venerdì 5 aprile 2013

S. MINIATO NELLA "CRONACA DI PISA" DI RANIERI SARDO 03/15



03 [Anno 1313 (1314)] L’Imperatore tenta l’assedio a Siena prima della sua morte improvvisa nei pressi di Buonconvento.



[…] Negli anni Domini 1314, a dì 10 d’aghosto, lo inperadore Arrigho, chon 4 migliaia di chavagli si partì di Pisa et andorono a San miniato al Tedescho, et poi a sSiena et fu facta ghuastare Siena et afochare. Alla fine passò di questa vita a Bunchnvento a dì 24 d’aghosto; fu chi dise che llui morì perché era troppo caldo et llui stava chasto di suo chorpo et per quello la speme sua si era infracidata dentro; et chi dicie che morì per veleno che gli fusse dato d’una polvere d’una erba che ssi chiama napello chol Chorpo di Cristo, per uno frate predicatore. Et per le parti di Maremma ne fu portato lo suo chorpo a Suvereto et chuivi si fu chotto. A dì 2 settenbre lochorpo del dicto inperadore, ciò è, l’ossa sue, ne furono arrechate a Pisa inn una chassa et fu posto nel duomo di Pisa, dalla chappella magiore, là u è una cascia suso alto, treunfalmente; et mai tanto duolo et pianto non fu facto per li Pisani quanto fu di lui perché avevano speso più di ducento miglia di fiorini et non n’avevano facto pro nissuno et rimanevano in brigha grandissima senza pechunia. […].

Banti Ottavio, Cronaca di Pisa di Ranieri Sardo, Fonti per la Storia d'Italia, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma, 1963, pp. 57-58.

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