sabato 1 dicembre 2012

IL DISTACCO DI AGLIATI E COLLELUNGO DAL COMUNE DI SAN MINIATO A QUELLO DI PALAIA

di Francesco Fiumalbi

Il comune di San Miniato ha un'estensione notevole, pari a 102 kmq, paragonabile a quella delle grandi città toscane, come Livorno o Firenze. Tuttavia il peso del capoluogo, un tempo centro dinamico, sede di importanti servizi dell'amministrazione granducale, ha subìto nell'ultimo secolo un netto ridimensionamento, a vantaggio di realtà urbane più articolate e geograficamente strategiche come Pontedera ed Empoli. Un ridimensionamento che ha avuto ripercussioni anche sulla sua estensione, che si è andata leggermente riducendo proprio con il distacco delle comunità di Agliati e Collelungo, che facevano parte del "distretto" sanminiatese già prima della conquista fiorentina.
Un processo di distacco portato a buon fine, vista la notevole distanza delle due piccole frazioni rispetto a San Miniato da una parte, e la vicinanza a Palaia dall'altra. Diverso, invece, l'esito del distacco di Ponte a Egola (vedi i post SECESSIONISMO PONTAEGOLESE), finalizzato alla costituzione di un comune autonomo, che trovò una ferma opposizione e un diniego da parte della Consiglio Provinciale.

Agliati, chiesa di San Martino
Foto di Francesco Fiumalbi

Agliati e Collelungo, che già avevano preso parte alla domanda pontaegolese del 1923 per staccarsi da San Miniato, ebbero maggiore fortuna con la richiesta di essere accorpate alla più vicina Palaia. Il buon esito fu dovuto anche alla minor necessità di adempimenti burocratici e all'assenza di vincoli rispetto alla popolazione o all'entità territoriale, che invece bloccarono l'istanza di Ponte a Egola. Nell'Archivio Storico del Comune di San Miniato non siamo stati in grado di trovare alcuna notizia, né fra le Deliberazioni del Consiglio Comunale, né all'interno delle Deliberazioni della Giunta. Un "buco" difficilmente spiegabile.

Collelungo, torre dell'antico castello (sembra restaurata nell'800)
Foto di Francesco Fiumalbi

Tuttavia, abbiamo rintracciato il Decreto che ha disposto il distacco, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 292 del 1928, dell'allora Regno d'Italia. Nel testo firmato da Vittorio Emanuele III si parla anche di una "pianta planimetrica" che probabilmente si trova nell'archivio del Genio Civile di Pisa (essendo San Miniato passata sotto la Provincia di Pisa nel 1925) oppure all'Archivio di Stato.  Una ricerca non certo facile, che per il momento non abbiamo fatto.
Tuttavia possiamo tentare di ricostruire con buona approssimazione il territorio staccato, dal momento che basta sovrapporre una cartografia contemporanea con le mappe del Catasto Generale della Toscana, Comunità di San Miniato, redatto nel 1834, in cui compare la Sezione "R", "Agliati e Colle Lungo".
Ne esce uno schema abbastanza dettagliato, con il confine che passa dal coincidere con il percorso del Torrente Chiecinella al seguire l'alveo del Torrente Chiecina. L'area distaccata ha un'estensione pari a 8,04 chilometri quadrati, pari a circa il 7 % dell'allora superficie del Comune di San Miniato (circa 110 kmq, contro gli odierni 102). La popolazione che fu coinvolta è stimabile in circa 200-300 persone (nel censimento del 1833 sono contate 314 persone, mentre nel 1840 sono 262).

Mappa dei confini tra i comuni di San Miniato e Palaia
Schema di Francesco Fiumalbi

Di seguito è proposto l'estratto della Gazzetta Ufficiale che contiene il Decreto di distacco di Agliati (comprendente anche Collelungo), a vantaggio del Comune di Palaia:


Estratto dalla "GAZZETTA UFFICIALE DEL REGNO D'ITALIA",
n. 292, parte prima, 17 dicembre 1928 [VII]

Numero di pubblicazione 3208.

REGIO DECRETO 22 novembre 1928, n. 2739.
Distacco della frazione Agliati dal comune di San Miniato ed aggregazione di essa al comune di Palaia.

VITTORIO EMANUELE III
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA

In virtù dei poteri conferiti al Governo col R. decreto legge 17 marzo 1927, n. 383, convertito nella legge 7 giugno 1928, n. 1382;
Sulla proposta del Capo del Governo, Primo Ministro Segretario di Stato, Ministro Segretario di Stato per gli affari dell'interno;
Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1.
La frazione Agliati è staccata dal comune di San Miniato ed aggregata a quello di Palaia.

Art. 2.
Il territorio di detta frazione è delimitato in conformità della pianta planimetrica vistata in data 18 agosto 1928 dall'ingegnere capo dell'ufficio del Genio civile di Pisa.
Tale pianta, vidimata, d'ordine Nostro, dal Ministro proponente, farà parte integrante del presente decreto.

Art. 3.
Il prefetto di Pisa, sentita la Giunta provinciale amministrativa, provvederà al regolamento dei rapporti patrimoniali e finanziari fra i comuni di San Miniato e Palaia in dipendenza della modificazione di circoscrizioni disposta con l'art. 1.

Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 22 novembre 1928 - Anno VII

VITTORIO EMANUELE
MUSSOLINI
visto, il Guardasigilli: Rocco.
Registrato alla Corte dei Conti, addì 14 dicembre 1928 - Anno VII
Atti del Governo, registro 279, foglio 105. - Casati.


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