a
cura di Francesco Fiumalbi
Da che mondo è mondo,
quando la moglie di un sovrano aspetta un figlio, i sudditi elevano
preghiere (più o meno sincere) affinché il parto vada a buon fine e
la dinastia reale prosegua nei secoli dei secoli amen. La cosa
diventava particolarmente intensa quando si avvicinava il parto,
specialmente se si trattava del primogenito. Lo stesso è successo
anche molto recentemente con la nascita del “Royal Baby”, il
figlio di William e Kate, e probabilmente futuro re d'Inghilterra [ed è successo nuovamente per la secondogenita il 2 maggio 2015].
Così
accadde anche in Toscana nei primi giorni del 1767. Il ventenne
Granduca
Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena,
da due anni sul trono, era prossimo a diventare padre. La moglie Maria
Luisa di Borbone,
due anni più grande del marito, stava per dare alla luce una
bambina: Maria
Teresa,
che nacque il 14 gennaio 1767.
In
tutta la Toscana si elevarono preghiere, scoprimenti d'immagini
sacre, processioni, riti straordinari, etc. Anche la comunità di San
Miniato non fu certo da meno: venne scoperto eccezionalmente il SS.
Crocifisso di Castelvecchio. Successivamente, una volta andato a buon
fine il parto, ulteriori celebrazioni di ringraziamento, con il canto
del Te
Deum,
sempre nel Santuario del SS. Crocifisso perché la Cattedrale era chiusa
per i rifacimenti settecenteschi operati per volontà del Vescovo
Poltri. Ovviamente anche tutta la popolazione fu coinvolta nelle celebrazioni e gli strati più poveri poterono godere di elemosine straordinarie, mentre per i nobili furono allestiti lauti rinfreschi a cura dell'allora Vicario di San Miniato, messer Rinaldo Alticozzi di Anghiari.
Il Santuario del SS. Crocifisso
Foto di Francesco Fiumalbi
Di
seguito sono proposti due estratti dalla “Gazzetta
Toscana”,
Tomo 2, Anton Giuseppe Pagani Stampatore, Firenze, 1767, n. 2, p. 7 e
n. 6, p. 28.*
SAMMINIATO
3. Gennaio.
Negli
ultimi giorni di Dicembre con decorosa illuminazione, e
coll'intervento di Mons. Poltri Vescovo di questa Città, del Sig.
Alticozzi Vicario, e di tutto il corpo del Magistrato fu scoperta la
sacra Immagine di Gesù Crocifisso, che si conserva in un Tempio di
tal nome. Alla Porta del medesimo si leggeva la seguente Inscrizione
composta dal prefato Sig. Vicario.
D.O.M.
Pro.
Incolumitate. Principis. Amatissimi.
Leopoldi.
Archiducis. Austriaci.
Magnique.
Etruriae. Ducis.
Et.
Alcysiae. Borboniae. Regiae. Coniugis.
Iamque.
Maturo. Prosperante. Partu.
Sobolis.
foeliciter. nasciturae.
Veta.
publica. suscipienda. decrevit.
S.
P. Q. Miniat.
Il
nominato Monsig. Vescovo Poltri, oltre l'avere ordinato a tutte le
Chiese, e Parrocchie della sua Diocesi di porger voti all'Altissimo
per un'occasione sì premurosa ha fatto distribuire a tutti i poveri
della Città una larga elemosina di pane.
SAMMINIATO
1. Febbraio.
Nella
Chiesa del Santissimo Crocifisso, ove presentemente ufizia nostro
Reverendimo Capitolo, per esser la Cattedrale impedita dai
rifacimenti, che ivi si fanno, fu questa mattina dopo la Messa
cantata dal nostro Monsig. Vescovo intuonato il “Te Deum”, e di
poi proseguito da copiosa musica in rendimento di grazie
all'Altissimo per la nata Arci-Duchessa, essendovi intervenuto il
Magistrato in corpo, e il restante della Nobiltà: in quest'occasione
si vide sulla porta della Chiesa la seguente inscrizione composta dal
medesimo Sig. Vicario Alticozzi, come parlò in altra gazzetta.
D.O.M.
Mariae.
Theresiae. Austriacae. Neonatae.
Et.
Optumorum. Etruriae. Principam.
Soboli.
Primigeniae. Exoptatipfumae.
Quoique.
Longaeram. Foelicemque. Vitam.
Et.
Regys. Inclutisque. Coniugibus.
Uberiores.
Fratius. Celeriter. Universa. Thuscia.
Auguratur.
Sacra.
Solemniaque. Eponicia. Lactussione. Comenis.
Sancivis.
S. P. Q. Miniaten.
La
sera poi fu da detto Sig. Vicario fatto uno sfarzoso festino, nel
quale fu la Nobiltà servita di lauti rinfreschi.
*La Gazzetta Toscana
era un po' come la nostra Gazzetta Ufficiale, usciva con cadenza
settimanale e fu creata nel 1766 dal Governo Toscano per diffondere
in maniera sintetica i provvedimenti legislativi, ma soprattutto per informare di
quanto concerneva più in generale la sfera pubblica. Le notizie dai territori del Granducato venivano direttamente dagli uffici locali delle Comunità, oppure come nel caso di San Miniato e dei centri principali, anche da quelli del Vicariato. Spesso sono riportati anche curiosi episodi di cronaca.
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