venerdì 5 aprile 2013

S. MINIATO NELLA "CRONACA DI PISA" DI RANIERI SARDO 04/15



04 [Anno 1314] I Pisani guidati da Uguccione della Faggiola attaccano il territorio sanminiatese.



[…] Negli anni Domini [1314] a dì 16 di febraio, li Pisani chavalchorono in sullo terreno di San Miniato et arsono et bruciorono il borgho di Stibbio et più luoghi et feciono gran danni, et per la troppo grande piova che fu non vi poterono stare troppo tenpo. Nel decto millesimo, a dì 22 di febraio feciono chavalchare i Pisani a Massa di Maremma insino alle mura et quivi feciono molto danno et presono Chanpetroso et ischonfissono molti chhanpi di nimici c’erano Massetani et fecionvi molti danni. Nel decto milesimo a dì 27 di febraio fu facto pacie, sanza saputa de’ Pisani e d’Ughuccione, cho’ rre Uberto; e fu promesso che’ Pisani non porterebbono vittuvaglia nell’isola di Cicilia nessuna, né llegiame, né ferro et non chaverebbono di quivi punto di grano né non darebbono né aiuto, né chonsiglio, né favore o ricettamento a niuno nemicho del decto re o a alcuno suo ribello et, ogni volta che lui faciesse oste in Cicilia, e’ gli darebbono aiuto di cinque ghalee tre mesi overo quatro milla fiorini; et fu bandita in Napoli la pace tra’ Pisani e il re a dì 27 di febraio. Et anchora che’ e’ Fiorentini fussono franchi da ongni gabella della città di Pisa et non se gli potessi alcuna ripresaglia usare contro; et che i Pisani rendesseno le chastella avevano di quello di Lucca, e con San Miniato che li Pisani li rendesseno quello che avevano del suo, et che ritornassono gli usciti et che i Pisani rendessono tucto quello avesono del loro. [...]

Banti Ottavio, Cronaca di Pisa di Ranieri Sardo, Fonti per la Storia d'Italia, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma, 1963, pp. 64-65.

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