sabato 9 marzo 2013

SAN MINIATO NELLA “CRONACA SENESE” DI AGNOLO DI TURA 12/21

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12 [anno 1323] Castruccio Castracani tenta la conquista di Fucecchio, che però è soccorso dai fiorentini che si trovavano nei castelli vicini, fra cui San Miniato, e riesce a respingere l'attacco dei Lucchesi.


[…] Castruccio signore di Lucha, subitamente con suo sforzo, si partì da Lucha a dì 19 di dicenbre,
e a la notte seguente fu intorno a Fucechio per prendere la terra, e per alcuno di quelli dentro di picolo essere fu ismurata una picola porticciuola, la quale era in luogo solitario presso a la rocha; e per quella intraro molti di sua gente di Castruccio, che non furono sentiti, perchè piovea; e Castruccio in persona v'entrò con più di 150 omini a cavallo e 500 a pie, e conbattendo la notte la terra e' presene una parte, e prese la rocha che v'avea cominciata i Fiorentini, salvo la tore. E credendosi aver vinta la terra e già avea scritto a Lucha, quelli di Fucechio fero la notte cienni di fuoco per sochorso a le castella vicine dov'erano molti soldati de' Fiorentini, e trassevi socorso che era a Santa Croce e a Castelfranco e a Saminiato; e a giorno conbattero con Castruccio e sua gente, il quale era abarato a le boche de le via di su la Piaza, e per forcia fu cacciato da la terra il detto Castruccio e sue gente e fu ferito nel viso, e a pena canpò; e rimasevi de' suoi tra morti e presi 150
omini tra a cavallo e a pie, e quasi tutti i cavalli vi rimasero dentro, perchè si fugiro a pie.
Grande allegrezza fu in Firenze, perochè al primo aveano la terra perduta, e più bandiere di Castruccio e de' suoi conistabili co' cavalli venero presi in Firenze. […]

Cronaca Senese attribuita ad Agnolo di Tura del Grasso detta la Cronaca Maggiore, in Lisini Alessandro e Iacometti Fabio (a cura di), Cronache Senesi, in Rerum Italicarum Scriptores, Tomo XV, parte VI-A, Nicola Zanichelli, Bologna, 1939, p. 409.

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