Nel pomeriggio di domenica 4 maggio 2014, presso la chiesa dei SS. Martino e Stefano di San Miniato Basso, si è tenuto l'omaggio a Papa Giovanni XXIII, proclamato Santo da Papa Francesco lo scorso 27 aprile.
Di
fronte alla chiesa gremita, Don Luciano Niccolai e Gino Mazzoni hanno
ripercorso il forte sentimento affettivo che da sempre ha legato la
comunità parrocchiale di San Miniato Basso alla figura del “Papa
Buono”. Un legame che si è manifestato anche attraverso le opere
d'arte firmate da Alberto Sparapani, apprezzato scultore carrarese,
scomparso nel 2004. Si tratta del bassorilievo e del busto, entrambi
in bronzo, descritti e illustrati dalla critica d'arte Enrica
Frediani. La commissione delle opere, così come la realizzazione del
monumento antistante la chiesa, furono due momenti di grande
aggregazione per la comunità di San Miniato Basso, e a cui
contribuirono in maniera determinante anche Don Vinicio Vivaldi e il
Dott. Claudio Gagliardi, oltre allo stesso Gino Mazzoni, amico
personale dello scultore.
Il
Vescovo Mons. Fausto Tardelli ha ricordato la figura di San Giovanni
XXIII e la sua grande opera a servizio della Chiesa, che ha
conosciuto nell'apertura del Concilio Vaticano II il momento più
alto e significativo.
Inoltre,
Stefano Cappelli e Simona Della Maggiore hanno offerto la lettura di
un testo dattiloscritto, conservato nell'archivio della Parrocchia di
San Miniato Basso, dal titolo “I miei incontri con Papa Giovanni”.
Fu redatto da Mons. Antonio Pesenti, scomparso nel 2009, già
Cancelliere della Curia di Bergamo e Superiore della Comunità dei
Preti del Sacro Cuore, di cui fece parte anche Angelo Roncalli. Il
testo fu lasciato dallo stesso Mons. Pesenti, inviato da Loris
Capovilla (oggi Cardinale, e già Segretario Particolare di Papa
Giovanni), in occasione dell'inaugurazione, avvenuta il 17 novembre
1996, del busto dedicato al Pontefice.
Presenti
anche il Sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini, che ha rivolto un
saluto alla comunità parrocchiale, il Presidente del Consiglio
Comunale di Firenze Eugenio Giani e il Maestro Silla Sparapani,
figlio di Alberto.
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