La
prima parte delle Historie universali de' suoi tempi
di
Giovan Villani Cittadino Fiorentino,
Venezia, 1559
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[anno 1329] LIBRO X. CAPITOLO CXXXVII.
Come
i Pisani trattarono di comperare Lucca, e come la gente de'
Fiorentini cavalcarono in su le porte di Pisa, e come si fece pace
tra' Fiorentini e' Pisani.
«Nel detto anno, all'entrata del mese di luglio, i Pisani sentendo i trattati menati per messer Marco Visconti co'Fiorentini e' cavalieri tedeschi del Cerruglio che teneano Lucca, per tema ch'a' Fiorentini non crescesse la forza e 'l podere avendo Lucca, e tornarla a parte guelfa, e non fossono loro più presso vicini, sì s'intraversarono, e cercarono co' detti Tedeschi il detto trattato d'avere Lucca per sessantamila fiorini d'oro. E fatto il patto, diedono caparra XIII.m. fiorini d' oro, i quali si perderono per la fretta che ebbono, e non ne presono stadichi né cautela; e ciò avvenne per le varie novità e mutazioni ch'avvennono poi in Lucca. Per la qual cosa sentendolo i Fiorentini, di ciò molto crucciati feciono cavalcare sopra i Pisani messer Beltramone del Balzo maliscalco della gente del re Ruberto, ch'era in Samminiato colle masnade de' soldati de' Fiorentini, in quantità di più di mille a cavallo e gente a piede assai, e corsono infino al borgo di San Marco di Pisa, e infino all'antiporto senza contrasto niuno, ardendo e guastando, menandone grande preda di pregioni, di bestie e d'arnesi. E poi si volsono per Valdera rubando e ardendo ciò che si trovarono innanzi; ed ebbono per forza combattendo il castello di Pratiglione e quello di Camporena che 'l tenevano i Pisani, e fecionlo disfare. I Pisani veggendosi così oppressati da' Fiorentini, ed eransi rubellati dal Bavaro, ed essendo in assai male stato, cercarono pace co' Fiorentini. I Fiorentini l'assentirono per potere meglio fornire la guerra di Lucca, e compiessi la detta pace a Montetopoli per gli nostri e loro sindachi e ambasciadori, a dì XII del mese d'agosto del detto anno, con patti e franchigie della pace vecchia, e ch'eglino sarebbono nimici del Bavaro e di chiunque fosse nimico de' Fiorentini. Il settembre seguente certi ghibellini di Pisa, dispiacendo loro la pace fatta co' Fiorentini, cercarono con quegli di Lucca di tradire Pisa; ma fu scoperto il tradimento, e certi ne furono presi e guasti e
molti ne furono fatti rubelli e isbanditi.»
Croniche
di Giovanni, Matteo e Filippo Villani secondo le migliori stampe e
corredate di note filologiche e storiche,
Vol. I, Trieste, 1857, p. 345.
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