di Francesco Fiumalbi
Percorrendo la SS. 439 fra Capannori
e Bientina, all'altezza dell'abitato di Pieve di Compito, si incontra
la graziosa chiesetta di San Martino in Palaiola. Si tratta di un
piccolo oratorio, situato su un modesto rialzo lungo il margine
orientale della strada.
Colpisce l'attenzione innanzitutto
per le bellissime piante di cipresso, alcune secolari, disposte a circuire il
piccolo edificio sui lati sud e est. Il contrasto fra il verde del
cipresso e il grigio della pietra verrucana con cui è realizzata la
chiesetta, risalta, indubbiamente entrambi gli elementi.
A
differenza delle altre chiese della zona, la ecclesia
S. Martini de Palaria
apparteneva giurisdizionalmente alla Canonica di San Frediano di
Lucca, nel perimetro “suburbano” della stessa, come risulta dal
cosiddetto Estimo
della
Diocesi di Lucca, datato al 1260, in cui le viene attribuita una
consistenza pari a 35 lire (1).
Essendo
la Canonica di San Frediano esente dal pagamento delle decime, la
chiesa di San Martino in Palaiola, non compare negli elenchi degli
anni 1275-76, 1276-77 (02),
e risulta fra le chiese “esenti” nel biennio 1302-03 (03).
Da un punto di vista architettonico,
la chiesetta è costituita da un'unica aula rettangolare, priva di
abside. La facciata, in pietra, mostra ampi segni di rifacimento,
probabilmente dovuti a vari interventi nel corso dei secoli. Non c'è
da stupirsi se, fra il XV e il XIX secolo, la chiesa fosse stata
intonacata. Il portale, anch'esso in pietra, è fortemente
rimaneggiato e la finestrella circolare, sembra “relativamente”
moderna. L'elemento che colpisce maggiormente è il piccolo
campanilino a vela, realizzato in vari materiali, probabilmente di
recupero. Quest'ultimo presenta una caratteristica terminazione
arcuata, sovrastata da una croce metallica, identica a quella della
cuspide della facciata. Due piccole campane in bronzo sono collocate
nei due alloggiamenti presenti.
Foto di Francesco Fiumalbi
Foto di Francesco Fiumalbi
Oratorio di San Martino in Palaiola
Foto di Francesco Fiumalbi
NOTE
BIBLIOGRAFICHE
(1)
P.
Guidi, Rationes
Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV,
Tuscia, vol. I, La
decima degli anni 1274-1280,
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1932, Appendice
–
Estimo della Diocesi di Lucca dell'anno 1260,
p. 250.
(2)
Ivi,
pp. 193-224.
(3)
P.
Guidi, Rationes
Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV,
Tuscia, vol. II, La decima degli anni 1295-1304, Città del Vaticano,
Biblioteca Apostolica Vaticana, 1942, p. 258.
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