
nobili lucchesi, ottennero licenza dal vescovo Balzari di Lucca di
fabbricare in
loco Quarto,
dentro il distretto della pieve di S. Genesio, un oratorio che quei
nobili dedicarono a S. Miniato. Al servizio dello stesso oratorio in
loco Quarto gli
eredi dei fondatori con licenza di Giovanni vescovo di Lucca nel 783
costituirono un figlio del defunto rettore. (MEM. LUC. T.IV (2), e
T.V P.III. (3) – MUR. Ant.
M. Aevi).
– Vedere
SANMINIATO
città.
[Estratto
da E. Repetti Emanuele, Dizionario...Cit.,
Vol.
III, Firenze, 1839, pp.
103-104]
NOTE
E RIFERIMENTI
(1) La notizia è
tratta dal Diario di Giovanni
di Lemmo da Comugnori. Al tempo in cui scrive Emanuele Repetti, il
suo “Diario” non era ancora stato stampato. La prima edizione fu
inserita nella raccolta curata da Luigi Passerini, Cronache
dei secoli XIII e XIV,
Documenti di Storia d'Italia, Vol. VI, coi tipi di M. Cellini e C.,
Firenze, 1876. Più recentemente è uscita una nuova edizione curata
da Vieri Mazzoni: Ser Giovanni di Lemmo Armaleoni da Comugnori,
Diario. 1299-1319,
Deputazione di Storia Patria per la Toscana, Documenti di Storia
Italiana, Serie II – Volume XIV, Leo S. Olschki Editore, Firenze,
2008.
(2)
Domenico Bertini (a cura di), Memorie
e Documenti per Servire all'Istoria del Ducato di Lucca,
Francesco Bertini Tipografo Ducale, Lucca, 1818, Tomo IV, parte I,
Appendice, Doc. I, pp. 3-4.
(3)
Domenico Barsocchini (a cura di), Memorie
e Documenti per Servire all'Istoria del Ducato di Lucca,
Francesco Bertini Tipografo Ducale, Lucca, 1841, Tomo V, parte III.
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