a
cura di Francesco Fiumalbi
SCHEDA
SINTETICA
Oggetto:
Croce
Luogo:
Cigoli,
sagrato antistante la chiesa di S. Giovanni Battista
Tipologia:
Croce
Tipologia
immagine: Crocifisso
Soggetto:
Crocifisso
Altri
soggetti: Vittime
e Caduti 2° Guerra Mondiale
Autore:
Parrocchia
di Cigoli
Epigrafe:
SI
Indulgenza:
NO
Periodo:
1947
Riferimenti:
Mons.
Felice Beccaro Vescovo di San Miniato
Id:
APSM-ISVP-032
Foto
di Francesco Fiumalbi
DECRIZIONE
A
Cigoli, in prossimità della Pieve di San Giovanni Battista,
esattamente in cima alla salita – o se preferite all'inizio del
Viale della Rimembranza – si trova una croce metallica di grandi
dimensioni. Fu realizzata nel 1947 in sostituzione di una precedente,
ormai malridotta. Fu inaugurata alla presenza del Vescovo di San
Miniato Mons. Felice Beccaro il 20 luglio 1947, alla vigilia degli
annuali festeggiamenti dedicati alla Madre dei Bimbi di Cigoli.
Il
basamento da cui si eleva la croce è costituito da un massiccio
parallelepipedo in laterizio. Sui tre lati, quello frontale e i due
laterali, sono ricavate tre riquadrature all'interno delle quali sono
state inserite altrettante epigrafi di marmo. Quella frontale rimanda
al momento dell'inaugurazione e all'intenzione di innalzare la croce
in
memoria dei parrocchiani dalla bufera della guerra strappati
all'affetto delle loro famiglie.
Dunque
non si tratta solamente di un crocifisso, ma di un vero e proprio
monumento ai “Caduti” e alle “Vittime” di guerra, realizzato
a due anni dalla fine del conflitto e a tre dal passaggio del fronte
dal territorio sanminiatese. Infatti nelle due epigrafi laterali si
leggono i nomi di 26 civili e di 8 militari che persero la vita
durante la Seconda Guerra Mondiale.
Foto
di Francesco Fiumalbi
Ogni
nome porta con sé la storia di ciascuna persona: bambini, uomini,
donne ed anziani che restarono vittime di una morte violenta,
improvvisa. Una morte non dettata da particolari “colpe”, ma dal
solo fatto, spesso, di essersi trovati nel posto sbagliato al momento
sbagliato. Vittime non tanto della fatalità, quanto piuttosto
dell'assurdità della guerra: una guerra dapprima lontana, poi sempre
più vicina e che infine irruppe nel quotidiano, con tutto il suo
carico di violenza e di morte. Dei civili, 3 sono bambini (sotto i 10
anni), 4 ragazzini (12-15 anni), 4 giovani adulti (19-22), 8 adulti
(28-50 anni), 3 cinquantenni, 1 sessantenne e 3 ultrasettantenni. I
maschi sono 19, mentre le femmine sono 7.
Di
quasi tutte e 26 le vittime civili è nota la causa di morte, grazie
anche a varie pubblicazioni che si sono susseguite negli anni: per
incursioni aeree da parte degli Alleati (10), per la detonazione di
ordigni alleati inesplosi (1), per lo scoppio di mine tedesche (3),
per colpi d'artiglieria tedesca (6), per uccisione da parte di
militari tedeschi (4), per schegge vaganti non identificate (1), per
cause non specificate (1). Persero la vita tutti fra il 21 giugno e
il 22 settembre 1944: i tre mesi estivi, i 30 giorni che precedettero
l'arrivo dell'esercito statunitense e i due mesi successivi, quando
l'Arno divenne una barriera all'avanzata Alleata e il fronte sostò
per circa 40 giorni nel territorio sanminiatese.
E
poi ci sono i soldati: alcuni probabilmente partiti con convinzione,
altri per la coscrizione obbligatoria. Solo di uno sappiamo che fu un
esponente di spicco del fascio sanminiatese. Gli altri erano tutti
ventenni o poco più, ciascuno col proprio bagaglio di sogni,
speranze e aspirazioni. Partiti con l'illusione che la guerra sarebbe
stata breve e vittoriosa, ma che si rivelò loro fatale. Degli 8
soldati caduti, 1 morì sul fronte Jugoslavo, 2 in Africa
Settentrionale, 3 nella campagna di Russia, 1 fu deportato in
Germania e 1 per cause non specificate.
Foto
di Francesco Fiumalbi
E'
certamente significativo che le Vittime civili siano affiancate dai
Caduti militari. Una circostanza completamente nuova, se pensiamo ai
Monumenti ai Caduti della Prima Guerra Mondiale dove sono riportati i
nomi di centinaia di ragazzi, tutti soldati – quasi 500 nel solo
Comune di San Miniato. La Seconda Guerra Mondiale fu diversa, arrivò
fin dentro i paesi, dentro le case. Non ci furono distinzioni: civili
e militari morirono in egual misura e furono uccisi tanto dai
“nemici” che diventarono “amici” (gli Alleati), quanto dagli
“amici” diventati “nemici” (i tedeschi).
Di
seguito sono riportati i testi delle epigrafi. Cliccando sui nomi è
possibile accedere alla pagine dedicate a ciascuno, contenenti alcune
note biografiche e gli opportuni riferimenti documentari,
bibliografici ed epigrafici.
Epigrafe
frontale:
☧
CIGOLI
20 VII 1947
IN
SOSTITUZIONE DELLA VECCHIA E CADENTE
COL
CONSENSO E CONCORSO DEL POPOLO
E'
STATA INALZATA QUESTA CROCE
IN
MEMORIA DEI PARROCCHIANI
DALLA
BUFERA DELLA GUERRA
STRAPPATI
ALL'AFFETTO DELLE LORO FAMIGLIE
MONS.
FELICE BECCARO
VESCOVO
DI S. MINIATO
SOLENNEMENTE
BENEDI'
+
IN
PACE
Epigrafe
laterale sinistra:
Epigrafe
laterale destra:
SOLD.
MANNUCCI
UGO
SOLD.
BELLIGARDI
MARIO
CAP.
MED. GIANI
GIULIO
SOLD.
BRUNI
BRUNETTO
SOLD.
RAGIONIERI
UMBERTO
SOLD.
GRADASSI
ALDO
SOLD.
SINGULTI
DILVO
SOLD.
TURI
LIDO
della
croce nei pressi della chiesa di Cigoli
Foto
di Francesco Fiumalbi
della
croce nei pressi della chiesa di Cigoli
Foto
di Francesco Fiumalbi
della
croce nei pressi della chiesa di Cigoli
Nel lato destro è indicato il nime anche della settima vittima di Bronconaia
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