02 [Anno
1312 (1313)] I Pisani di ritorno da una spedizione nel contado
fiorentino vengono assaltati dai sanminiatesi.
[…] Nel
dicto millesimo, di sectenbre, lo inperadore
(Enrico o Arrigo VII, ndr)
ebbe da’ Pisani molta pechunia et andossene a tTodi chon li decti
balestrieri e guastò tucto lo chontado di perugia; e andò asediare
Firenze, et chomandò che i Pisani ne venissono per terra chon giente
assai et che cierta parte rimanesse a Ceretello
(località fra La Rotta e Montecastello, dove sorgeva un castello che
a quel tempo era occupato dai Lucchesi, ndr) a
chanpo e fuvvi isconfitto. Le giente sopra decte si puosono prima inn
assedio nello Valdarno di sopra a Firenze, et poi di sopra a San
Chaschiano di Firenze (San Casciano in Val di
Pesa, ndr). Et là gunsono chavagli et popolo
pisano chon voluntà, tucti affannati e stracchi, dove ne furono
assai presi per quegli di San Miniato (di
questo episodio, avvenuto nei pressi di Barbialla ne parla più
diffusamente Giovanni di Lemmo da Comugnori).
Nel dicto
anno, di febraio, si partì il decto inperadore et tornossi a Pisa,
et stettevi tucta la state; e fu huomo di buona vita et di pocho
senno. […]
Banti
Ottavio, Cronaca di Pisa di Ranieri Sardo,
Fonti per la Storia d'Italia, Istituto Storico Italiano per il Medio
Evo, Roma, 1963, p. 55.
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