AGLIATI
[Comune di Palaia]
Repetti Emanuele, Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca Garfagnana e Lunigiana, Tofani, Firenze, 1833, Vol. I, p. 49.
Agliati, Chiesa di San Martino
Foto di Francesco Fiumalbi
Fu
uno de’ castelli dell'antico distretto di Sanminiato, spesse volte
rammentato nella breve cronaca di questa città scritta da Giovanni
Lelmi
(3) nella
prima metà del secolo XIV. Caduto in potere dei Pisani, questi
dovettero renderlo al Compartimento di Sanminiato alla pace conclusa
nel 1317 con la mediazione della Lega guelfa Toscana, alla testa
della quale figurava la Repubblica fiorentina. – Non si trovano
memorie relative a questo castello prima del secolo XIII, se non si
volesse attribuire a esso il nome di qualche paese o borghetto già
esistente in quel piviere sotto altro vocabolo, tra i quali sarebbe
il S. Martino di Pinocchio nella
Cecinella (4)
(Catal.
delle Chiese della Diocesi di Lucca del 1260. (5))
– Agliati conta 314 abitanti.» [Repetti, Vol. I, 1833, p. 49]
«– Si
aggiunga – La sua popolazione nel 1845 era divisa fra quella della
sua Com. di San-Miniato,
dove aveva abit. 263 e la Com. di Palaja,
dove mandava 16 abit. che in tutti ascendevano a 279 individui.» [Appendice, 1845, p. 9]
NOTE
E RIFDERIMENTI
(1)
Si tratta del Torrente Egola, nei documenti denominato
“Evola” fino a non più di un secolo fa.
(2)
Al tempo in cui scrive Repetti, il territorio di Agliati faceva parte
del Comune di San Miniato, che a sua volta apparteneva alla Provincia
di Firenze. Il distaccamento da San Miniato avvenne nel 1928. Si veda
il post: IL
DISTACCO DI AGLIATI E COLLELUNGO DAL COMUNE DI SAN MINIATO A QUELLO
DI PALAIA.
(3)
Si tratta del notaio e cronista sanminiatese Giovanni di Lemmo da
Comugnori. Al tempo in cui scrive Emanuele Repetti, il suo “Diario”
non era ancora stato stampato. La prima edizione fu inserita nella
raccolta curata da Luigi Passerini, Cronache
dei secoli XIII e XIV,
Documenti di Storia d'Italia, Vol. VI, coi tipi di M. Cellini e C.,
Firenze, 1876. Più recentemente è uscita una nuova edizione curata
da Vieri Mazzoni: Ser Giovanni di Lemmo Armaleoni da Comugnori,
Diario. 1299-1319,
Deputazione di Storia Patria per la Toscana, Documenti di Storia
Italiana, Serie II – Volume XIV, Leo S. Olschki Editore, Firenze,
2008.
(4)
Si tratta della valle dove scorre il Torrente Chiecinella.
(5)
L'elenco delle chiese della Diocesi di Lucca, conosciuto anche come
“Estimo” fu edito per la prima volta in Domenico Bertini, Memorie
e documenti per servire all'Istoria del Ducato di Lucca, Tomo IV,
parte I, Francesco Bertini Editore, Lucca, 1818, appendice, doc.
XXVII, pp. 37-48. Una più recente edizione si deve a Pietro Guidi,
Tuscia. Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV, Vol.
I, La decima degli anni 1274-1280, Biblioteca Apostolica
Vaticana, Roma, 1932, Appendice, pp. 243-273.
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