lunedì 26 maggio 2014

FRAMIGNO DETTO LENTIGGINE - Racconto di Alberto Vincenti


di Alberto Vincenti

Quando i figli dei contadini avevano cura dei campi e dei polli

FRAMIGNO DETTO LENTIGGINE

Framigno era un ragazzotto figliolo di contadini, abitava verso Scacciapuce in una casa con l’aia davanti, dove galline, polli e nane scorrazzavano tutto il giorno; di lato alla casa c’era anche un gozio pieno di granocchi. Quando arrivavi a casa sua la prima cosa che si avvertiva nell’aria era l’odore degli animali della terra sabbiosa di tufo intrisa di cacche gialle dei polli, appoggiato al muro di casa un bastone infilato in un elmetto tedesco che serviva per prendere il concio per fertilizzare la terra, poi d’improvviso sbucava Lentiggine dalla stalla in pantaloncini corti: “bah… o te che se’ venuto a fa’ ?”. Quando era ragazzo aveva un viziaccio: dava noia alle galline e queste quando lo vedevano arrivare nell’aia correvano svollazzando e starnazzando in tutte le direzioni.
Un giorno, mentre la su’ mamma stendeva i panni ad asciugare al sole a dei fili tesi dietro casa, vide un paio di galline accovacciate a un lato della casa che emettevano un lamentoso e flebile crocchiare “…coooooh …cooooh…” lei, con un occhio continuava a mettere i chiappini ai panni e con l’altro osservava le galline facendo un verso di richiamo: “piru-piru” e continuava a tirare fuori dal cesto i panni: “piru-piru”; le galline senza muoversi e sempre più lamentose continuavano “coooh…coooh…”, allora con aria di non sapere nemmeno lei cosa avessero fatto le galline e alludendo a qualche malattia dei polli, disse : “eeeh… queste galline…”, Lentiggine che era stato fino a quel momento dietro l’angolo della casa, uscì fuori dicendo: “che hanno ?” e lei riprese con voce seccata: “eeeh…queste galline l’hanno preso ‘n c…” non finì di pronunciare la frase che Lentiggine sobbalzò: “O chi te l’ha detto !”

1 commento:

  1. Giorgio Giolli FRAMIGNO LENTIGGINE (chiarimenti). Caro Alberto, quando ti raccontai questo episodio non ti dissi dove abitava il protagonista. Non è il Moncarvini del Sasso come afferma Vanni ! . Flaminio abitava anch'esso sul poggio di Scacciapuce, a duecento metri dalla casa di Gazzino, a cento dalla Bronchella, a trecento da Basettino, ultima casa a sinistra dopo i cipressi prima di calare in Valicandoli..Non era un ragazzo, aveva fatto il militare da diverso tempo, fumava come un turco. Molto schivo, introverso ed irascibile. Abitava con la mamma, mi sembra fosse vedova. Capelli molto corti, ricci, color carota. Carnato giallastro cosparso di lentiggini. Occhio verdastro. Mandibole in trazione quando non fumava. Vagava intorno all'aia oppure sostava all'ombra in un boschetto adiacente l'abitato. Predatore di galline di famiglia. Selezionava "la femme du jour" per consumare con lei una sveltina alla "livornese". Non ricordo d'aver visto altri galli in quell'aia. Heee si,.... il finale dell'episodio, il frainteso d'essere stato scoperto in flagrante dalla madre, anche se volgare, va detto (e scritto) nel gergo autentico per meglio partecipare. Nel silenzio e nel sole, mentre tendeva i panni sull'aia, la mamma di Lentiggine disse: "....he........velle du galline là ....l'hanno uto nculo ! "...segue risposta.

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