domenica 8 febbraio 2015

41/49 NOTIZIE DI S. MINIATO NEGLI “ANNALI” DI S. GIMIGNANO DI G. V. COPPI


41/49 [1486] Ancora sui confini della Selva di Camporena

1486
[…] E nel principio del seguente anno [1486, n.d.r.] insorsero nuove difficultà sopra i confini della Pietra, e di Camporena, perché tanto i S. Miniatesi, che i nostri pretendevano d'essere in pacifico possesso, e così mentre da uno si faceva un'atto di possesso, l'altro lo chiamava molestia, e però il dì 30 di Marzo venne a reclamare a' Signori Priori un'Ambasciadore S. Miniatese, ed a quest'effetto furono deputati sei a vedere, e terminare dette differenze, e furono il Cavaliere e Conte Francesco Useppi, Messer Bernardino di Messer Mariotto Ridolfi, Ser Dando di Taddeo Dandi, Damiano di Messer Bernado Gamucci, Iacopo da Picchena, e Ser Pietro di Gio: Nori, acciò con i deputati de' S. Miniatesi potessero convenire all'accesso del luogo, e perché questo negozio si ritardava, però fra questi due Comuni ci furono molte gare, come si vedono le lettere che si scrivevano, e molte altre provvisioni, di modoché bisognò che la Repubblica ci mandasse un Commessario, che fu Pietro d'Angelo Vettori, quale sentite le ragioni d'ambe le parti decidesse, e lodasse ogni differenza, e perché allora non ebbe fine la causa fu da Messer Bernardino Ridolfi Ambasciadore alla Repubblica, per questo affare, compromessa coll'Ambasciadore di S. Miniato in Messer Domenico Bonsi Avvocato Fiorentino, e fu ratificato da' Signori Priori nel medesimo giorno, che la Repubblica mandò un suo Corriere a far sapere la pace seguita tra il Papa, ed il Re Ferdinando. La causa de' confini predetti si tirava avanti fervorosamente, eleggendosi più persone alla difesa delle ragioni, poiché dalla parte avversa si mostrava la cessione delle ragioni dell'Oratorio di S. Leonardo fatta da Iacopo di Tullio, ed Armaleone de Rossi non veri Padroni, e confermata dal Vicario del Vescovo di Volterra, in vergogna del nostro Comune, il che non poteva fare perché questo Oratorio, col suo Spedale è stato sempre, e di presente si possiede, e si crea, ed elegge dal Pubblico il suo Spedalingo, e Ministro, siccome il dì 11 di Febbraio lo diedero al governo, e custodia di Ser Lazzero da Empoli per tutto il tempo di vita sua  […].


G. V. Coppi, Annali, memorie ed huomini illustri di Sangimignano. Ove si dimostrano le Leghe e Guerre della Repubbliche Toscane, Stamperia Cesare e Francesco Bindi, Firenze, 1695, Aggiunta di Memorie, pp. 374-375.

G. V. Coppi, Annali, memorie ed Huomini illustri di Sangimignano. Ove si dimostrano le Leghe e Guerra delle Repubbliche Toscane, Firenze, 1695, frontespizio.

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