Per il secondo anno
consecutivo, i locali del Seminario Vescovile accolgono un presepe del tutto
speciale, che abbiamo avuto l'occasione di visitare in anteprima. Un vero e
proprio percorso che, dall'ingresso di Piazza della Repubblica (detta del
Seminario) si snoda all'interno del complesso monumentale, coinvolgendo il
visitatore attraverso un'esperienza totalizzante. Anche l’ingresso è evocativo,
alcuni scalini che scendono verso una porta stretta, dalla quale può passare
una persona alla volta. Sopra l’architrave è posizionata la stella cometa, che
indica l’ingresso ed invita a immergersi in quello che è un presepe davvero non
convenzionale.
I luoghi che hanno
caratterizzato i primi momenti della vita di Gesù sono stati ricreati
dall'estro creativo di un gruppo di persone, guidate da Mario Rossi. L'idea che
ha animato il gruppo in questo lavoro è semplicissima: avvicinare l'uomo
contemporaneo alle vicende che si sono svolte a Betlemme e in Palestina oltre
2000 anni fa, avvicinandolo a tal punto da renderlo spettatore, e al tempo
stesso attore, all’interno delle scene. Il visitatore è immerso in un’ambientazione
fatta di spazi contigui in un crescendo di emozioni che conducono fino alla
mangiatoia, al cospetto della Sacra Famiglia, dove Gesù Bambino troverà
ufficialmente posto la notte fra il 24 e il 25 dicembre.
Suggestiva la
ricostruzione dei luoghi, che vanno dalla semplicità e dalla povertà delle case
di Betlemme, all’opulenza del palazzo di Erode. Cura e attenzione sono stati
rivolti alla ricostruzione degli ambienti di lavoro: in un momento
economicamente difficile, viene sottolineato l’aspetto della nascita di Gesù per
tutti gli uomini, anche per gli ultimi e i disperati.
Particolare impegno
è stato dedicato all’illuminazione, con faretti di vario colore che fondono la
propria luce con quella naturale proveniente dalle finestre, dalle quali è
possibile ammirare uno dei panorami più belli delle colline sanminiatesi. E’
questa l’unica concessione rispetto al mondo reale, che riesce a penetrare qua
e là, in un continuo rimando fra interno ed esterno, in un ritmo che accompagna
il visitatore durante il percorso.
Lui ( tu sai chi ) non sa spippolare nei computer e quindi non so se vedrà il tuo poster glielo dirò e glielo farò vedere io, però ti ringrazio a nome suo perchè certamente lo hai fatto felice.
RispondiEliminaAlle foto che gli hai fatto per essere così belle?