COLLELUNGO
[Comune di Palaia]
COLLE
LUNGO ,
o COLLELUNGO
in
Val d’Evola. Due castellucci
distrutti, uno dei quali era compreso nel piviere di Castel Falfi,
della Diocesi di Volterra; l’altro piu noto nella storia diede il
suo nome al popolo di S. Pietro di Collelungo
nel
piviere di Barbinaja, Compartimento Giurisdizione e circa 5 miglia
toscane a ostro di Sanminiato (1), Diocesi medesima, già di Lucca,
Compartimento di Firenze.
Era
quest'ultimo una delle 36 ville del territorio Sanminiatese
rammentata da Gio. Lelmi nella sua cronica, al mese di novembre 1314,
all'occasione che gli uomini di Collelungo ,
tolsero ai fuorusciti Ghibellini la torre di S.
Martino al Colle,
spettante al Comune di Sanminiato; per la quale cosa l'anno
susseguente l'oste Pisana e i ribelli Sanminiatesi si posero a campo
al castello di Collelungo, e con tanto impeto lo percossero, che i
terrazzani ottennero appena di salvare le persone. È quello stesso
Collelungo
di
Barbinaja, i di cui abitanti, dopo essersi ribellati al Comune di
Firenze, nel principio del secolo XV, e datisi ai Pisani, fu
ricuperato, nel 1404, dal capitano de' Fiorentini Roberto da
Collegalli. (AMMIR. Istor.
Fiorentina).
Repetti
Emanuele, Dizionario
Geografico Fisico Storico della Toscana contenente la descrizione di
tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca Garfagnana e
Lunigiana, Tofani,
Firenze, 1833, Vol.
I, p. 767.
NOTE E RIFERIMENTI
(1) Collelungo e Agliati, al momento in cui scrive il Repetti si trovavano nel Comune di San Miniato. Passarono a quello di Palaia nel 1928, come abbiamo visto nel post: IL DISTACCO DI AGLIATI E COLLELUNGO DAL COMUNE DI SAN MINIATO A QUELLO DI PALAIA.
(1) Collelungo e Agliati, al momento in cui scrive il Repetti si trovavano nel Comune di San Miniato. Passarono a quello di Palaia nel 1928, come abbiamo visto nel post: IL DISTACCO DI AGLIATI E COLLELUNGO DAL COMUNE DI SAN MINIATO A QUELLO DI PALAIA.
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