La Pieve di S. Pietro a Coiano
Foto di Francesco Fiumalbi
COJANO
in Val d’Elsa Casale già Castello con pieve (SS. Pietro e Paolo)
nella Comunità Giurisdizione e circa 6 miglia toscane a settentrione
di Montajone, Diocesi di Volterra, Compartimento di Firenze (1).
Risiede sulla costa delle colline cretose che separano le acque che
fluiscono nell’Elsa da quelle che scolano nel vallone dell’Evola.
Questo
casale, situato sul confine della diocesi Volterrana con la Lucchese
data a S. Miniato, fu uno dei luoghi stati più volte segnalati sulla
linea di demarcazione del distretto politico della rep. di Pisa;
siccome lo dichiarano i diplomi concessi ai Pisani dai due primi
Federighi, da Arrigo VI, da Ottone e Carlo IV (2). Nonostante ciò
Cojano per il civile, a partire dal secolo XIII, contavasi tra i 36
castelli
del distretto sanminiatese, sino a che, nell’anno 1369 le
popolazioni di Cojano, di Barbialla e altre limitrofe furono
incorporate al territorio della repubblica Fiorentina, che vi destinò
un potestà da risedere per la metà del tempo del suo uffizio in
Castelnuovo di Barbialla, e per l’altra metà a Cojano. – Vedere
CASTELNUOVO
di Val d’Elsa.
Il
piviere di Cojano abbracciava una buona estensione di paese, dove si
trovavano 14 chiese filiali, cioè: 1. La canonica di S. Maria a
Castelnuovo
(cura
esistente); 2 S. Lucia in Castelnuovo
(cappellania);
3 La canonica di S. Niccolò a Collpatti
(attualmente
cura di Lungotuono
col
titolo di S.
maria ad nives);
4. S. Jacopo presso Castelnuovo
(perduta);
5. S. Giovanni a Barbialla
(attualmente
a parrocchia); 6. S. Croce di Retacchio
(oratorio
semplice); 7. S. Filippo di Barbialla
(soppressa);
8. S. Bartolomeo a S.
Stefano (cura
esistente); 9. S. Maria e S. Andrea di Barbialla
(oratorio);
10. S. Bartolomeo di Dogana
(oratorio);
11. SS. Gervasio e Protasio di Valignano
(perduta);
12. SS. Ippolito e Cassiano di Meleto
(perduta);
13. SS. Fabiano e Sebastiano (soppressa); 14. S. Michele presso
Barbialla
(oratorio
semplice).
Cojano
dà il nome ad una vasta tenuta della prosapia Garzoni Venturi, per
conto della quale sino dal cadere del secolo passato furono
intraprese costà vistose coltivazioni sul metodo delle colmate di
monte cotanto migliorato dall’agronomo possessore della vicina
tenuta di Meleto.
SS. Pietro e Paolo a Cojano ha 292 abitanti.
[Estratto
da E. Repetti Emanuele, Dizionario...Cit.,
Vol.
I, Firenze, 1833, pp.
747-748]
NOTE
E RIFERIMENTI
(1)
Al tempo in cui scrive il Repetti, Coiano faceva parte del Comune di
Montaione. Pochi anni dopo il territorio di Coiano, assieme a
Castelnuovo fu assegnato a Castelfiorentino
(2)
Si trattava di una serie di rivendicazioni territoriali, derivanti
probabilmente dalla memoria dell'antico territorio del Municipio
pisano in epoca romana. Con l'invasione dei Longobardi parte del
territorio pisano fu inglobato da Lucca e da Volterra. Non mancarono
ulteriori nuove confinazioni anche in altri territori.
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