a
cura di Francesco Fiumalbi
Come
abbiamo visto nella
seconda parte del post dedicato a Pietro Bagnoli,
nel
1829 alcuni membri dell’Accademia degli Euteleti presentarono
istanza presso il Granduca, affinché potessero costituire una cassa
di risparmio affiliata a quella fiorentina. La risposta affermativa
non tardò ad arrivare, e il decreto granducale fu promulgato il 23
gennaio 1830. L’accordo con il Consiglio della Cassa di Risparmio
di Firenze fu sancito il 25 febbraio 1830 e la filiale sanminiatese
fu aperta il 6 luglio 1830 (1).
La sede di San Miniato subì le
alterne vicende della sorella maggiore fiorentina: al periodo di
forte espansione coinciso con l'unificazione nazionale, seguì una
brusca contrazione nel biennio 1878-80 dovuta principalmente al
trasferimento della capitale da Firenze a Roma e la conseguente
esplosione della “bolla” edilizia e finanziaria. Il 4 maggio del
1879 l'assemblea generale dei soci pose le basi per il distaccamento
dalla Cassa di Risparmio e Depositi di Firenze. Il 17 settembre 1881
ne fu deliberata l'autonomia e il 14 marzo 1882 fu approvato il nuovo
statuto societario. Tuttavia solo nel 1886 l'operazione poté dirsi
conclusa, attraverso un apposito decreto reale (2). Grazie ad una
fortunosa attività di ricerca siamo riusciti a recuperare il decreto
che, fino ad ora, è rimasto completamente inedito. Di seguito
riportiamo il testo integrale:
MDCCCCLXXXV
(serie 3')
14
gennaio 1886
(Pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del Regno il 27 gennaio 1886, n. 21)
UMBERTO
I
per
grazia di Dio e per volontà della Nazione
RE
D'ITALIA
Vedute
le deliberazioni prese dall'assemblea generale dei soci della cassa
di risparmio, nelle adunanze 17 settembre 1871, 14 marzo e 30
dicembre 1882, 2 ottobre 1883 e 10 giugno 1884;
Veduto
il sovrano rescritto in data 23 gennaio 1830, col quale si permette
la istituzione di una società anonima in San Miniato avente per
oggetto la erezione in quel comune di una cassa di risparmio;
Veduti
gli articoli 54 ed 80 dello statuto della cassa centrale di risparmio
di Firenze, approvato con Nostro decreto 5 giugno 1882, n. CXCVIII
(serie 2', parte supplementare);
Udito
il parere del consiglio di Stato;
Sulla
proposta del Nostro ministro segretario di Stato per l'agricoltura,
industria e commercio;
Abbiamo
decretato e decretiamo:
Articolo
unico.
La
cassa di risparmio di San Miniato, già filiale di prima classe della
cassa centrale di risparmio di Firenze, è riconosciuta come istituto
autonomo, e ne è approvato il nuovo statuto organico, composto di
ottanta articoli, visto d'ordine Nostro dal Ministro proponente.
Ordiniamo
che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserito
nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno
d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Dato
a Roma, addì 14 gennaio 1886
UMBERTO
Registrato
alla Corte dei conti addì 22 gennaio 1886.
Reg.
147. Atti del Governo a f. 12. AYRES
Luogo
del Sigillo. V. il Guardasigilli D. TAJANI
GRIMALDI
Stemma della Cassa di Risparmio di
San Miniato
Dilvo Lotti, ceramica
RIFERIMENTI
(1)
Nanni
Paolo, Profilo
storico della Cassa di Risparmio di San Miniato,
in A.A.V.V., Cassa
di Risparmio di San Miniato 1830-2005,
p. 62.
(2)
Ibidem,
pp. 65-66.
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