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[anno 1328] I Fiorentini compiono una spedizione verso Pisa per
distogliere Castruccio Castracani dall'assedio di Pistoia. Al
ritorno, passando da Fucecchio e San Miniato, compiono danni e
ruberie.
[…]
E
a dì 28 di luglio si levò il canpo de' Fiorentini ischierati
tronbando, e richiesto Castruccio
di battaglia non volse. Si partirò l'oste e tornoro in Prato e gran
parte di loro cavalcoro' per la via di Signa e Valdarno di sotto,
facendo vista di passare Guisciana per andare verso Lucha, e parte ne
passare II malescalco de la Chiesa con grande cavallaria e pedoni
correrò sopra quello di Pisa e presero e arsero il Ponte ad Era e
poi per forza conbattero e presero il fosso Arnonico e uccisonvi e
presonvi molte genti e simile presero Cascina e corsero a Sansavino e
infino presso al borgo di San Marco di Pisa, senpre ardendo ciò che
trovavano, con grande robaria, pigliando grande quantità di prigioni
e preda perochè i Pisani non si guardavano, trovandoli a mangiare
co' le tavole messe e non aveano cavalieri né gente a la difesa, che
tutti erano all'oste di Pistoia, siche in fino a le porti di
Pisa
cavalcoro. Castruccio per la cavalcata che le genti de' Fiorentini
facessero in quel di Pisa o di Lucha non si mosse dall'assedio di
Pistoia, sentendo che l'era stretta di vittualia.
E
la gente de' Fiorentini si ritornaro a Fucechio e a Saminiato e
partirò la preda e some di robaria e prigioni e poi si ritornaro in
Firenze con danno e vergogna. E la gente de la Chiesa si partì poi
di Firenze per andare a Bologna, e fu lo' bussate le panche dietro
per Firenze e con fretta sciro di Firenze per andare al legato,
perchè ci erte terre di Lonbardia s'erano ribellate da la Chiesa.
[…]
Cronaca
Senese attribuita ad Agnolo di Tura del Grasso detta la Cronaca
Maggiore,
in Lisini Alessandro e Iacometti Fabio (a cura di), Cronache
Senesi,
in Rerum Italicarum Scriptores, Tomo XV, parte VI-A, Nicola
Zanichelli, Bologna, 1939, p. 476.
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