CIGOLI
[Comune di San Miniato]
CIGOLI
(Ciculum,
già Castrum
de Ceulis)
nel Val d’Arno
inferiore. Castello ora villa che porta il nome di Castelvecchio
nel
piviere di Fabbrica (S. Giovanni) Comunità Giurisdizione Diocesi e
miglia due a maestrale ponente di Sanminiato, anticamente nella
diocesi di Lucca, Compartimento di Firenze.
Esisteva
la distrutta rocca di Cigoli sopra un risalto di collina a cavaliere
della strada Regia pisana, nel luogo dove è sorta una moderna
deliziosa villa dei signori Pesciolini di Pisa, nota tuttora col nome
di Castelvecchio.
È
quel castrum
Ciculum,
presso cui fu edificata la chiesa di S. Andrea a Bacoli,
rammentata nella bolla dal pontefice Celestino III spedita li 1194 al
preposto di S. Genesio, mentre la parrocchia dello stesso
Castelvecchio (S. Michele del castello
del Ceulis)
faceva parte sino da quella età del piviere di Fabbrica (1).
Il
castello di Cigoli figura nelle guerre fatte fra i Sanminiatesi e i
Pisani precipuamente nel secolo XIV; sia quando questi ultimi, nel
1312 saccheggiarono Cigoli; sia allorchè vi ritornarono nel 1314 con
poderosa oste comandati dal loro potestà Uguccione della Faggiola,
che vi lasciò un castellano con presidio. Tolto in seguito ai Pisani
da un esercito della Repubblica fiorentina, questa eccettuò il
castello di Cigoli dal numero di quelli che dovevano restituirsi al
Comune di Sanminiato (2); siccome anco dopo la ribellione dei
Sanminiatesi dal Comune di Firenze, nell’aprile dell’anno 1370,
fu convenuto di non render Cigoli ai Sanminiatesi.
Nella
quale circostanza la Repubblica fiorentina destinò questo castello a
residenza di un potestà, alla cui giurisdizione furono assoggettati
i popoli di Cigoli, di Monte Bicchieri, di Stibbio e di Leporaja.
Da
Cigoli trasse i natali e il soprannome il celebre pittore Lodovico
Cardi, denominato il cavaliere da Cigoli, allievo che forse superò
in merito il suo maestro Alessandro Allori. – Vedere
FABBRICA
di CIGOLI.
Repetti
Emanuele, Dizionario
Geografico Fisico Storico della Toscana contenente la descrizione di
tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca Garfagnana e
Lunigiana,
Tofani,
Firenze, 1833, Vol.
I, p. 733.
NOTE
E RIFERIMENTI
(1)
Il
Repetti confonde la chiesa di Sant'Andrea di Bacoli con la
Sant'Andrea iuxta
Castrum Ciculum,
ovvero la chiesa di Sant'Andrea a Reggiana, che si trovava in
località “Il Riposo” sotto il monumentale convento di San
Francesco a San Miniato.
(2)
Il Repetti ricava le notizie relative all'assedio dei Pisani e alle
vicende che ne seguirono dal Diario
del notaio e cronista sanminiatese Giovanni di Lemmo da Comugnori. Al
tempo in cui scrive Emanuele Repetti, il suo “Diario” non era
ancora stato stampato integralmente, ma Giovanni Lami vi aveva
attinto notevolmente. La prima edizione fu inserita nella raccolta
curata da Luigi Passerini, Cronache
dei secoli XIII e XIV,
Documenti di Storia d'Italia, Vol. VI, coi tipi di M. Cellini e C.,
Firenze, 1876. Più recentemente è uscita una nuova edizione curata
da Vieri Mazzoni: Ser Giovanni di Lemmo Armaleoni da Comugnori,
Diario. 1299-1319,
Deputazione di Storia Patria per la Toscana, Documenti di Storia
Italiana, Serie II – Volume XIV, Leo S. Olschki Editore, Firenze,
2008.
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