lunedì 3 dicembre 2012

MARCHIONNE DI COPPO STEFANI 16/27

16 - RUBRICA n. 710 - Come i Sanminiatesi, i quali s'erano rubellati da' Fiorentini, faccano danno in su quello di Firenze ed a' Toscani con messer Bernabò. [anno 1369]


Nell'anno del Signore 1369 i Sanmignatesi per la venuta dello Imperadore, che avea fatta l'anno passato, presero superbia, come è narrato addietro Rubrica 708. I Sanmignatesi nell'anno del Signore 1367 s'erano ribellati dalla giurisdizione, la quale il comune di Firenze v'avea, del capitanato fiorentino e d'altre giurisdizione. Di che per la venuta dello Imperadore, come detto abbiamo, aveano presumito di ricettare sbanditi de' Fiorentini e altri nimici di Firenze; li quali di furto, e quando di rapina, pigliavano bestiame, ed uomini faceano ricomprare. Di che i Fiorentini' pensarono di porvi rimedio, e cercarono di fare ciò che potessero per riducere alla riverenzia del comune di Firenze, e non poterono in niun modo a ciò ridurgli; perocchè i cavalieri de' Ciccioni e Mangiadori e altri gentili uomini non si fidavano del Comune, ma tentavano di darsi, o d'appoggiarsi ad altro Comune e Signore, e tenieno mano con Signori e Comuni contra al Comune, e ultimamente si raccomandarono a messer Bernabò, e ricevettono suo segno e sua gente e per capitano Guasparre degli Ubaldini.

Niccolò Rodolico (a cura di), Cronaca Fiorentina di Marchionne di Coppo Stefani, Rerum Italicarum Scriptores, Tomo XXX, Città di Castello, 1903, pp. 269-270.

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