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[anno 1323] Castruccio Castracani tenta la conquista di Fucecchio,
che però è soccorso dai fiorentini che si trovavano nei castelli
vicini, fra cui San Miniato, e riesce a respingere l'attacco dei
Lucchesi.
[…]
Castruccio
signore di Lucha, subitamente con suo sforzo, si partì da Lucha a dì
19 di dicenbre,
e
a la notte seguente fu intorno a Fucechio per prendere la terra, e
per alcuno di quelli dentro di picolo essere fu ismurata una picola
porticciuola, la quale era in luogo solitario presso a la rocha; e
per quella intraro molti di sua gente di Castruccio, che non furono
sentiti, perchè piovea; e Castruccio in persona v'entrò con più di
150 omini a cavallo e 500 a pie, e conbattendo la notte la terra e'
presene una parte, e prese la rocha che v'avea cominciata i
Fiorentini, salvo la tore. E credendosi aver vinta la terra e già
avea scritto a Lucha, quelli di Fucechio fero la notte cienni di
fuoco per sochorso a le castella vicine dov'erano molti soldati de'
Fiorentini, e trassevi socorso che era a Santa Croce e a Castelfranco
e a Saminiato; e a giorno conbattero con Castruccio e sua gente, il
quale era abarato a le boche de le via di su la Piaza, e per forcia
fu cacciato da la terra il detto Castruccio e sue gente e fu ferito
nel viso, e a pena canpò; e rimasevi de' suoi tra morti e presi 150
omini
tra a cavallo e a pie, e quasi tutti i cavalli vi rimasero dentro,
perchè si fugiro a pie.
Grande
allegrezza fu in Firenze, perochè al primo aveano la terra perduta,
e più bandiere di Castruccio e de' suoi conistabili co' cavalli
venero presi in Firenze.
[…]
Cronaca
Senese attribuita ad Agnolo di Tura del Grasso detta la Cronaca
Maggiore,
in Lisini Alessandro e Iacometti Fabio (a cura di), Cronache
Senesi,
in Rerum Italicarum Scriptores, Tomo XV, parte VI-A, Nicola
Zanichelli, Bologna, 1939, p. 409.
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