03 - RUBRICA
n. 109 - Come i
Fiorentini andarono a oste a Pisa, ed ebbono patti onorevoli e 'l castello di
Ripafratta in sul Serchio. [anno 1254]
Tornati i Fiorentini da Volterra, appiè di San Miniato bandirono oste
a Pisa, ed i Pisani sbigottiti della presa di Volterra e del danno de' Sanesi,
e sentendo i Lucchesi che si metteano in concio, mandarono incontro a'
Fiorentini onorevoli ambasciadori e colle chiavi di Pisa, pregando i Fiorentini
volessero essere padri de' Pisani, ed eglino si faceano figliuoli. E cosi qui
si fermò in questo modo: che i Fiorentini fossero franchi di gabelle di
mercanzia per mare e per terra, e che fossero franchi in Pisa tutti i
Fiorentini che abitare volessero in Pisa, e che' misura di canna e di staio e
di moneta e di peso la dovessono da' Fiorentini suggellata pigliare, e
dovessono per questo osservare e pace mantenere, dare 50 statichi, e non
fossero contro a' Fiorentini, nè in segreto nè in palese dessono aiuto a
nessuno loro nimico presente o futuro, e dessono il castello di Ripafratta a'
Fiorentini libero e spedito; e cio fu negli anni del Signore 1254 del mese di
settembre.
Niccolò Rodolico (a
cura di), Cronaca Fiorentina di
Marchionne di Coppo Stefani, Rerum Italicarum Scriptores, Tomo XXX, Città
di Castello, 1903, pp. 42-43.
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