24 - RUBRICA
n. 726 - Come segui
forte la legge dell'ammonire, e chi fu ammonito in quest'anno. [anno 1370]
Nel detto anno essendo la setta degli Albizi in colmo per la Chiesa e
per lo Cardinale e per la lega, parve l'altra setta d'Uguccione de' Ricci dare
a terra le reni e cominciare a piaggiare, ed ancora a fare di quello medesimo
che gli Albizi ed a volere delle provvisioni dalla Chiesa, e cominciò Uguccione
a mandare Guglielmo suo figliuolo a Bologna, onde ebbe dal cardinale di Brugia
provvisione di 40 fiorini il mese, ed aII'altro figliuolo dare uno beneficio e
terreni di Chiesa in quello di Sanmignato. Di che alli cittadini parea quasi
loro essere venduti, dicendo: "Noi siamo meglio; e prima da Firenze di queste
due famiglie e' diceasi la setta degli Albizi e quella de' Ricci, ed ora sono
accordati insieme; ed Uguccione era quello, che sempre vietò la lega della
Chiesa, ed ora l'ha ordinata, ed ha a provvisione della Chiesa i figliuoli;
egli non la vietava per bene di Comune, ma per avere migliore boccone; nell'anno
del 1366 egli puose l'ordine che non si ammonisse di leggiero, come si facea, e
ora è fiero all'ammonire". Onde molti si meravigliavano di lui, e in odio l'avevano,
perocchè parea essere fatto colla setta degli Albizi una cosa. E in questo anno
furono ammoniti tre famiglie, però chi ammonìa uno d'una casa e fosse uno lato
stretto, o discendenti, erano tutti ammoniti. L'uno fu Priore d'Arrigo de'
Sigoli, quartiere di S. Spirito, popolo di S. Niccolò, e ciò fu a' dì 22
d'aprile 1371. Uberto de' Benvenuti, detto quartiere, popolo di Felice in
Piazza, detto anno e mese. Zanobi di Neri de' Macigni, quartiere di S.
Giovanni, detto anno a' dì 8 di gennaio, alla cui moniziona fu messer Rosso de'
Ricci capitano, e non possendo vincersi tra loro, e messo tre volte, messer
Rosso, non volendolo il Proposto mettere piu tra' Ventiquattro, disse che lo
metterebbe egli cento volte. E ultimamente non vincendosi, feciono uno
consiglio di richiesti la sera alle due ore, e stettono insino a dì, quando
sonata era la seconda volta per andare per li Gonfaloni. Alla terza questi dei
Macigni, ch'era tratto gonfalonleri, messer Rosso si levò, e giurò ch'egli non
lo piglierebbe. La brigata stracca, e vedendo quivi 300 cittadini richiesti a
consigliare, che lo spacciassero, perocch'eglino richiedeano ai consigli uomini
che fossero di loro animo, cioè al consiglio de' richiesti; allora il
Ventiquattro s' arrenderono, e fu ammonito.
Niccolò Rodolico (a
cura di), Cronaca Fiorentina di
Marchionne di Coppo Stefani, Rerum Italicarum Scriptores, Tomo XXX, Città
di Castello, 1903, pp. 277-278.
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