La
prima parte delle Historie universali de' suoi tempi
di
Giovan Villani Cittadino Fiorentino,
Venezia, 1559
26
[anno 1326] LIBRO IX. CAPITOLO CCCXX.
Dello
stato di Firenze medesimo.
«I
Fiorentini essendo in tanta afflizzione di guerra e così isprovati
dal tiranno Castruccio loro nimico, mandarono per soccorso al re
Ruberto a Napoli e a’ vicini e agli amici, ma da nullo n’ebbono
sùbito aiuto, se non da’ Samminiatesi LXXX cavalieri e da’
Colligiani XXV e C fanti. E feciono, per paura che non valicasse
Castruccio da l’altra parte de la città, afforzare la rocca di
Fiesole, però che n’avea minacciati i Fiorentini, e avea grande
volontà di riporre Fiesole per assediare meglio la città; e
avrebbelo fatto, se’ signori Ubaldini l’avessono seguito, come
aveano promesso. E ancora per paura di Castruccio i Fiorentini
feciono afforzare la badia di Samminiato a Monte, e in ciascuno luogo
misono gente e guernigione; e ancora per tema che gli sbanditi non
facessono raunata né rubellazione dentro a la città o di fuori
d’alcuno castello feciono ordine e dicreto che ciascuno potesse
uscire di bando chente e per che misfatto si fosse, pagando al Comune
certa piccola gabella, salvo quegli delle case escettati per
Ghibellini o Bianchi rubelli. E feciono capitano di guerra messer
Oddo da Perugia, ch’era venuto per lo suo Comune capitano, e messer
Guasta da Radicofani a la guardia de la città. E così come gente
ismarrita e sconfitta si sostentaro, intendendo solamente a la
guardia della città, ogni onori abandonando.»
Croniche
di Giovanni, Matteo e Filippo Villani secondo le migliori stampe e
corredate di note filologiche e storiche,
Vol. I, Trieste, 1857, p. 292.
Nessun commento:
Posta un commento